Ho perso la testa per un ragazzo che ha perso se stesso

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Apro gli occhi, sollevo il mio corpo e guardo dove sono. Perché mi addormento sempre sul divano quando la dentro, ho un letto ad una piazza e mezza comodissimo? Mi muovo un po' ed è stranamente scomodo qui sopra. Abbasso gli occhi e vedo Cameron che dorme. Perché sto dormendo di nuovo sopra di lui? Mi alzo lentamente cercando di non svegliarlo ma lui, dopo aver miagolato un po' dice
-"Buon giorno bimba"-
-"Giorno Cam"-
-"Mi fa male tutto per colpa tua"-
-"Mia? Serio?"-
-"Sei tu che ti sei addormentata sopra di me -dice la frase facendo un sorriso malizioso- la prossima volta dovremmo provare senza vestiti"- Apro gli occhi di scatto e mi volto, guardandolo in viso. Prendo il cuscino e glielo lancio con tutta la forza che ho in corpo
-"Si, la prossima volta mi porti di nuovo fuori, poi mi fai bere chissà se lo reggo l'alcol abbastanza da ricordare cos'è accaduto la sera precedente"- dico per niente convincente.
-"Non faccio queste genere di cose"- mi fa l'occhiolino per poi chinare il capo.
Mi fingo indifferente facendo spallucce e mi dirigo verso la cucina per prendere una barretta di cioccolato. Apro lo sportello ma nulla, apro l'altro.
-"Caameron!"- urlo
-"Si bimba?"-
-"HAI MANGIATO DI NUOVO LE MIE BARRETTE AL CIOCCOLATO"- gli punto il dito contro
-"Io non ho fatto nulla, non è colpa mia se le mangi e dimentichi di averlo fatto"- mi prende in giro. A si? Adesso vediamo.
Corro verso camera sua ridendo e cerco nei cassetti, magari li avrà nascosti.
Mi accosto davanti il cestino e 
-"HEI TI HO DETTO DI NO- -si ferma e mi fissa- tutto okay?"- completa.
-"Si, è meglio che mi vada a lavare per poi studiare"- gli faccio un sorriso finto e mi mordo le labbra. Continua ancora a portarsi le ragazze a letto quando io non ci sono, quando io sono a lezione o addirittura quando dormo. Queste sue azioni mi danno completamente il volta stomaco e mi infastidiscono terribilmente, eppure non dovrebbero essere affari miei poiché non mi interessa nulla. 
Inizio a spogliarmi quasi senza voglia, mi infilo dentro la doccia e lascio che lo getto scagli acqua sul mio corpo, portandosi con se nello scarico tutta la confusione che ho in corpo. Non capisco perché gira e rigira tutto ciò a cui penso è sempre lui, delle cose che fa con me e delle cose che mi dice. "Ti piace proprio tanto si?" la voce di nonna mi rimbomba nelle orecchie. 
Mi vesto, faccio una coda spettinata ed esco.
-"Baby"- mi saluta Taissa venendomi in contro.
-"Bimba"- dice Sierra avvicinandosi per darmi un bacio. "Bimba". Rimango come pietrificata a guardare il vuoto.
-"Che succede?"- commentano in contemporanea.
Dopo poco minuti sciolgo il mio blocco e le guardo
-"Possiamo andare da qualche parte?"- chiedo ad entrambe
Annuiscono e andiamo fuori il giardino del padiglione centrale e ci sediamo.
Inizio a raccontargli tutto, voglio sentire l'opinione delle mie amiche, non solo di mia nonna, e loro per fortuna rimangono ad ascoltarmi per tutto il tempo. Quando finisco di narrargli il rapporto che ho con Cameron, tutte i miei pensieri e per sino il bacio che è nato tra noi due, entrambe si guardano.
-"Baby potevi dircelo"-
-"Sierra tuo fratello è proprio un coglione"- fa Taissa guardandola e fa nascere in me un sorriso. Lo penso anch'io a volte. 
Innamorata di Cameron. Fa ancora strano sentirlo dire.
-"Menomale che non ho preso da lui. Sembra che la storia si ripete"- fa dopo un po'
-"In che senso?"- faccio interessata alle sue ultime parole.
-"Come nei film, no? La tua migliore amica innamorata di suo fratello maggiore"- inizia a ridacchiare e a gesticolare con le mani. Innamorata di Cameron? Neanche loro stanno bene con la testa, non solo mia nonna.
-"Io non sono tanto sicura che lui non ricambi"- dice sussurrando Sierra
A questa frase mi giro di scatto, dio adesso cosa insinua questa?
-"Tu sai qualcosa?"- chiedo.
-"No ma, voglio dire non vi siete accorta di come ti guarda? Oppure le reazioni che ha quando scherzi con gli altri non prestanto attenzione a lui?"- dice. Cameron fa sempre così, vuole che tutte le attenzioni ricadino su di lui e non appena qualcuno lo ascolta mentre parla, s'infastidisce.
Restiamo a parlare per un'altra ora poi, ognuna di noi torna nelle nostre rispettive case.
Entrata a casa poggio le chiavi sul tavolo e chiudo la porta, vado un po' in giro per casa per assicurarmi che lui non ci sia e infine vado in camera.
Il mio telefono vibra, lo prendo e mi accorgo che si tratta di un messaggio

'Non t'ama chi amor ti dice.
Ma t'ama chi guarda e tace'
-Sconosciuto

Avranno sbagliato di sicuro destinatario.
Eppure resto a contemplare questa citazione, è cosi veritiera.
C'è al mondo, più gente che ama in segreto, che chi si dichiara per secondi fini e per interessi che altro.

