Devo pensare al futuro

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-"Papà forza, accendi la macchina!"- lo prego impaziente.
I due giorni da me aspettati, sono passati in fretta. Li ho trascorsi ad aiutare mamma in casa e a cucinare insieme a nonna che è arrivata ieri mattina dalla vacanza con le sue amiche. Mi ha raccontato che quella casa sul lago era stupenda: in legno e molto accogliente; mi ha detto che si è divertita molto e sopratutto le piaceva osservare i ragazzi. A proposito di ragazzi, io e Matt in questi giorni, ci siamo sentiti spesso, è anche grazie a lui che mi sento decisamente meglio. Stamattina mi ha anche raccontato dell'appuntamento che ha avuto ieri sera con Susan, la ragazza che seguiva il nostro corso di scrittura. Si è divertito e io sono felice per lui. Per quando riguarda mio fratello, dopo quel battibecco non ci siamo più parlati, è stato tutti i giorni in camera chiuso e stamattina non c'è neanche a salutarmi.
Sono arrivata in Francia e devo prendere il mio aereo tra pochi minuti. Saluto in fretta mamma e papà e prometto loro che questa volta mi farò sentire più spesso. Corro dentro e salgo sul grande uccello volante e lascio al check-in tutte le mie preoccupazioni. Guardo la terra da quassù ed è piccola. Mi piace pensare che, in questo momento sono più grande della terra sotto i miei piedi, anche se per poco tempo. Accendo il piccolo schermo dinnanzi a me e mi lascio trasportare da Morfeo nel suo mondo. Dopo aver superato quelle poche ore e quel poco tratto di mare che mi separava dalla Gran Bretagna, arriviamo nel tempo prestabilito. Scendo e, una volta presi i miei bagagli aspetto un taxi.

Avanzo verso i corridoi alla ricerca della mia casa. Mentre mi avvio lentamente verso di essa, guardo le ragazze che mi circondano e sorrido a tutte loro. Non so perché e non so per quanto tempo questo durerà ma, sento di essere felice. Giro la chiave ed entro.
-"Taii"- urlo per far si che mi sente. Dopo neanche un secondo esce dal bagno in accapatoio e un asciugamano avvolto in testa e corre verso di me. Lancio le valigie a terra e le salto addosso.
-"Che ci fai qui? Non dovevi ritornare stasera?"- dice preoccupata
-"Anche tu mi sei mancata"- la stringo ridendo.
Poi mi abbraccia anche lei
-"Okay, così mi uccidi"- sorrido e mi stacco. La guardo dalla testa ai piedi e le faccio fare un giro completo su se stessa.
-"Ohoh, ti fai bella per Taylor?"- le faccio l'occhilino
-"Anche"- ride nervosa. La guardo con aria interrogativo e la incito a spiegare
-"Stasera tu vieni con me"-
-"Eh? No, non mi va di fare il terzo in comodo"- spiego prendendo le valigie da terra e le inizio a sistemare nello spazio dell'armadio che mi tocca.
-"Non sarai nulla del genere. Andiamo per favore"-
-"Uf, non capisco come riesci sempre a convincermi. Ti odio"- lancia un grido e torna in bagno a prepararsi
-"Preparatii"- urla dal bagno per far si che io la sento. Guardo l'orologio sulla parete che segnano le cinque e mezza. Sbuffo, prendo i vestiti dalla mia valigia e vado in bagno. Dopo essermi lavata e truccata esco da camera mia e Taissa mi squadra.
-"No"-
-"Mh?"-
-"Cambiati"-
-"Cos'ho che non va?"- mi giro verso Lily cercando aiuto da lei.
-"Tutto"-
-"Be' grazie tante"- rido e Lily mi segue a ruota.
-"Il vestito"- spiega e mi prende per mano portandomi davanti al suo armadio.
-"Mhh, vediamo un po'. Questo!"- esclama
-"Wow. E' bellissimo"- ammetto
-"Lo so"- si pavoneggia. Tolgo i miei amatissimi e comodissimi jeans e la mia felpa e indosso il vestito rosso. E' corto fin sopra le ginocchia, è stretto sul seno e poi una fascia divide il cambio di movimento che si tramuta in pomposo sotto.

