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Lei è sempre Lea.
- Tesoro, sono a casa! - urla mia madre.
Devo parlarle, sono convinta che c'è qualcos'altro che devo sapere. Scendo al piano di sotto. Mi ero ripromessa che non le avrei più rivolto la parola, ma questa è una necessità.
- Devo parlarti - le comunico.
- Arrivo, fammi sistemare la spesa - dice.
- No, lo fai dopo - le prendo le buste della spesa dalle mani e le appoggio sopra al tavolo della cucina.
- Ho visto Richard - inizio. Vedo la sua espressione cambiare, è preoccupata, ma non preoccupata per lui, ma per la mia reazione.
- È entrato in casa, doveva prendere dei soldi, ha detto che tu gli hai dato il permesso - continuo in tono calmo, attendendo la sua versione dei fatti.
- Cosa? Quali soldi? Lea, che cosa stai dicendo? - chiede perplessa.
- Aspetta, vuol dire che tu non sapevi nulla?
- Io non gli ho dato nessun permesso... - si siede. È sconvolta, c'è qualcosa che non vuole dirmi.
- Mamma, che succede? - chiedo, sperando in una risposta concreta.
Non parla, sta fissando un punto fisso, ha gli occhi sbarrati, sembra quasi posseduta.
- Mamma! - grido, in modo che possa sentirmi.
- mi senti? Dimmi quello che devo sapere! -
- Niente - questa è la sua risposta. Niente.
Continua a guardare un punto fisso.
- Devi smetterla di nascondermi le cose! Non ho più due anni! Sono maggiorenne e non so la verità su gran parte della mia vita! Dimmi quello che devo sapere, adesso! - le ordino.
Tutto questo non è possibile, sono cresciuta nella menzogna dei miei genitori, non ho conosciuto una parte della mia vita, o almeno, ho creduto di conoscerla, ma in modo sbagliato.
- Tuo padre...è un...alcolista - rivela.
Cosa? Non posso crederci. Non è vero, mi sta mentendo. Lui...lui non può bere.
- Ci siamo lasciati proprio per questo, lui tornava a casa tutte le sere ubriaco... - sta continuando a fissare un punto fisso, la sua voce sta iniziando a tremolare, credo stia per piangere...
- Litigavamo perché io gli dicevo di smettere, lui mi prometteva di non toccare più alcool, ma poi non è mai stato così... - ha gli occhi lucidi.
- Ci dispiace di averti tenuto nascosto tutta la verità, non volevamo farti soffrire... - sta piangendo. Ora capisco tutto. Mi dispiace di averla trattata così male, infondo non si meritava tutto ciò. Sto piangendo anche io.
- Sicuramente avrà preso i soldi per continuare a bere... - singhiozza - non ha smesso e non lo farà mai -
Corro ad abbracciarla, ora capisco quanto ha sofferto e il perché mi abbia nascosto tutto. La rabbia che provavo nei suoi confronti è svanita, l'ha fatto per il mio bene. Magari mi sarei abituata fin da piccola ad avere un padre alcolico e assente, avrei sofferto di meno adesso.
Stiamo tutte e due singhiozzando abbracciate...
- Mi dispiace, tesoro - dice, accarezzandomi i capelli.
- Anche a me - rispondo.
Rimaniamo abbracciate per qualche minuto e poi ci stacchiamo.

- Allora? Devi dirmi qualcosa? Sai, ragazzi...tipo Jake - dice infine.
Come fa a sapere di me e Jake? Che poi, tra di noi non c'è nulla...
- Cosa? Io e Jake? Noi non abbiamo nulla - spiego, balbettando leggermente.
- Tamara mi ha detto che hai indossato un suo abito, questo vuol dire che sei stata a casa loro, con Jake - spiega. Ora capisco.
- Mamma, davvero, io e Jake non abbiamo nulla, siamo solo buoni amici - cerco di convincerla.
- Va bene, come dici tu! - scherza - ora fammi preparare da mangiare, sennò rimaniamo a digiuno - si alza per sistemare la spesa, che è rimasta sul tavolo per tutto questo tempo.

Salgo al piano di sopra. Adoro mia madre, l'ho sempre adorata. La cosa che mi piace di lei è che, nonostante tutto, riesce sempre a tirarsi su e continuare a vivere, cosa che io non riuscirei mai a fare. Le ha passate di tutti i colori, eppure non si arrende mai, lavora, continua a farmi trovare sempre tutto il necessario e un piatto caldo in tavola. Ed è proprio per questo che senza di lei, non saprei come fare.
Venire a sapere tutta la verità sulla mia vita, in un colpo solo è terribile. Quel che sapevo, o che pensavo di sapere sulla mia infanzia, è tutto errato. Ero una bambina spensierata che amava vivere, a quel tempo tutto era perfetto, non mi sono mai resa conto che fosse tutto così sbagliato. Non mi viene in mente una volta, in cui abbia visto mio padre ubriaco. Mi hanno nascosto tutta la verità così bene, che se non fosse stato per il sogno premonitore, la verità non sarebbe mai venuta a galla. Ho avuto gli occhi oscurati per anni e adesso che sto vedendo, mi sembra tutto così strano e sofferente. Sono in un tunnel senza una via d'uscita, non c'è nessuna luce, un'infinità di strada tutta al buio. La mia vita è stata stravolta in pochissimo tempo, prima, anche se vivevo dietro ad una menzogna, non avevo problemi, vivevo una vita normalissima, invece adesso, è tutto troppo difficile.
È meglio vivere una vita felice, ma dietro alla bugia o una vita infelice, ma dietro alla verità? Non lo so, perché in ciascuno dei casi, non è una vita bella. Perché proprio a me? Che cosa ho fatto di male per meritarmi tutto ciò?

- Tesoro, è pronta la cena! - mi urla mia madre dalla cucina. Scendo.

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