Pt.6

3K 143 23
                                    

Decido di chiamare Anne.

-Pronto?...
Non rispondo, non ho il coraggio.
-Pronto!

Riattacco.

A pranzo non mangio.

Mi preparo perché alle tre dovevo incontrarmi con il psicologo.

~~~~~~~~~~~~~~~

Arrivo nello studio del medico e busso alla porta.

-Buonasera.
-Sera signorino, lei è Jeun Jungkook?
-Esatto!
-Bene, si sieda.

Mi accomodo su una poltrona e la guardo.

-Bene, mi parli del suo problema.
-Ecco veda...io sento quello che gli altri pensano, in realtà ho notato che sento solo i pensieri delle donne.
-Questo può essere un qualcosa legato al suo subconscio. Lei per caso porta a letto molte donne?
-Ma che! Queste non sono domande da fare!
-Sono un dottore e poi devo pur aiutarla in qualche modo.
-Okay...si, spesso mi capita...
-Non c'è nulla di male, ma ecco, essendo giovane può stimolate un desidero accentuato e forse le fa immaginate certe cose.
-Ma le dico che non c'entra, da un giorno all'altro è capitato.
-Guardi che può capitare, ho avuto tanti pazienti che sentono voci...

*Eh guarda tu che paziente che ho oggi!*

-Ecco! L'ho sentita!
-Cosa?
Chiese.
-Ha detto "Eh guarda tu che paziente ho oggi!"
Dico.

-Oddio! Si l'ho pensato.
-Guardi! Pensi qualche altra cosa, qualunque cosa...

*Che figo che è....e se...NONO! Che bravo ragazzo*

-Ehm...ha detto che sono figo, poi vi siete fermata e avete detto "che bravo ragazzo"
-Omo!...
Rimane per un pò zitta.

-A cosa sto pensando ora?
-A niente, vi state concentrando sul vostro respiro e quindi in teoria non state pensando a nulla.
-Ma, incredibile!...facciamo una cosa, so che non portei farlo, andrei in galera, ma per testare meglio questo tuo "dono" dobbiamo spogliarci.
-Eh!???

La guardo titubante.

Che cavolo vuole farmi?

-Parleranno sicuramente gli ormoni e per testare con certezza se veramente leggete il pensiero delle donne.
-Perché non prende un uomo così vedrà che i loro pensieri non posso sentirli.
-Ma questa è una cosa che va approfondita, poi faremo anche venire un maschio. Okay, allora, si spogli, rimanga in mutande ovviamente...

La guardi staranito, questa dottoressa, testa le cose in modo strano...ma alla fine lo feci, non so perché ma mi fido, non mi sarebbe dispiaciuto affatto divertirmi un pò, sono un pò teso in questo periodo.

Mi spogloo e anche lei fa lo stesso. Rimaniamo tutti e due in intimo.
La psicologia chiude a chiave la porta, si avvicinò a me e dice...

-Fammi ciò che vuoi.
-Non voglio toccarla!
-Non sei eccitato?
-No. Senta, secondo me è meglio se ci rivestiam-
-Fallo!
Dice interrompendomi.

Non me lo feci ripetere due volte, un pò eccitato lo ero...

Di scatto mi fiondai sulle sue labbra e iniziai a baciarla appassionatamente, non era piacevole, mi era passata tutta la voglia di fare...

*Non sa dare di meglio?*

Mi stacco e la guardo.

-Ha detto che vuole di più, giusto?
Lei annuisce, non la ascolto e riprovo a baciarla...

*perché non mi spoglia?*

Mi ristacco.

-Ehmm...credo sia meglio finirla qui.
-Ma perché?
-Signora, si sta approfittando di un minore lo sa?
-Avevo intensione di aiutarla, scusate.
-Si...Vabbè, non si preoccupi.

Ci vestiamo, poi lei alza la cornetta e chiama un signore che entra dopo poco nella camera.

La dottoressa le spiega tutto e lui si mette davanti me ma...niente!

Non sento di niente!

-Non sento nulla.
Dico.
-Sta pensando a qualcosa?
Chiede la dottoressa all'uomo.
-Sto pensando che questa camera l'avete arredata molto bene.
-Jeun, voi non avete sentito?
-No.

*Quella sedia è rossa*
Pensa la psicologa.

-Avete detto che quella sedia è rossa!
Lei rimase a bocca aperta.

La dottoressa fa uscire l'uomo e dopo avermi scrutato dice...

-Sì signorino Jeun, lei sente i pensieri delle donne...
-Quindi-
-Quindi questo può essere uno svantaggio e un vantaggio allo stesso tempo...sta a lei saper sfruttare questo suo "potere". Bene, può andare...
-Va bene...grazie mille.

La saluto e torno a casa.

Apro la porta.

Dio com'è vuota!

Quanto vorrei che con me ci fosse Anne.

Mi faccio coraggio e prendo il telefono è compongo il suo numero.

-Pronto?
-Anne...
-Jungkook! Ehm...cosa c'è?
-Senti, ti andrebbe di venire a casa mia a cena?
-Sei fuori! Ho detto che con te non voglio nulla a che fare, chiama le tue troiette.
-Dai per favore...

Dopo pochi secondi di silenzio dice...

-....Aish...come devo fare con te... okay vengo!
-Davvero?!
-Si okay?
-Sono felicissimo! okay! compro del Kimchi e del ramen per te va bene?
-Certo, a dopo.

Attacco.

La mia prima sera con Anne, da solo, vorrei farla mia, vorrei farle capire che di me può fidarsi.

Play BoyWhere stories live. Discover now