Ci faccio l'amore solo a guardarli.

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Usciamo di casa verso le otto e mezza e la campanella è già suonata, di conseguenza io e Cam ci mettiamo a correre e nel mentre ridere, per tutti i corridoi del King's College Londra. Arriviamo davanti la porta della classe di inglese e prendiamo un bel respiro. Bussiamo e il prof ci dice di entrare, ci facciamo avanti dopo il consenso del professore però i posti sono tutti occupati e c'è un posto libero vicino a Grayson e un altro vicino a una ragazza rossa. L'avevo già vista da qualche parte ma non ricordo dove.
-"Avete intenzione di restare tutto il tempo in piedi o vi sedete? Su signorina si muovi! Si sieda con Grayson"- mi ordina il prof.
Guardo per un attimo Cameron il quale si siede vicino alla rossa che gli sorride, mentre io obbligata dal prof vado con Grayson.
Da qui posso perfettamente Cameron e la ragazza dai capelli rossi che lo guarda e i loro bracci che si sfiorano.
Non riesco neanche a sentire la spiegazione del professore perché sento l'irritazione che sale dentro di me. Mi alzo di scatto e vado verso il suo banco, senza neanche chiedere il permesso al professore il quale si interrompe e mi urla di andare fuori.
Sticazzi.
Poggio le mani sopra il banco e la guardo negli occhi.
-"Hai finito di parlare, guardare e toccare il mio ragazzo? Si? Bene adesso puoi anche andare in fila per aspettare di andare a fanculo oppure prendi la scorciatoia e ci arrivi prima"-
Ed è quello che avrei voluto dire se solo il professore non mi urlasse di prestare attenzione alla lavagna.
-"Cosa ti turba? -mi domanda Grayson- non fai altro che guardare quei due"- si gira e li guarda insieme a me.
-"No è solo che non sono attenta"-
-"State insieme?"-
-"Con chi?"-
-"Non di certo con Debby"- ride
-"Aah, no"- mi mordo le labbra.
In effetti non ci siamo dati un'etichetta specifica. La campanella suona e mi affretto a prendere le mie cose per uscire, varco la soglia della porta e un braccio mi fionda sulla spalla.
Cameron con nonchalance, si tiene lo zaino sulle spalle e poi mi volta a guardarmi.
-"Hei Nina ti va oggi di uscire con me, magari andiamo al cinema"- si intromette Grayson ignorando completamente l'esistenza di Cameron il quale avanza un po' cercando di mettersi dinnanzi a me ma, con una mano afferro il suo polso.
-"Grayson oggi proprio non posso, sarà per un'altra volta"- gli sorrido.
Lui ricambia il sorrido e mi da un bacio sulla guancia guardando Cameron.
Mi volto e non c'è più nessuno.
Dio, pensavo che non fosse come un bambino delle elementari che scappa.
Vado verso l'uscita per vedere se per caso Cameron è andato a cercare gli altri ma, una volta raggiunto il gruppo lui non c'è.
-"Per caso qualcuno ha avvistato Cameron?"- chiedo guardandomi attorno a tutti.
-"No io non l'ho visto"-
-"Neanche io"-
-"Io si, stava andando verso la sua macchina e dietro di lui c'era Debby che lo seguiva"- enuncia Ethan
-"Sai per caso se stavano andando insieme da qualche parte?"- chiedo con un filo di preoccupazione.
-"Nina"- sussurra Sierra.
Sierra e Taissa sanno tutto naturalmente, sono le mie migliori amiche e quindi subito dopo l'accaduto ho preso il telefono e gli ho raccontato tutto nei minimi dettagli.
-"Cameron non lo farebbe mai."- aggiunge infine.
-"Dove si è cacciato?"-
-"Cosa è successo esattamente? Ho visto solamente che c'era Grayson e poi lui è frecciato via"-
-"E' Grayson! Non mi lascia stare"- abbasso lo sguardo.

Le lezioni oggi son finite tutte molto lentamente, ma è normale, quando vuoi che passano in fretta passano mille anni prima che finiscono. Cameron non è ancora rientrato e io sto molto in ansia. Chissà se è andato con quella ragazza. L'ho chiamato almeno una decina di volte ma parte sempre la segreteria telefonica, forse è meglio che esco e vado a cercarlo e una volta trovato mi sentirà.
Prendo le chiavi di casa ed esco. Vado nel padiglione delle ragazze, a scuola e quando capisco che nel College non c'è traccia di lui, esco fuori e vado per le strade di Londra.
Io non conosco Londra eppure sono già alcune ore che lo cerco e sono stanca di camminare.
Vado a casa, apro la porta e vedo Cameron sul divano che dorme. Mi avvicino e gli sbatto un cuscino in testa e lui si sveglia confuso.
-"Ma che ti prende?!"-
-"Vaffanculo Cameron"- gli urlo. Faccio per andarmene in camera mia ma mi afferra il polso e mi costringe, con la sua forza a girarmi, nel farlo però, mantengo il viso sempre basso. Non voglio guardarlo perche sono sicura che al solo contatto con i suoi occhi potrei dimenticare ciò che ha fatto.
-"Sai che dovrei essere io arrabbiato con te?"-
-"Sono io forse che sono scomparsa nel nulla e non ho risposto alla ventina di chiamate"-
-"Sono dieci le chiamate"-
-"CAMERON! - gli tiro un cuscino- LE HAI VISTE E NEANCHE HAI RISPOSTO!"-
-"Sono arrabbiato con te!"-
-"BENEE, ANCH'IO"- tiro via il polso dalla sua presa e me ne vado in camera mia sbattendo la porta. Mi metto a letto e poggio la testa, facendo delle mie mani il mio cuscino. Più tardi, sento qualcuno avvolgermi e non appena apro gli occhi e mi volto vedo Cameron a torso nudo, che mi sorride. Mi sposto e mi alzo per andare in cucina, poi le luci improvvisamente si accendono e sbuca Cameron nella sua magnificenza. Dio, mi manca il respiro.
-"Andiamo, scusa"- dice tenendo lo sguardo fisso su di me mentre io faccio finta di ignorarlo. Questa volta non gliela faccio passare liscia, non ha risposto alle mie chiamate e io stavo in pensiero per lui, mentre chissà dov'era.
-"Bimba"-
-"CHE VUOI?" gli urlo mentre lui pian piano si avvicina a me poggiando le mani sul bancone. Abbasso il viso mettendomi a guardare i miei calzini rosa della Nike. Sento una sua mano sfiorarmi il collo per poi sentire le sue labbra su di esso.
-"Cam"- dico quasi senza fiato.
-"Shhh"- detto questo alza lo sguardo verso di me e mi guarda.
Senza proferire parola mi chiede, contemporaneamente perdono, glielo si legge in faccia.
Senza aggiungere altro faccio unire le nostre labbra in un dolce bacio bisogno di affetto.
-"Adesso dovresti chiedere tu scusa a me"- si allontana mentre io lo seguo.
-"Scusa"- dico senza smettere di seguire le sue labbra.
È tutta colpa degli occhi. Quegli occhi maledetti mi fottono sempre, ci faccio l'amore solo a guardarli.

Coinquilini?Onde histórias criam vida. Descubra agora