Mi guardo allo specchio e mi giro per guardare dietro

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Mi guardo allo specchio e mi giro per guardare dietro. Sorrido e ringrazio Taissa. Usciamo dalla stanza e a braccetto, andiamo verso delle scale. In questa parte della scuola non ci sono mai stata, forse perché è proibita. Per un momento il panico si impossessa di me. Non voglio violare regole proprio adesso che sono tornata. E poi dov'è Taylor? E doveva venire anche Lily?
Taissa e Lily aprono due porte di vetro plastificato e dinnanzi a me, si espande il cielo blu stellato. Siamo sul tetto della scuola e all'improvviso, tutti i ragazzi vengono fuori urlando "Sorpresa" mentre io mi porto una mano in bocca e una allo stomaco. Una lacrima scende dal mio viso e per la prima volta, dopo tanto è per la gioia. Faccio dei passi in avanti.
-"Ragazzi, io non so cosa dire"- mi avvicino a ognuno di loro e li abbraccio. Quando arrivo a Matt, quasi gli salto addosso. Se pur vero che in questi cinque mesi che ci conosciamo non siamo stati molto insieme, questa settimana mi è stato molto vicino più del tempo stesso che ci conosciamo.
-"Mi sei mancato!"- urlo sulla sua spalla su cui si trova la mia faccia.
-"Anche tu!"- ride sui miei capelli. Scioglie l'abbraccio e mi prende le mani
-"Sei bellissima best"- sorride, poi mi prende i polsi e si sofferma a guardare i tagli
-"Se lo fai un'altra volta, ti taglio il braccio"- rido per non piangere e ci abbracciamo un ultima volta. Dopo aver pagato il fattorino della pizza ed esserci abbuffati, le porte si aprono ed entra l'ultima persona che mi sarei aspettato di vedere qui, stasera. Cameron. Mi volto verso Taissa che alza le spalle. Poi guardo Matt come per chiedere consiglio su cosa fare e annuisce e mi dice di andare. Nel frattempo Cameron è rimasto li, immobile all'entrata. Porta le mani in tasca e una volta che mi sono avvicinata a lui guarda dietro di me, i ragazzi. Mi volto anch'io e Matt mi guarda.
-"Adesso state"-
-"No"- lo fermo prima che finisca la frase. Come può credere che io ricominci dopo tutto quello che c'è stato? Forse perché per lui non ci sarebbe problema.
-"Ok"- non so esattamente cosa dire o fare quindi mi limiterò ad andare dritta al dunque
-"Cosa ci fai qui?"-
-"Volevo sapere, vedere se stavi bene"-
-"Si, sto bene"- mi massaggio i polsi e lui li guarda
-"Perché lo ha fatto? Mi avev-"-
-"Per lo stesso motivo per cui tu mi hai detto quelle cose"- pensandoci bene, Cameron mi avrà detto quelle cose per il semplice motivo di vedermi soffrire. E ci è riuscito bene.
-"Non sai il motivo"-
-"Dimmelo, dimmelo ancora che ero per gioco"-
-"Nina no- l'ho detto per ferirti e in qualche modo per far sentire meglio me. Non so perché ma, per un attimo ci sono riuscito"- mi guarda dritto negli occhi.
-"Vedi? L'ho sapevo benissimo. Io l'ho fatto per sentirmi meglio"- sorrido compiaciuta nel fatto che ho scoperto ancora una volta che lo conosco meglio di chiunque altro.
-"Tu ti senti meglio così?"- alza la voce e Matt si alza dal suo posto.
-"Dì al tuo cane da guardia che non gli conviene venire qui"-
-"Almeno io per sentirmi meglio, non ferisco altre persone"-
-"Lo fai ma non direttamente"
Sta sabotando la mia missione del dimenticarlo.
-"Di qualcosa"-
-"Quelle parole mi hanno ferito. Mi hanno fatto male come se mi avessi pugnalato. Per un attimo ti ho creduto. Non riesco a dimenticare quelle parole. Scusa io"- mi volto e me ne vado. Una mano mi afferra il polso e mi giro di scatto per il dolore. Guardo lui e poi il polso e lo tiro indietro.
-"Scusa! - guarda dietro di me- HO DETT- "-
fa dei respiri profondi quasi boccheggiando.
-"Dì a Matt di sedersi"- Mi volto e guardo Matt che ha fatto un passo in avanti. Faccio cenno con la mano che è tutto apposto, gli sorrido e lui ritorna a sedersi. Mi volto di nuovo verso Cameron.
-"Non le penso davvero quelle cose"- lo guardo ma non rispondo. Perché esattamente non so cosa dire. Ho mille domande che mi girano per la testa ad esempio perché è venuto a trovarmi in ospedale ma non si è fatto avanti? Non voleva che io lo sapessi? E perché adesso si sta rimangiando tutte queste cose?
-"Ok"- mi limito a dire.
-"Come mai sei qui"- domando tenendo il capo chinato
-"Te l'ho già detto"-
Perche vuole sapere come sto se non gli importa più nulla di me? L'ho tradito. L'ho ferito e dovrebbe odiarmi invece è qui.
-"Quindi?"- si avvicina.
-"Non posso"- faccio un passo indietro guardando per terra.
-"So che non basti un bacio per rimediare a tutto"- fa lui
-"Mi dispiace. Adesso devo pensare anche al futuro, non solo al presente e a ciò che voglio adesso perché ti voglio, ti voglio più di qualunque altra cosa al mondo. Per il mio bene e per il tuo, rinuncio a te"- lo guardo con fare malinconico.
-"Non capisco tutto questo perché. Sei stata tu a tradirmi. Non riuscivo a guardarti in faccia poiché ogni volta rivedevo solo la scena di te che boccheggiavi quando quel tizio che non fossi io, entrava in te"-
-"Cam"- lo riprendo e faccio un passo indietro. Non lo dimenticherà mai, come può davvero voler ricominciare da dove ci eravamo fermati?
Ha solo pena per me e per quel che ho fatto.
Mi volto e me ne vado.

Coinquilini?Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt