4: Baci rubati.

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-...insopportabile, egoista, vanitoso, arrogante, pallone gonfiato ed egocentrico! Ecco cosa sei, Malfoy!- Hermione sputò acida le parole addosso al Serpeverde.
-Oh, ma quanta cattiveria in una sola persona, Granger.- ghignò.
Si avvicinò senza preavviso: le sue mani strinsero le braccia della ragazza e la spinsero indietro; le spalle sbatterono contro la parete di pietra.
-Stammi bene a sentire, mocciosetta.- la sua mano affusolata teneva i capelli della mora, spingendole la testa indietro. La bacchetta era puntata sul suo collo.
Il viso del biondo era così vicino al suo, che i loro respiri si mescolavano.
Lo sguardo del ragazzo mostrava puro disgusto: disgusto per lei, per una Grifondoro nata babbana.
Malfoy Manor le apparve in pensiero o, più precisamente, il suo salone: quello in cui lei era stata torturata da Bellatrix, dalla zia del ragazzo che aveva di fronte.
Quella zia che lui stesso sembrava aver rinnegato.
Eppure, stava facendo esattamente quello che aveva fatto lei, con la differenza che quello che le aveva puntato al collo non era un pugnale, bensì una bacchetta.
La cicatrice della scritta Sanguemarcio che aveva sul braccio sembrò andare a fuoco quando Draco pronunciò le prime parole.
-Sei solo un inutile Sanguemarcio, sporca babbana, non sei degna della tua bacchetta!- le parole tagliavano peggio del vetro.
Insulti sussurrati alle orecchie, mirati a ferire.
Era da davvero tanto tempo che nessuno pronunciava quelle parole; pareva troppo bello perché durasse.
Draco aveva spezzato tutto, quella promessa che avevano fatto tutti in silenzio, di non seguire più gli ideali sbagliati.
Aveva frantumato tutto, fatto esplodere anni di sofforenze come una bolla, con delle semplici parole.
Eppure pareva andare tutto bene, fino a qualche giorno prima.
Fin quando non era uscito dal suo dormitorio schiantando chiunque avesse di fronte, fin quando non aveva incontrato la mora e aveva deciso di provocarla.
Forse era bipolare.
-Credi di essere meglio di lei, eh? Credi di essere meglio di lui?- Hermione non poté trattenersi.
Nonostante gli anni, quelle parole facevano male, male dentro.
Sentì piano piano, anche se di poco, la presa sui suoi capelli allegerirsi.
Aveva fatto centro.
-Pensi che facendo così qualcuno potrà dimenticare quello che hai fatto? Ne sei così convinto, Malfoy?- lo provocò, seppur piano e temendo in una reazione, che arrivò.
Con una rapida mossa, abbassò le braccia.
Le sue mani si strinsero in una morsa attorno al collo della ragazza.
Si chiudevano sempre di più.
-M-Malfoy...- tentò Hermione.
Era diventata paonazza, il suo volto passava dal rosso, al viola, al verde.
Passarono attimi prima che Draco si spostasse.
Osservò spaventato le sue stesse mani, come se fossero macchiate di un altro sangue e, in parte, era così.
Hermione si accasciò al suolo, tossendo e cercando di riprendere fiato, sul collo ancora i segni violacei delle sue dita.
Si rialzò subito dopo: il disprezzo verso il biondo era stato mescolato a qualcos'altro: paura.
Ebbene sì, aveva paura di Draco Malfoy.
-Dannazione!- un ringhio uscì dalla bocca del biondo, mentre il suo pugno partiva e si scontrava a pochi millimetri dal volto della mora; tanto vicino che i suoi capelli si mossero.
-Perché?- riuscì a chiedere lei, nonostante tutto.
-Perché cosa?- fu la sua risposta, le nocche sanguinanti.
-Perché credi ancora nella purezza del sangue?- la sua domanda rimase sospesa nell'aria.
-Dio, Granger! Dovresti prendermi a pugni, schiantarmi, metterti a piangere o correre via! Ti stavo per strangolare, te ne rendi conto?
Devi aver paura, Salazar!-
-Di te?- rise amara, nonostante il fiato ancora mancante. -Sono una Grifondoro per qualcosa, Malfoy.- si risistemò, alzando il colletto della camicia bianca, in un vano tentativo di coprire i segni violacei sul collo.
Draco si allontanò di poco e piano, il volto madido di sudore, mentre le esili dita smollavano il nodo della cravatta verde.
Il viso stremato, i capelli arruffati: anche così, sotto la luce degli ultimi raggi di sole che spuntavano dalla finestra, era di una bellezza divina.
Si avvicinò di scatto, come una serpe nel vero senso della parola; la sua mano sinistra andò a posarsi sulla parete sopra la testa della ragazza, mentre il suo viso diafano finiva di scatto a pochi millimetri di distanza da quello di Hermione.