Mi sveglio e poi mi fiondo subito in bagno.
Quando incontro gli altri in cortile, saluto tutti con un grande bacio mandato in aria e sorrido, dopodiché entra lui in scena. Sembra che il tempo rallenti solo per dar spazio alla sua entrata per far si che tutti si accorgano di lui.
È diverso dal solito, sembra che si stia sforzando di non mandare a fanculo tutte quelle anatre che lo circondano.
Una ragazza cerca di mettergli una mano sul collo ma lui l'allontana scollandosela di dosso, poi si volta e mi vede.
Emette una faccia quasi malinconita e cerca di raggiungermi ma io mi sposto.
La campanella suona e io faccio per entrare in aula di scrittura ma una mano mi afferra.
-"Mi devi spiegare perché mi stai evitando"- afferma Cameron
-"Io non devo delle spiegazioni a nessuno"- dico fredda.
-"Sono stato uno stupido e dovevo dirtelo"-
Non fa in tempo a finire la frase che il professore ci invita ad entrare in aula.
Mi siedo al mio posto sentendomi osservata da Cameron.
-"Bene ragazzi oggi e nelle prossima lezioni parleremo dell'amore, dell'amore nascosto, non manifestato. Oggi in particolare, parleremo di una citazione famosissima del poeta inglese William Shakespeare.
Esso scrive "Non t'ama chi amor ti dice. Ma t'ama chi ti guarda e tace.
Quest-"-
Il professore se pur parlando e gesticolando le labbra, cessa di emettere suono per me. Sto solo pensando a quella frase che continua a girare per la mia testa.
E poi eccola, la scintilla che mi fa capire tutto.
Cameron si gira e mi fissa.
Sono stati uno stupido a non dirtelo
Che volesse parlarmi di quel messaggio che ho ricevuto ieri sera? Che lo ha scritto lui? Perché mai vorrebbe avvertirmi di una cosa tale.
Ovviamente le domande arrivano in tante ma le risposte sono nascoste solo nella sua testa.
-"Scrivete una relazione per la prossima settimana"- fa in fine, il prof.
La campanella suona e mi affretto ad uscire dell'aula poiché devo parlare con Cameron. Esco e mi appoggio con la schiena sul muro fuori aspettando lui ma Grayson mi si piomba davanti. Grayson ottimo tempismo.
-"Ho bisogno di parlarti"- mi comunica preoccupato.
Lo guardo e poi giro il mio sguardo all'entrata dell'aula.
-"È importante?"- chiedo.
-"Molto"- puntualizza.
-"Okay, andiamo a parlare fuori"-
Volto un ultimo sguardo all'entrata e vedo Cameron che mi fissa mentre la mia mano è tenuta da Grayson.
Siamo fuori il giardino in un angolo più isolato e siamo solo noi due.
-"Che devi dirmi?"- domando impaziente.
-"Siediti"- dice battendo le mani sulla panchina e io faccio ciò che mi dice.
-"Sei più fredda con me, come se non volessi averci nulla a che fare"-
Sposto lo sguardo per terra torturandomi le mani. Non voglio che si crei pensieri sbagliati, ho visto come facilmente cambi idea, ingannato dalle mie azioni.
-"Non proprio Grayson, già te ne ho parlato"-
-"Comunque ho deciso di accettare la borsa di studio in quell'altra scuola"- dice con un sorriso quasi sforzato.
Cambia scuola? Ma di cosa sta parlando?
-"Per colpa mia?"-
-"Non tutto il mondo gira intorno a te"- ridacchia.
Io non voglio assolutamente che il mondo giri intorno a me, anzi che si facesse più in la e mi lasciasse sola. Se Grayson pensa questo di me veramente non mi conosce.
-"Non intendevo quello, scherzavo"- cerca di rassicurarmi.
-"Okay"- mi limito a dire.
Come ho già pensato quando mi aveva anticipato della cosa, mi dispiace che se ne vada. È vero, non provo e non riesco a provare nulla per questo ragazzo ma la sua amicizia non mi dispiaceva anche se lui non era disposto a darmi solo quella.
Non riesco a sforzarmi a fingere di provare sentimenti per qualcuno.
Sono più brava a nascondere a me stessa la realtà piuttosto.
Da quando nonna mi ha detto quelle cose, non faccio altro che pensarci e cerco sempre di più di evitarlo. Si, forse è vero, Cameron mi piace.
Volevo negarlo a me stessa e agli altri perché non voglio essere come tutte le altre ragazze, è un bel ragazzo e allora e d'obbligo che mi piaccia.
Ma il suo aspetto fisico non c'entra nulla. Si è vero, ha degli occhi profondi che quasi mi fanno perdere, ma sono andata oltre.
Mi piace quel ragazzo che piace a tutti ma che a lui non piace nessuno. Si scosta dagli altri, se ne sta da parte.
Scrive, legge ed è diverso dagli altri.
Forse ho già perso la testa per un ragazzo che ha perso se stesso.
Pensieri e pensieri mi girovagano per la mente ma vengo interrotta da Grayson che aspetta una mia risposta
-"Nina"-
-"Si"- dico voltandomi verso di lui.
E per un attimo, davanti a me vedo   Cameron.
Ci siamo solo io e lui sotto questo albero e su questa banchina.
Io non posso far altro che far nascere un sorriso e lui ricambia.
Mette una mano sul mio volto, poi con l'altra mano mi alza il volto facendo combaciare le nostre labbra di nuovo.

Coinquilini?Where stories live. Discover now