Sono il tuo segreto?

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E' passata già una settimana da quando Grayson mi ha baciata e ne sono rimasta scossa, non perché lui non mi piace ma non me lo aspettavo e non so se voglio far nascere qualcosa con lui dato che, sono qui solo per studiare. Be' almeno questo è quello che pensano i miei genitori. Non è che non lo faccio ma, andiamo il divertimento ci sta.
Sto cercando di evitarlo perché non so cosa dirgli, non ho mai affrontato una situazione del genere. Ho avuto un solo ragazzo in vita mia e non è finita bene. Non sono di certo la ragazza che è esperta su questo genere di cose.
Con tutti gli altri il tempo passa bene e mi diverto tanto in compagnia loro. Posso dire finalmente di aver trovato la mia seconda famiglia, quella che mi aiuterà a creare i miei ricordi per il futuro e ne sono felice. Sono felice che siano loro ad avere questo compito nella mia vita.
Mentre con Cameron, con lui è tutto strano,
lui è strano, come il suo comportamento del resto.
Quando siamo soli, scherza con me ride anche se poi finiamo per litigare. Mentre quando siamo con gli altri fa finta che io non esisto, mi evita, o se proprio deve dirmi qualcosa me la sussurra in modo che nessuno lo possa sentire.
Questa cosa inizia a darmi fastidio, non voglio essere il segreto di nessuno, tanto meno per una stupida amicizia.
Non può trattarmi cosi, quindi ho deciso che oggi gli parlerò.
Tutto questo lo farò dopo questa maledetta lezione di matematica. A me piace la matematica ma, prima di capire qualcosa ci metto anni per poi prenderci la mano. Per non parlare della vecchia rimbambita che ci fa da insegnante, secondo me le servirebbe una pensione.
Finalmente dopo anni, la campanella suona e mi affretto a prendere le mie cose per parlare con Cameron.
Esco dalla classe faccio per raggiungerlo ma la strega fa prima di me ma, non sarà di certo lei a fermarmi a parlargli quindi mi avvicino. Faccio un passo avanti ma i due iniziano a baciarsi.
Meaghan mette una mano dietro la sua nuca per avvicinarselo mentre, Cameron ha una mano sul suo fianco. Abbasso lo sguardo e decido di parlargli più tardi.
Vedete? E' come dicevo io. Deve fare di tutto pur di stare al centro dell'attenzione. Sei in una cavolo di scuola non sul divano di casa tua. Mi verrebbe voglia di staccarle quei capelli che si ritrova. Tralasciando il fatto che non mi ha fatto nulla ma, non so mi sta antipatica, non posso reprimere i miei sentimenti. Mi sbalordisco per i pensieri violenti che faccio. Finalmente la scuola finisce cosi, una volta salutati tutti, decido di andare verso casa.                                                             
 -"Biimba"- mi sento chiamare cosi mi volto ed è Cameron.                                                   
Mi volto, prima verso di lui e poi mi guardo intorno per vedere se c'è qualcuno che conosciamo entrambi.
Come pensavo, non c'e nessuno nei paraggi, mi sembrava strano che interagisse con me fuori.       Non rispondo al suo richiamo e decido di entrare a casa.                                                                                                                                                                                                                                                                                           -'Ti ho chiamato, ma non ti sei fermata sei sorda o cosa?"- dice lui sbattendo la porta d'entrata.     -"Non sono sorda, sono arrabbiata, offesa? -mi giro e lo guardo per poi continuare- decidi tu l'aggettivo che meglio mi s'addice, per me sono tutti uguali"-              
-"Ma che ti prende? Che cazzo ho fatto adesso?"- alza le mani in segno di resa.                                      
-"Che hai fatto? Sei serio?"- chiedo preoccupata. Non credevo fosse anche stupido, a parte i mille altri problemi che ha.
Alza le sopracciglia come per dire 'continua'. Faccio un respiro profondo e dico                                                              
-"Puoi dirmi un solo discorso che abbiamo fatto noi due, sottolineando noi due, davanti agli altri?"-    
-"Non ti seguo"- commenta lui.                                                                                                                                        -"Ovviamente. È meglio che tu cresca e che faccia usare quelle 4 scimmie che ti ritrovi in testa a posto dei neuroni. Quando stiamo con gli altri fai finta che io non esisto e questa cosa inizia a darmi sui nervi - mi fermo un attimo e con voce tremante dico - hai forse vergogna di essermi amico?"-          
-"Bimba, vergogna di cosa?"- e boom, i suoi occhi dentro i miei e non riesco a smettere di fissarli, dio ma che cosa sono?Quei fottuti occhi sono come delle calamite. Ha degli occhi cosi belli da farmi perdere il respiro ad ogni battito di ciglia.

