CHURCH

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Alexander aprì gli occhi, o almeno così credeva.
Vedeva tutto come un enorme buco nero e si sentiva la testa vuota, come se fosse andato dai fratelli silenti a farsi scavare il cervello.
Certe volte gli comparivano delle immagini nelle tasta:
Jace che gli faceva una Iratze all'età di 13 anni.
Izzy e Max che lo abbracciavano.
Hodge che gli insegnava cose sull'erbologia.
I suoi genitori.
E Magnus.
Il sorriso di Magnus.
Le mani di Magnus sul suo viso.
La magia di Magnus.
Le labbra di Magnus.

-Church!!!- urlò -Church cosa sta succedendo!-

Nel buio una figura femminile, luminosa come una stregaluce, comparve davanti a lui illuminando la stanza scura in cui si trovava il cacciatore.
Era snella e bassa, i capelli, castani con qualche ciocca dorata, erano raccolti in due piccole trecce che gli ricadevano morbide sulle spalle.
Indossava una felpa nera con il cappuccio alzato e dei jeans neri con qualche piccolo strappo qua e là.
Gli occhi erano color nocciola ed erano fissi in quelli blu del ragazzo.

-non c'è bisogno che che urli, io sento i tuoi pensieri ricordi?-
-aspetta... Io ti vedo! Come è possibile?-
- stai sognando...-
-quindi non sei qui veramente-
-in realtà si... Come dice Silente ad Harry: se qualcosa succede solo nella tua testa non vuol dire che non sia reale.-
-chi sono Silente ed Harry?-
-lascia stare, cose da fangirl...-
-bene... Mi vuoi spiegare cosa sta succedendo? Sono morto?-
-tu credi davvero che io potrei mai farti morire?-
-non lo escludo-
-quanto sei stupido-

La ragazza, che poi sono io, avanzò verso il Nephilim e gli prese una mano stringendola.

-Magnus ti sta curando..-
-allora perché sono qui?-
-beh, volevo assicurarmi di quello che gli dirai-
-cosa dovrei dirgli?-
-solo 2 ore fa ti ha confessato di amarti-
-stavo per morire... Non potevo certo rispondergli in quel momento.-
-lo so, ho fatto apposta..-
-perché?-
-perché non voglio farti fare qualcosa che non vuoi fare...-
-cosa intendi dire?-
-intendo dire che, d'ora in poi, inizierò solo ad annotare quello che succederà, così non ti obbligherò a stare con lui se non vorrai... Poi, una volta che avrai fatto la tua scelta, continuerò la storia in base a quella scelta...-
-sei sicura? Questa è la tua storia.-
-ma è anche la tua vita-

La ragazza, che poi sono sempre io, gli lasciò la mano e lo abbracciò.

-potrò dire a tutti di aver abbracciato Alec Lightwood! Si hai capito bene cara lettrice, ho abbracciato Alec Lightwood!!! È lui ha ricambiato!!! Gelosa eh?- disse sciogliendosi dalla stretta del ragazzo.
-sei un personaggio alquanto strano..-
-ma io non sono un personaggio- rispose lei (io) sorridendo.

Un paio di ali, bianche con delle sfumature dorate, comparvero dalla schiena di lei che le mosse due o tre volte per stiracchiarle.

-io potrò dire a tutti di aver visto un angelo- disse il ragazzo.
-fidati, sono tutto fuorché un angelo... Sono un angelo bianco con l'anima nera.-
-beh.. Mi hai dato la possibilità di scegliere cosa fare... A me sembra che la tua anima sia abbastanza bianca.-
-l'ho fatto perché era la cosa giusta.-
-beh le ali da da angelo ti donano.-

Lei arrossì e abbassò il lo sguardo sulle sue mani.

-ora capisco perché mi fai arrossire così spesso- disse Alec.

Church fece per rispondere, ma un terremoto fece tremare il terreno facendo sobbalzare i ragazzi.
Lei spalancò le ali e le avvolse attorno al Nephlim coprendogli la testa.

-che sta succedendo?!- urlò lui per sovrastare il rumore.
-non lo so.-
-come! Non lo stai inventando tu?-
-no! Io, o meglio la parte di me che è rimasta... Diciamo lassù, sta solo annotando quello che succede! Credo che tu ti stia svegliando!-

Tutto iniziò a sgretolarsi e a crollare, come quando un cuore spezzato cade a pezzi.

-oh per l'angelo!-
-che c'è?- chiese il ragazzo ancora avvolto nelle sue ali.
-sento come l'altra parte di me sta descrivendo ciò che accade... Troppo poetico e sdolcinato!- disse facendo una smorfia.
Lui sorrise e si sciolse dall'abbraccio delle morbide ali di Church.

-grazie per la possibilità che mi stai dando- disse mentre tutto andava avanti a sgretolarsi. -non so cosa gli dirò... Però, forse non sono ancora pronto.-
-la scelta è solo tua-

Detto questo si girò e, sbattendo le ali, si alzò in aria e volò via scomparendo un attimo dopo lasciando nuovamente Alec al buio, solo con il rumore della stanza che andava in frantumi.

Alexander aprì gli occhi e la luce gli bruciò nella pupilla come se fosse fuoco che arde.
In gola aveva un sapore amaro e acido e sulla pancia, dove era stato infilzato, sentiva un dolore tremendo.
Ma sentì anche qualcosa di caldo sulla sua mano, sentì una presenza accanto a lui, sentì un paio di labbra sulla sua spalla.
Si girò e vide Magnus, sdraiato accanto a lui, stringergli la mano con gli occhi chiusi e le labbra appoggiate al suo braccio.

Oh... Ma cosa devo fare? È presto... Decisamente presto... Però Lo amo. Dio se lo amo.

Malec || Because I love youWhere stories live. Discover now