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Il mio cuore sembra cadere dritto ai miei piedi. Il dolore per le parole di Jane supera quasi quello del mio polso tagliato. Lacrime pungono gli angoli dei miei occhi.

"Tu--tu cosa?" Chiedo a Harry.

Harry si gira. "Blair--"

"Hai dormito con lei?" Chiedo, cercando di tenere la mia voce forte. Guarda per terra con senso di colpa e le mie lacrime si rovesciano. "Quando?" Riesco a chiedere.

Harry distoglie lo sguardo. "Quella notte... la notte che tu mi ha spinto contro la casa... mi sono ubriacato e..." Si affievolisce.

"Come hai potuto?" Grido. "Dopo tutto quello che mi hai detto!"

Fa un passo verso di me e io sussulto, tenendo le mie braccia alte in difesa. I suoi occhi atterrano sull'asciugamano zuppo di sangue che copre il mio braccio. Perrie è al telefono, probabilmente a chiamare un'ambulanza.

"L'ho--l'ho fatto io?" Chiede, allungando le braccia verso di me e lasciando cadere la bottiglia rotta sul pavimento. Indietreggio, le mie lacrime scorrono veloci come il sangue sul mio braccio.

"Non toccarmi," sputo. "Non hai il diritto di toccarmi."

Mi giro e serpeggio tra la folla, cercando di ignorare il dolore al mio braccio e al mio cuore.

Vedo Louis baciare appassionatamente Eleanor contro un muro. Incespico verso di loro, il cuore mi batte forte. Mi sento stordita, e l'intera stanza sembra ruotare. Mi appoggio contro un muro quando Louis alza lo sguardo da Eleanor e i suoi occhi si concentrano su di me. Corre e mi afferra prima che crolli sul pavimento.

"Louis, ha dormito con Jane," dico, lacrime cadono finalmente sul mio viso. Louis mi guarda in modo triste. Un altro singhiozzo scuote il mio corpo. "Lo sapevi," sussulto con realizzazione. "Lo sapevi, cazzo!"

"Lo sapevamo tutti," ammette. "Jane l'ha reso noto a tutti tranne che a te."

Spingo i miei capelli lontano dal viso. "Cosa ho fatto di sbagliato?" Chiedo.

"Niente," sussurra, rassicurandomi. "Mi dispiace così tanto." I suoi occhi cadono sul mio braccio. "Che è successo?"

"Harry," dico francamente.

"Lo uccido," ringhia Louis, tirandomi nelle sue braccia sicure. "Lo ammazzo, cazzo."

"Blair!" Riconosco la voce di Harry dietro di me. Louis mi stringe più forte. Il mio sangue ha iniziato a penetrare dallo straccio alla sua maglietta. "Lascia solo che mi spieghi--"

"Che cazzo hai fatto?" Grida Louis a Harry.

"È stato un incidente," dice Harry.

"Ti ho detto di stare fottutamente lontano da lei, fottuto coglione ignorante. E ora l'hai ferita!"

Sento la testa iniziare a girare mentre le loro voci in lotta si offuscano nella mia mente. Do un'occhiata al mio braccio che zampilla e che ha fatto diventare rosso l'iniziale straccio bianco. Le vertigini mi dominano e Eleanor mi afferra giusto prima che ogni cosa diventi nera.

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"È sveglia?"

"Non ancora. Le hanno appena messo i punti."

"Diamine."

Apro cautamente i miei occhi, esaminando la stanza davanti a me. Sono sdraiata in un letto di ospedale e luce del sole bianca filtra dalla finestra sulla destra. Un vaso che contiene una singola rosa rossa--la mia preferita--è appoggiato sul tavolino di fianco al letto. I miei occhi fluttuano sulle persone che occupano le sedie vicino alla pota.

Mio padre e Jay siedono più vicini ad essa, le loro mani strette saldamente. Di fianco a mio padre è seduto Louis, che è appoggiato indietro a fissare il soffitto. Eleanor è appoggiata contro un muro adiacente alla porta, mordendosi il labbro. E infine Harry è seduto più vicino al muro, i suoi gomiti sulle ginocchia, la sua gamba rimbalza su e giù ansiosamente. Morde l'interno della sua guancia.

