6: Rivelazioni (Buon Natale!)

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Riassunto dei capitoli precedenti: La guerra è finita e Hermione torna ad Hogwarts per il suo settimo anno. Sul treno la ragazza ha un incontro con Draco Malfoy, e le tornano in mente tutti i dettagli del sogno assurdo che ha fatto. Una volta ad Hogwarts, le capita altre volte di avere uno scontro-incontro con Malfoy, finché un giorno, dalla troppa rabbia, Malfoy cerca di soffocarla stringendole il collo. Poi si accorge di quello che fatto è la bacia. I due si ignorano per un paio i giorni e nel frattempo Hermione è diventata amica di Blaise Zabini, l'amico di Draco, che ha una cotta per la sua migliore amica Ginny Weasley. Hermione insulta Draco in biblioteca, di fronte a Zabini, usando un insulto che lui stesso aveva usato su di lei anni prima e poi se ne va.

-No. Non cominciare nemmeno a parlare.- Draco Malfoy, diciotto anni di puro fascino, era sdraiato sul suo baldacchino, le mani incrociate dietro alla testa e le gambe a penzoloni sul bordo. D'un tratto il soffitto della sua stanza s'era fatto interessante. Era da dieci minuti che il biondo non ci staccava gli occhi.
Interruppe le parole del suo migliore amico, alias Blaise Zabini, sul nascere, degnandosi almeno di alzare un dito verso la porta, dalla quale il moro era appena entrato.
Il rampollo Zabini prese fiato per tentare di parlare, ma il Malfoy lo interruppe nuovamente.
-So già cosa stai per dirmi. Risparmia il fiato, non è successo nulla.- questa volta, Draco si voltò a guardare l'amico, che s'era accomodato su di una poltrona, accanto al letto del loro compagno di dormitorio, nonché amico, Theodore Nott.
-Non so proprio di cosa tu stia parlando.- fece il moro di rimando, roteando gli occhi blu magnetici ad incontrare quelli grigi dell'amico.
Erano tornati da quindici minuti dalla biblioteca, in cui avevano incontrato la Granger.
-Certo che lo sai.- questa volta fu Blaise stesso ad interrompersi, con l'aprirsi della porta all'entrata di Nott.
-Che cosa sa?- domandò tranquillamente, entrando e passandosi una mano nei capelli castani.
-Oh, sai com'è. Malfoy ha una storia d'amore segreta con Hermione Granger e non ce lo vuole dire.- sorrise tranquillamente Blaise, con nonchalance.
-Ah sì? E com'è che non ne sapevo niente?- Theodore Nott, detto Theo, era un Purosangue di alto rango, eppure non gli creava alcun disturbo sapere che il suo migliore amico stava, a quanto pareva, con una Sanguemarcio. I suoi genitori, i coniugi Nott, erano sempre stai molto altezzosi, educati e severi su molti punti, ma avrebbero accettato, forse con un po' di riluttanza, una Mezzosangue in famiglia.
-Ti ci metti anche tu, ora? Siete peggio di due pettegole bisbetiche!- sbottò Malfoy, al che Nott e Zabini si misero a ridere.
Il primo si diresse tra il letto suo e quello di Blaise e, con tranquillità, si inginocchiò e ne sollevò una asse. Vi prese fuori il baule che ci avevano nascosto e lo aprì, tirando fuori una bottiglia di Whisky Incendiario. Quello era il loro nascondino per l'alcol da sempre. Nessuno, apparte loro tre, ne era a conoscenza.
-Vogliamo i dettagli, Malfoyetto.- stappò la bottiglia e afferrò tre bicchierini dal suo comodino. Poi si adagiò accanto a Zabini, su un'altra poltrona, e ne riempì due, passandone uno al moro.
-Oh, non mi chiamare così, Nott.- alla risata dei due, Malfoy sbuffò.
Rimasero in silenzio per un interminabile momento; Blaise e Theo sorseggiavano il loro Whiskey, Draco fissava il soffitto.
Forse passarono dieci minuti quando, di colpo, il bel Malfoy si mise a sedere e fissò i suoi occhi grigi in quelli degli amici, sospirando.
-E va bene. Ho baciato Hermione Granger.
                         ***

