15 Agosto

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Dopo un po’ si staccò, e senza dirmi o fare facce strane esce fuori dall’acqua. Si mise la tovaglia sulle spalle e si sedette sulla sabbia. Poco dopo uscii anche io dall’acqua e contemporaneamente da una tenda uscii Harry. E adesso!? “Ehi meraviglia! Sei già sveglia?” “Sì…” le baciò la guancia e si sedette vicino lei abbracciandola. Lei lo strinse. Sì, avevo ragione era solo l’effetto dell’alcol che faceva brutti scherzi. Dopo qualche ora si svegliarono tutti. Smontammo tutto e andammo tutti a casa mia. “Alla faccia della casa a mare!” esclamò Niall, “Te l’avevo detto che c’era pure la piscina!” “Sì, ma non ci avevi detto che era una reggia.”. Infilai la chiave ed entrammo tutti, “Allora, chi vuole fare la doccia può andare nei due bagni. Uno è sopra l’altro è in fondo al corridoio.”, “Andiamo io e Niall.” Disse Luke, “Così poi ti aiutiamo con il pranzo.” Continuò Niall. “Qualcuno per adesso vuole aiutarmi con il pranzo?” “Ti aiutiamo io e Sum se vuoi.” Disse  Harry, “Grazie ragazzi.”. Ci mettemmo tutti e tre a preparare quello che aveva comprato due giorni prima Niall. Era lì, con un coltello in mano, che cercava di tagliare un’anguria, per poi farla a fette e metterla nei piatti. Si sarebbe fatta male se non sarei intervenuto io. Mi avvicinai a lei, e misi una mano sulla sua per aiutarla a tagliare la fetta. La tagliammo e poi gli sorrisi. Non si ricordava niente, ne ero certo se no a quest’ora si sarebbe spostata e avrebbe fatto altro. Comunque dopo aver cucinato, i due tornarono, in ritardo per aiutare a cucinare. Ci sedemmo attorno a quel tavolo rotondo e cominciammo a mangiare. Dopo esserci abbuffati, pulimmo tutto e tutti andarono a rintanarsi nelle quattro camere da letto, tranne me e Sum che rimanemmo in veranda, lei a leggere delle riviste che erano a casa mia ed io a riposarmi sulla sdraio. “Rimango qua a dormire, finché non mi ridanno la casa.” Dissi io con gli occhi chiusi, “Ah…quindi lasci casa mia?” “Sì. Sei felice?” “No. Perché? Dovrei!?” “Mh… no… niente…” “E’ successo qualcosa che io non so?” “Non ricordi proprio niente eh?!” “Cosa?!” “Eh… appunto, niente…” “No adesso parli.” Disse lei chiudendo la rivista e posandola sul tavolo, “ Ma niente…” “Che ho fatto? Ti ho violentato? Ti ho picchiato? Ti ho detto qualcosa di brutto? Non ricordo molto di ieri sera, soprattutto di stamattina. Ma voglio raccontato tutto quello che è successo. Ricordo soltanto che ieri sera, spero involontariamente, mi hai baciato.” “Eh… sì…”, “Dopo che è successo, Louis?” disse lei, “Abbiamo…abbiamo..” “Abbiamo che cosa, Louis?” “Abbiamo dormito insieme…” “Ah… solo questo, giusto?” “E la mattina mi hai dato un bacio passionale.”. La ragazza davanti me, spalancò gli occhi, “Cazzo…” “Oh… dai… che ti preoccupi a fare…abbiamo fatto di peggio, no?” dissi riferendomi a quella magnifica notte passata insieme, “Sì, Louis, ma stavamo insieme. Adesso io sto con Harry, e non so come minimamente ti abbia baciato.” “Forse perché volevi…” “No… E per favore, non ti fare certe immaginazioni strambe, ok?” “Tipo…?” “Tipo che torneremo insieme, ok? Perché non potremmo mai tornare insieme, ormai la nostra relazione si è conclusa.”. Mi stava dando tante pugnalate al cuore. Tra un po’ mi stavo mettendo a piangere… Non pensavo mi meritassi tutto quell’odio e quell’umiliazione. E’ vero che l’avevo maltrattata, ma mi sono già scusato un casino di volte, “Forse è meglio se cambiamo discorso.” Dissi io con la voce tremolante, “Eh… sì… Comunque da quando andrai a vivere qui?” “Da domani. Così ho anche più tempo libero per allenarmi.” “Alle…cosa?” “Allenarmi.” “Ma tu non hai mai fatto palestra!” “Nah… non palestra. Calcio. Tra una settimana ho una partita importante.” “Oh… davvero? E dove?!” “Allo stadio di Doncaster, sono originario di lì, se ricordi…” “Sì ,sì ricordo benissimo.” “Senti Sum…mi farebbe piacere se tu venissi alla mia partita…vuoi venire? Magari…insieme a Harry.” “Va bene. Mi f-fa piacere venire.”. Sorrisi a quelle parole, anche se forse false; “Comunque, hai già fatto il lavoro di arte?” “Sì, sì, tu?” “No… ma mi darò da fare in questi giorni. Tanto non avrò tanto da fare in questa grossa casa, oltre  scendere in spiaggia.” “Potresti portare qualcuno qui, e divertirti.” “No. Comunque tu che hai disegnato?” “I-il mare e… e… la sabbia… tu hai qualche idea su cosa disegnare?” “Sì. Una grande idea.” “Uh mi fa piacere.” “Adesso mi faccio un pisolino. Che con tutti quei rumori di ieri sera non sono riuscito a dormire.” Dissi io, mentre lei riprendeva la rivista e ricominciò a leggerla, “Va bene. Buon riposo, Lou.” “Grazie Sum.” dissi addormentandomi.

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