26.

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Lei è Megan.
Non è possibile.
Quello che sto vedendo, non è reale.
Non può esserlo.
Si sta baciando.
Chi è lei?
È Megan?
È Megan.
Perché lo sta facendo?
Cosa vuol dire tutto ciò?
Rimango a fissarli. Sono sconvolta. Non ci posso credere.
Mi ha vista. Sa che lo sto guardando.
Me ne vado, corro il più veloce che posso.
Sto piangendo. Non ci posso credere. Non voglio crederci.
- Lea, aspetta! - urla qualcuno.
Faccio finta di non sentire. Corro più veloce di prima. Non devo fermarmi.
Mi raggiunge.
- Lea, per favore, lasciami spiegare! - grida Jake.
- No! Lasciami stare! - cerco di liberarmi, ma lui mi tiene e non mi permette di muovermi.
- Ho detto di lasciarmi! Sei un coglione! Vaffanculo! - sono disperata.
- Lea calmati. -
- Calmarmi? Spero tu stia scherzando?! Ti odio. Ti odio con tutto il mio cuore! -
- Io...io pensavo non venisti più - si giustifica.
E questo gli permette di baciarsi con altre ragazze?!
- Infatti non tornerò mai più! Mi hai stufato! Mi hai veramente stufato! Vattene da Megan e lasciami stare! - sto letteralmente impazzendo.
Non riesco più a controllarmi, a controllare le lacrime. Credo che tra poco esploderò.
- Mi dispiace... - dice.
GLI DISPIACE?!
- Non mi interessa! Sparisci per sempre dalla mia vita -
- Va bene... - dice.
Me ne vado. Continuo a camminare senza una meta.
Come ha potuto? Non può farmi una cosa del genere!
Forse sto esagerando. Al diavolo, non sto esagerando!
Sto continuando a piangere, le lacrime non si fermano più.
Lo odio. Non avrei mai dovuto conoscerlo. Perché è spuntato così dal nulla nella mia vita?
Con lui ho chiuso. Ho chiuso per sempre.
Non so neanche dove sto andando. Cammino. Casa mia, forse, è dall'altra parte. Non mi interessa.
Mi ritrovo in mezzo alla strada, in una zona che non conosco. Sono troppo furiosa per rendermene conto.
Mep! Mep!
Una macchina mi sta suonando.
Mi volto, ma i fari mi accecano. Cado per terra e sbatto per terra. La macchina si ferma e scende un uomo.
Ho paura.
- Lea! - corre verso di me l'uomo.
- Sono Scott, mi senti? - mi chiede.
Lo sento. Ma non riesco a parlare.
- Come sei ridotta! - mi prende in braccio e mi mette in macchina.
Non so dove stiamo andando.
Dopo qualche minuto arriviamo.
Mi prende in braccio e mi porta all'interno della casa.
- È una mia amica, l'ho trovata in mezzo alla strada - dice Scott ad altri ragazzi.
- Scott, non ci sono più stanze - dice uno.
- Allora dormirà con me - afferma.
Cosa? Non posso dormire con lui.
O forse sì.
Mi porta in una stanza e mi sdraia sul letto.
- Dove mi hai portata? - riesco a dire.
- A casa mia e di alcuni miei amici, viviamo qua tutti insieme - spiega - come stai? - mi chiede.
Emotivamente sono distrutta, fisicamente anche.
- Mi fa male la testa, ma sto bene. - rispondo.
- Hai fatto una brutta caduta. Ma perché stavi piangendo prima? - domanda.
Non ne ho voglia di parlarne. Non ce la faccio a spiegare. Ecco. Sto ricominciando a piangere.
- Okay, okay, me lo dici quando ti sarà passata - scherza.
Riesco a sorridergli.
- Ora riposa, ne hai bisogno. - mi consiglia.
- Tu dove dormi? - gli chiedo.
- Sul divano, non preoccuparti per me - dice - buonanotte - mi augura, con fare gentile.
- Buonanotte -
Okay, sono a casa degli amici di Scott.
È una situazione strana.
Sta succedendo tutto così velocemente. Jake...Kaila...Scott.
Sono distrutta. Non riesco a pensare ad altro. Quel bacio a Megan. Che cos'ha Megan di tanto speciale? Perché prima io e poi lei?
Non siamo ne fidanzati ne niente, però non può fare così, non può baciare un giorno me è un altro giorno lei! Non è così che ci si comporta!
Decido di mandare un messaggio a mia madre, dicendo che mi sono fermata a dormire da Kaila.
Spengo il telefono e provo ad addormentarmi, con il dolore e la rabbia che mi sopprimono...

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