Hermione aprì la porta del suo dormitorio e ci entrò di fretta, per poi sbattersela alle spalle.
Come qualcuno nei sotterranei, si buttò sul letto di schiena e prese a fissare il soffitto.
Odiava con tutto il cuore quella situazione.
Malfoy bipolare, Zabini di colpo suo amico, Harry e Ron con cui non parlava da secoli e Ginny, che non sapeva niente di tutto quello che stava accadendo.  
Come a sentirsi chiamata col pensiero, Ginny fece il suo ingresso e chiuse velocemente la porta alle sue spalle.
Poi, con un scatto silenzioso, si avvicinò al letto dell'amica.
-Tu mi stai evitando.- dichiarò, facendo saltare in aria l'amica per lo spavento, che non l'aveva neanche sentita entrare.
-No, ma che dici? Io? Evitare te? Quando mai!- inventò sul momento la mora.
-Brutta bugiarda! Perché mi stai evitando? Cosa ti ho fatto? Cosa è successo? Perché non mi parli più? Perché non vuoi più stare con me? Perché eviti la mia compagnia? Non è di tuo gradimento? Hai trovato un'altra migliore amica? Qualcuno migliore di me?- quando volevo, ovvero spesso, Ginevra Molly Weasley straparlava.
-Ginny, Ginny, GINNY!- alzò la voce per interrompere l'eterno monologo dell'amica.
-Okay, okay, forse hai ragione, ti sto evitando.- ora era seduta sul bordo del letto, la maglietta a righe rosa e grigia stropicciata e i capelli mossi a caderle sulle spalle, tenuti indietro da un fermaglio nero.
Aveva le mani protese in avanti e parlava come si parla ad una bestia pericolosa.
La piccola di casa Weasley prese fiato per continuare, ma la Granger la interruppe sul nascere.
-Ma non è colpa tua.- vide le spalle di Ginny rilassarsi e si rilassò a sua volta.
-Però usi i Serpeverde per coprirti. Quindi ti dev'esser successo qualcosa.- arretrò di qualche passo e si sedette sul baldacchino della compagna di stanza di Hermione.
-C-cosa? Nah, non è vero.- scosse la mano verso l'amica e si voltò dall'altra.
-E allora perché Blaise Zabini, anzi, Draco Malfoy, aveva la tua penna?- annullò la distanza che la separava dalla sua migliore amica e, quando Hermione si voltò a fissarla, sollevò un sopracciglio.
-Potrebbe essere una qualsiasi penna. Chi l'ha detto che è mia?- corrugò le sopracciglia, facendo apparire una piccola ruga sulla fronte.
-Sei troppo vicina, Gin, mi si stanno incrociando gli occhi.- effettivamente, la rossa era talmente vicina che Hermione poteva contare tutte le efelidi sul naso e sulle guance.
Ginny gonfiò le guance e soffiò per spostare un ciuffo di capelli vermiglio che le copriva gli occhi.
Hermione chiuse gli occhi spazientita quando il fiato dell'amica le solleticò il volto. Sapeva di menta.
-Scusa. Comunque, c'erano le tue iniziali dorate. Le hai fatte incidere assieme a me.- quando la mora aprì gli occhi, Ginny era dal lato opposto della stanza, comodamente stesa su uno dei letti e con le braccia incrociate dietro la testa. Non sembrava poi così attenta all'argomento.
-Ah sì, ehm, sc...- non terminò le sue scuse che venne interrotta.
-Secondo te Blaise Zabini è carino?- poco mancò che le venisse un infarto.
-COSA?- ora era in piedi, e costrinse l'amica a sedersi al suo posto.
-Ti piace Zabini? Io lo sapevo! Ecco perché chiede sempre di te!-
-Cosa? Blaise chiede di me? E perché? Cosa dice?- veloce come se n'era andata, Ginny tornò davanti a lei.
-Ah, ora è pure Blaise? Ginny, Ginny, tu non me la racconti giusta.- Hermione scosse la testa sorridendo, felice che l'attenzione fosse stata distolta da lei e Malfoy.
-Okay, okay. Mi arrendo.- la rossa sollevò le braccia e si sedette a terra, con le gambe incrociate.

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