  -"Allora smettila!"- urlo. 

-"Di fare?"-
Certo che il cervello in questo momento sta facendo degli allenamenti.
-"Di trattarmi come fossi il tuo segreto"- dico infine.
-"Senti bimba io sono cosi. Non mostro mai ciò che provo in pubblico.
Le cose le tengo per me. Non so se mi spiego ma se per te è un problema non sono affari miei."- enuncia voltandosi.
Abbasso lo sguardo per cercare di non guardarlo e vado in camera mia.
Mi accascio su me stessa dietro la porta.
Cosa voleva dire con quella frase?
Quando però, si tratta di Meaghan non ha paura di nulla.
Oppure sono solo paranoica.
Odio quando le risposte da controbattere mi vengono alla fine di un discorso. A quest'ora stavamo ancora discutendo.
La porta si apre spostando il mio corpo esile.
-"Sai si bussa"- dico alzandomi da terra.
-"Si anche - dice sorridendo - ti va di fare una maratona di film, insieme al sottoscritto?"- chiede come se, tre minuti fa non stessimo litigando. Mi fa male la testa per questi continui cambiamenti di personalità.
Lo guardo per vedere se è serio e dato che non gli do una risposta alza le sopracciglia.
-"Perfetto"-dice mettendomi un braccio sulla spalla e spingendomi nel soggiorno.
-"Non ho detto si"-
-"Ma non hai detto neanche di no"- mi fa l'occhiolino.
Mi siedo sul divano dove c'è già la TV accesa e i film sul tavolinetto.
Mi avvicino per vedere che film dobbiamo vedere ed è tutta la saga di Harry Potter.
-"Ottima scelta, almeno in questo sai scegliere"- faccio un sorriso falso.
-"Almeno su questo? -mi guarda- e dimmi su cos'è che non avrei scelto bene"- chiede interessato.
Vorrei poter dire che ha scelto una pessima ragazza, in questa c'è ne sono almeno una centina, sai quanta scelta.
-"Io non ho parlato, fai tutto tu"- dico con un sorriso soddisfatto.
-"Si come no.
Per non parlare delle tue scelte.
Andiamo, Grayson? Sei seria? Ci sono tanti ragazzi in questa scuola.
Ci sono tipi come me, ad esempio"- mi guarda con un sorrisetto malizioso.
-"Oddio meglio rimanere soli a vita"- dico per farlo continuare
-"Si certo, come se il soggetto ti dispiacesse. Scegli meglio"-
-"Ah io? Ha ha senti chi parla"- commento ridendo.
-"Perché scusa?"- acciglia gli occhi.
-"Niente dico solo che forse, Meaghan non è la ragazza che fa per te"- dico con lo sguardo abbassato  torturandomi le mani e lasciando liberi i miei pensieri.
-"E chi sarebbe la ragazza che fa per me?"- chiede avvicinandosi a me.
Sento il suo respiro sul mio, i suoi occhi non smettono di fissarmi e mi sento a disagio.
-"Da che Harry Potter iniziamo?"- domando ignara della risposta ovvia.
Mi mordo la lingua per la cazzata madornale che ho sparato.
Lui si allontana tenendo lo sguardo fisso su di me per poi scollarlo e far iniziare il film.
Ritorna a sedersi e mi fa cenno di avvicinarmi a lui.
Faccio come mi dice e mi siedo accanto a lui con i piedi accovacciati intorno a me.
Sento il suo braccio calarsi dietro il mio collo e mi domando se l'abbia fatto di proposito. Poco dopo la sua mano spinge la mia testa sulla sua spalla
-"Non vorrei sentirti lamentare per un eventuale torcicollo"- dice continuando a guardare Hermione che si pavoneggia con i suoi incantesimi.
-"E comunque, Meaghan non è la mia ragazza"-
Non ribatto, poiché questo vorrebbe dire altri litigi, conoscendomi gli rinfaccerei il fatto di averla baciata davanti a tutta la scuola e cosi via. Voglio godermi questo momento di serenità e pace dove non litighiamo.

Coinquilini?Where stories live. Discover now