Capitolo 16.

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La prima cosa che provai quando le luci si riaccesero insieme e illuminarono la stanza di un giallo sbiadito fu sollievo, che però durò solo pochi secondi poiché il mio cervello, come se avesse ripreso a funzionare solo in quell'istante insieme all'elettricità, iniziò a fare diverse ipotesi su quelle che avrebbero potuto essere le conseguenze al calo di elettricità che avevamo causato.

La prima cosa a cui pensai fu che ero stata una stupida a non arrivarci prima.
La seconda cosa fu che ormai era troppo tardi per tornare indietro e che quindi mi dovevo rassegnarmi a guardare il fallimento dell'ennesimo piano.
La terza cosa fu invece una piccola speranza: forse la W.I.C.K.E.D. avrebbe potuto scambiare quell'assenza di elettricità come un piccolo incidente, un caso. 

Ma solo dopo aver espresso quel pensiero capii di aver sottovalutato le potenzialità della W.I.C.K.E.D. Innanzitutto perché dopo tutti i giorni passati tra i corridoi, non avevo mai sentito parlare di problemi come 'la luce che viene a mancare spesso' oppure 'blackout casuali dovuti allo sfruttamento eccessivo di energia elettrica'. Dopotutto si parlava pur sempre della W.I.C.K.E.D., quella che era stata capace di creare dei mostri e quella che non aveva battuto un ciglio nel mettere dei ragazzi in un Labirinto impossibile da risolvere per poi spedirli in un deserto abitato da persone impazzite. 

Perché mai avrebbe dovuto avere dei problemi con delle semplici telecamere di sicurezza? Per di più, se aveva deciso di piazzare delle telecamere senza batteria di backup era proprio perché non aveva mai avuto un blackout totale da farle spegnere! Se la luce fino a quel momento non era mai saltata, avrebbero impiegato pochi attimi a capire che quell'assenza di corrente non era stata casuale.

Senza dare peso all'angoscia mi decisi ad aiutare gli altri ragazzi a trovare la stanza di Thomas, in modo da finire prima quella missione e andarmene una volta per tutte da quel luogo.
Ma non appena mi avvicinai ai piccoli schermi sulla parete per vedere quale tra i tanti stesse trasmettendo direttamente dalla stanza di Thomas, capii che qualcosa non andava.
"Perché cinque schermi sono completamente neri?" chiesi allarmata. La luce era tornata e con essa tutte le telecamere avrebbero dovuto riaccendersi.

"Credo sia merito mio." ammise Stephen digitando qualcosa su una tastiera che prima non avevo notato. "Prima di arrivare qui ho deciso di tagliare i fili a tutte le telecamere di questo corridoio. Non sappiamo per certo se c'è un'altra sala di controllo, ma di sicuro non potevamo rischiare che qualcun altro vedesse le due guardie uccise qui fuori."
"Be' non è che se vedono tutto nero lasciano perdere." replicò Minho scocciato. "Si chiederanno il perché e a quel punto manderanno qualcuno a controllare. Ben fatto, Genio."

"Senti, Genio..." sputò Stephen acido. "Se non fosse stato per me voi ora non sareste nemmeno qui, quindi al posto di insultarmi potresti ringraziarmi, per cominciare."
Vidi il ragazzo fissare Minho con le sopracciglia alzate e la faccia di chi attende delle scuse, ma al contrario, la faccia dell'ex-Velocista non sembrava promettere niente di simile a un discorso di scuse. "Faccia di caspio insolente, giuro che se provi a parlarmi di nuovo in questo modo io..."
"Suvvia, finitela." mi intromisi mettendomi in mezzo ai due ragazzi che nel frattempo avevano iniziato ad avvicinarsi l'uno all'altro con fare minaccioso. "Vi ricordo che stiamo facendo tutto questo per Tom e che a nessuno di noi farebbe piacere essere beccato con le caspio di mani nel sacco."

"Ha ragione." convenne Newt. "Pensaci Minho! In ogni caso avrebbero mandato qualcuno a controllare, ma in questo caso abbiamo guadagnato un po' di tempo perché penseranno sia un semplice guasto. Immagina se avessero visto due guardie morte! Si sarebbero precipitati qui, armati fino ai denti, e noi saremmo già morti. Quindi credo che un grazie sia d'obbligo."
"Ehi, ma tu da che parte stai, amico?" domandò Minho, con un tono offeso e la faccia di chi aveva appena ricevuto una pugnalata alle spalle.

The Maze Runner - RunDonde viven las historias. Descúbrelo ahora