"Blair," dice Eleanor, rilievo si estende nei suoi occhi quando nota che sono sveglia.

Cerco di sorridere. "Ciao," gracchio.

Tutti quanti saltano immediatamente in piedi, preoccupazione e rilievo incisi sui loro visi. Harry inserisce le mani nelle sue tasche. Quando i suoi occhi verdi stanchi incontrano i miei, gli eventi della notte scorsa mi crollano addosso.

Harry ha dormito con Jane.

Mi ha tradito.

"Siamo così lieti che tu stia bene," dice Jay. "Come ti senti?"

Guardo i punti sul mio taglio del polso. "Sto bene," dico.

"Hai perso molto sangue, ma starai bene," dice mio padre.

Annuisco. "Quanto tempo devo stare qua?"

"Il medico sarà qui tra poco, e te lo dirà."

Noto che Harry è silenzioso. Non voglio parlare con lui in ogni caso.

Come se segnalata, una dottoressa bionda spinge la porta, un portablocco nella sua mano.

"Giorno, Miss Price," si rivolge a me. Allunga la sua mano. "Sono la dottoressa Keegan." La scuoto, forzando un sorriso. Scarabocchia qualcosa sul suo portablocco. Guarda di nuovo verso di me e sorride. "Fortunatamente, il taglio non era troppo profondo, quindi è stato facile metterci i punti. Hai, tuttavia, perso molto sangue e il tuo glucosio è basso. Vorrai mangiare qualcosa il prima possibile."

Annuisco. "Grazie," dico.

"Sei libera di andare quando vuoi entro le cinque di questo pomeriggio. Torna immediatamente se ci dovesse essere indolenzimento o rossore intorno all'area. Dovresti essere in grado di togliere i punti tra due settimane." Sorride e scuote ancora la mia mano. "Buona giornata."

Con quello, gira sui tacchi ed esce dalla stanza. Un'infermiera entra e avvolge il mio braccio con garza, misurandomi la temperatura prima di aiutarmi a scivolare in alcuni vestiti che Eleanor mi ha portato. Mio padre e Jay vanno a firmare per farmi uscire e io aspetto nella stanza, facendo oscillare le mie gambe sotto il letto.

Harry si schiarisce la gola. "Posso parlarti in privato?" Mi chiede silenziosamente.

Louis mi guarda e io annuisco. Prende la mano di Eleanor e camminano fuori dalla stanza, chiudendo la porta senza far rumore.

Harry si fa lentamente strada verso di me. Cerca la mia mano, ma la tiro via freddamente. Chiude i suoi occhi strettamente, le sue labbra formano una linea sottile. Tocca gentilmente la garza intorno al taglio, i suoi occhi fissi sulla benda. Il suo mento trema, come se stesse per piangere. Non dovrebbe essere lui quello a piangere.

"Non posso credere di averti fatto questo," dice Harry, facendo cenno al mio taglio. "Odio me stesso per averti ferito."

Deglutisco. "Il taglio è l'ultima delle mie preoccupazioni."

"Blair, mi dispiace," dice Harry. "Ero ubriaco, e mi--"

"Mi dispiace dovrebbe risolvere le cose?"

Sospira. "No," dice. "Volevo dirtelo prima."

"Pensavi che ti avrei semplicemente perdonato anche se me lo avessi detto prima? Pensavi che l'avrei semplicemente liquidato?"

"Non so a cosa stessi pensando," dice. "Sono un coglione."

"Non riesco più a vederti," dico in modo piatto. "Non meriti me, o qualsiasi altra persona, a dirla tutta."

Harry annuisce. "Ti amo," dice, la sua voce a malapena superiore a un sussurro.

"Avresti dovuto pensarci prima," sibilo prima di alzarmi e camminare fuori dalla porta. Il mio cuore sembra andare in frantumi da capo.

Lights (Italian translation)Where stories live. Discover now