1: Incontri indesiderati

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-Herm. Herm. HERMIONE SVEGLIATI!- l'urlo della - oramai non così piccola- Weasley si diffuse nella stanza.
La diretta interessata, si mise di scatto a sedere, i capelli castani arruffati e gli occhi caramello ancora chiusi.
-Mmh... mugugnò, prima di ributtarsi sul cuscino e coprirsi la testa con il lenzuolo, ignorando beatamente le proteste dell'amica.
-Se la metti così...- sbuffando sonoramente, Ginny Weasley si avviò verso il bagno e tornò con un secchio.
In poco più di due secondi, Hermione si trovò bagnata da capo a piedi, i capelli appiccicati sul viso e il pigiama grondante acqua.
Saltò in piedi, trattenendosi dall'imprecare, e fissò l'amica con bocca e spalancata, gli occhi assottigliati rabbiosamente.
-Non avrai veramente osato...-sussurrò.
Ancora con il secchio tra le mani, la rossina incrociò le braccia al petto ed annuì, con espressione soddisfatta.
-Non ti svegliavi. Ti ho chiamata dieci volte, ma niente. Quindi, ho deciso di passare alle maniere forti.
E ritieniti fortunata: era solo un secchio d'acqua.- alla vista dell'espressione indignata della mora, le fece un occhiolino divertito e si avviò verso la porta.
-Vestiti, abbiamo lezione tra quaranta minuti. E devi fare colazione.- ordinò, uscendo dalla stanza.
Con un sonoro sbuffo, Hermione si avviò verso il bagno, trascinando le ciabatte.
Sciacquandosi il viso, si osservò sullo specchio posto sopra al lavandino.
I suoi capelli castani erano un ammasso uniforme e le ricadevano, scompigliati, davanti al volto.
Gli occhi color caramello erano circondati, nella parte sottostante, da profonde occhiaie, segno evidente della notte passata sveglia a pensare alle cose accadute.
La sua pelle era di un bianco latte, anche se il colore rosastro delle guance faceva contrasto su tutto quel pallore.
Passò un dito sui segni bluastri sotto agli occhi ed entrò in doccia.
Venticinque minuti dopo era pronta davanti alla Sala Grande, che si stava mano a mano riempiendo.
Individuò Ron, Harry e Ginny che si sbracciavano per farsi vedere e prese posto accanto a quest'ultima.
-Ci sono.- solamente quando si trovò davanti a tutte quelle pietanze notò quanta fame aveva.
Il suo stomaco cominciò a brontolare, mentre riempiva il piatto di ogni pietanza.
Mangiando, Hermione si diede una rapida occhiata intorno.
Un brusio di voci si levava dagli altri tavoli.
I Serpeverde ridevano, lanciando battutine ed offese ai poveri Corvonero che passavano di lì per sedersi al loro tavolo.
Dal canto loro, i Corvonero erano piuttosto silenziosi.
Chi parlava sotto voce, chi mangiava con un libro aperto davanti, appoggiato sulla brocca di succo di zucca.
La mora fece il giro della sala con lo sguardo ed involontariamente incontrò un paio di occhi color ghiaccio.
Draco Malfoy la stava fissando.
Lanciandole un'occhiata di fuoco, si girò verso Pansy Parkinson, che sedeva al suo fianco.
Sbuffando, Hermione si alzò di scatto, afferrando l'orario delle lezioni che poco prima aveva consegnato la McGranitt.
-La prima ora abbiamo Trasfigurazione. È meglio che vada a prendere il libro. Ci vediamo in classe.-prendendo la borsa dalla panca, finì il suo succo di zucca ed uscì dal portone, dirigendosi verso le scale che portavano alla Torre di Grifondoro.
Canticchiando, controllò l'orario per vedere assieme a chi avrebbero avuto lezione.
Corvonero.
"Oh perfetto, niente Serpeverde."
Non fece nemmeno in tempo di formulare il pensiero, che andò a scontrarsi contro qualcosa.
Imprecando sottovoce,- una brutta abitudine che aveva preso passando l'estate dai suoi cugini in Australia- tentò di non cadere come aveva fatto la sua borsa.
Le venne subito in aiuto una mano grande e freddissima, pallida come la Morte.
In due secondi si trovò a pochi centimetri dal viso di Malfoy.
-Attenta, Granger.- sussurrò, ghignando.