-Avrei potuto farti tanto male.- sussurrò, il fiato che solleticava il collo della mora.
Hermione poté vedere le sue labbra carnose aprirsi e chiudersi alla pronuncia di ogni sillaba.
Stranamente, il suo sguardo passava dai magnetizzanti occhi color ghiaccio, alle labbra rosee.
Tutto accadde così all'improvviso che non diede nemmeno il tempo alla ragazza di accorgersene.
Con la velocità con cui era arrivato, Draco si fiondò sulle labbra della grifoncina.
Questa rimase di sasso per un solo attimo, prima di ridestarsi.
Allontanarlo o continuare?
La testa le diceva una cosa, il cuore un'altra.
Quando il biondo cominciò a picchiettare con la lingua sulle sue labbra per chiedere l'accesso, quasi sospirò e cedette: socchiuse le labbra e lasciò che le lingue si unissero in una danza di passione.
Si preparò mentalmente una scusa per aver ceduto così facilmente, da usare quando, sicuramente, il biondino l'avrebbe presa in giro davanti a tutta la scuola.
Eppure il cervello non ragionava più; era come se fosse in disuso.
Infatti, era inebriato dall'odore di Draco: menta, liquirizia e limone, un vago odore di tabacco che, misto al deodorante per uomo, creava un effetto sensazionale.
Le mani della mora si allacciarono subito dietro al suo collo, per poi salire verso i capelli, e tirarglieli versi l'esterno.
Lui le cinse i fianchi, spingendo i loro bacini ad unirsi e facendola gemere sonoramente.
Il corridoio era vuoto e silenzioso: si sentivano solo gli schiocci delle loro labbra che si staccavo per poi ricercarsi, e i lievi gemiti che uscivano dalla bocca di entrambi.
Le gambe di Hermione andarono ad allacciarsi sulla schiena del biondo, quando lui le mise le mani sulle cosce e la sollevò; le dita passarono fredde sotto la camicetta, che miracolosamente, era stata tolta fuori dalla gonna, facendo venire la pelle d'oca alla ragazza.
Draco mordicchiò il labbro inferiore della mora, senza staccarsi.
La parte razionale di Hermione si fece risentire.
Cosa stai facendo?
Spalancò di colpo gli occhi, posando la mano sul petto che si intravedeva dalla camicia mezza sbottonata del ragazzo.
Anche lui sembrò accorgersi che qualcosa non andava: posò lentamente Hermione a terra e, dopo averla guardata un'ultima volta, sparì tra i corridoi.
Il sapore di Firewhiskey che aveva lasciato su di lei lo fece desiderare ancora e ancora.
Ancora scioccata, la Grifondoro si diresse al bagno del terzo piano, per controllare le sue condizioni che non dovevano essere tra le migliori.
Infatti, la camicia era sollevata, i primi bottoni erano slacciati, la cravatta era solo un pezzo di stoffa posato sulle sue spalle, la gonna le ricadeva storta sui fianchi.
I capelli erano così arruffati che le ricordavano quelli del primo anno.
Le guance erano come due pomodori, da quanto accaldata era, e le labbra erano gonfissime, dai troppi baci rubati.
Il respiro mancava quasi del tutto e Hermione dovette gettarsi più volte dell'acqua fredda sul volto per ridestarsi almeno in parte.
Sistemò alla bell'e meglio la camicetta stropicciata e passò le dita tra i capelli intricati, come poco prima aveva fatto con quelli platino della serpe.
Arrossì al ricordo e si avviò nella sua Sala Comune, senza incontrare anima viva.
-Hermione, eccoti!- Ginny, Harry e Ron erano seduti sulle poltrone, a giocare ad una partita di Scacchi Magici.
-Wow, che aspetto, sembrerebbe quasi che tu abbia appena limonato con un ragazzo.- rise Ron.
Non sapeva quanto avesse azzeccato.
La Granger arrossì all'istante.
Dalla bocca di Ronald uscì un'unica, sola parola. Molto fine, tra il resto.
-Merda.

Spazio autrice:

YAY ALLA BUON ORA!
Questo, fin'ora, è il capitolo che più mi piace.
Secondo voi?
È una specie di "speciale'' il bacio non era in programma ma ho voluto inserircelo perché oggi (3, settembre) è un giorno speciale.
È IL MIO COMPLEANNO!
Eppi borfdei tu iuuu
Eppi borfdei tu iuuu
Eppi borfdei tu AccioFirebolt_
Eppi borfdei tu iuuuuuu
*stappa lo champagne*
Si praticamente ho scritto il capitolo per farmi fare gli auguri lol.
Quindi, al posto della domanda, FATEMI GLI AUGURI, SU---->
Spero il capitolo sia stato di vostro gradimento, fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti e mettete una stellina ☆ se vi è piaciuto!
Noi ci vediamo al prossimo capitolo.
Un bacio,
AccioFirebolt_ 

MIЯЯOR. |Dramione|Where stories live. Discover now