"Sfacciato. Ancora ha il coraggio di ghignare?"
-Dovresti ringraziarmi.- rise, con una strana luce divertita negli occhi celesti, mentre Hermione indietreggiava di qualche passo.
-Eddai, Granger, ti ho salvato la vita!- fece un occhiolino divertito, trattenendosi dal buttare la testa in dietro e ridere.
-Sei incredibile!-urlò indignata.
-Lo so.-rispose semplicemente.
-Dannazione Malfoy! Stavo solamente per cadere a terra!- sbraitò Hermione, furente, ricevendo come risposta dal biondo solo risate.
-Sei insopportabile! Giuro che io...- pensò velocemente a quante possibilità di fargli male c'erano.
Lui, intanto, aveva stampato sulle labbra il suo famoso ghigno sghembo e sexy, che non fece che spazientire Hermione solo di più.
Sospirando pesantemente, si avvicinò ancor di più a lui.
-Ti rado a zero e poi ti faccio mangiare i capelli per cena, così almeno avrai la bocca occupata e starai zitto!- ringhiò tra i denti, puntando l'indice sul suo petto.
In tutta risposta, il biondino inarcò entrambe le sopracciglia e stese le labbra in una linea retta. Poi scoppiò a ridere, di gusto.
Presa da una rabbia incontrollata, Hermione gli tirò un pugno sul braccio, che, ovviamente, non lo smosse di una virgola e lo fece ridere ancor di più, questa volta con la testa buttata all'indietro.
-Sei... Spregevole. Spregevole, sì.- ringhiò la mora.
-Spregevole?- domandò, cercando di darsi un contegno. -Solo perché ho impedito che finissi con il culo a terra?-
"Che finezza." pensò la mora.
-Lasciami passare, non ho tempo da perdere con te!- sbraitò la grifoncina.
-No.- ribatté lui, impertinente.
-Spostati, ho detto! Sennò ti sposto io, Malfoy.- le minacce ultimamente non erano il suo forte, pensò Hermione.
-E come?- sorrise, alzando un sopracciglio, mentre il suo respiro si confondeva con quello di Hermione, affannato.
La stava provocando. Era evidente.
Poi, in un attimo, lo sguardo della mora cadde sulle sue labbra, su cui lentamente stava facendo passare la lingua.
Erano carnose e rosee, sembravano quelle di un modello.
-Perché mi stai fissando le labbra, Granger?- sussurrò divertito, facendo apparire su quelle stesse labbra il suo ghigno sghembo.
Colta sul fatto, Hermione sgranò gli occhi, sentendosi avvampare.
Non fece in tempo a ribattere, che il corridoio cominciò ad affollarsi di studenti, che correvano a lezione.
Malfoy si allontanò, lasciandole finalmente spazio per respirare.
-Ci si vede in giro, Granger.- con un altro ghigno ed un occhiolino, il biondo si allontanò e sparì tra la folla di persone.
Sistemandosi la borsa sulla spalla, Hermione sospirò, lo sguardo ancora puntato lì dove era sparito il Serpeverde.
-Hermione, eccoti!- fu la voce del suo migliore amico a risvegliarla da quello stato di trance momentanea.
Ron arrivò di corsa.
-Ti stavamo cercando.- si abbassò, con le mani sulle ginocchia per riprendere fiato. Se non per il Quidditch, non era mai stato un gran sportivo.
-Hai preso il libro?- non la fece nemmeno rispondere, che continuò.
-Harry e Ginny ci stanno aspettando. Andiamo, forza.- disse.
Annuendo, Hermione guardò nuovamente verso il punto in cui Draco Malfoy era sparito, e le parve quasi di vedere una chioma bionda tra tutti quegli alunni.
Ma fu solo un attimo, perché le persone erano troppe e Ron aveva già cominciato a trascinarla via.

**********
E CE L'HO FATTA!
HO FINITO STO DANNATISSIMO CAPITOLO!
No, apparte tutto, ce l'ho fatta sul serio.
Spero sia venuto bene.
Cosa succederà tra Hermione e Draco?
Lo scopriremo nella prossima puntata!
Ah, ho deciso che farò una domanda per capitolo.

Domanda☆: Qual'è la vostra materia ad Hogwarts preferita?

Spero il capitolo sia stato di vostro gradimento, fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti e mettete una stellina ☆ se vi è piaciuto!
Noi ci vediamo al prossimo capitolo.
Un bacio,
Accio_Firebolt_

MIЯЯOR. |Dramione|Where stories live. Discover now