Capitolo 4

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Pov's aiden
Sorseggiai di malumore ormai come ogni mattina, il mio caffè.
Ancora mi bruciava parecchio dopo l'incontro non avvenuto con Sam.
Mi ero illuso fino all'ultimo che venisse, che potessi rivederla ma alla fine non si era presentata.

Ryan non aveva ancora aperto bocca sull'incontro, ma capivo dalla sua espressione che non se la stava passando bene.

Aveva troppa rabbia repressa, proprio come me e anche se cercavo di darmi una calmata, a volte perdevo la ragione..

Camminai verso la sala riunioni dove si sarebbe parlato del piano per la prossima missione.

Entrai nella sala, sotto lo sguardo della squadra  e cercando di non fare caso ai loro sguardi e al mio ritardo, andai a sedermi al mio solito posto.

Ryan appena si accorse che ero arrivato, alzò gli occhi al cielo e accese fece vedere sullo schermo gigante, la piantina dell'edificio in cui avremmo dovuto fare assalto, per fermare una vendita tra due cartelli criminali, importanti.

Cercai di prestare attenzione, finché non si sentì del trambusto provenire fuori dalla sala riunioni.
Mentre cercavano di non fare caso agli strani rumori, appena si sentirono delle urla io e Ryan ci lanciammo strani sguardi.
Mi alzai dalla sedia e andai fuori dalla sala riunioni.

Due agenti se le stavano dando di santa ragione..
Mentre alcuni cercavano di divederli senza ottenere grandi risultati, io alzai gli occhi al cielo seccato e andando verso di loro mi misi in mezzo, li spinsi lontano da me e da entrambi.

"Cosa diavolo vi succede? Datevi una calmata e riprendetevi, sennò vi butto fuori dalla divisione." Dissi seccato e guardandoli deciso.

Un'agente si pulì il sangue che gli colò dal naso, ed indicò l'altro agente con sguardo minaccioso e disse "wesley fa il doppio gioco con gli Alvarez. Lui è una loro talpa."

Corrugai la fronte e guardai il tipo accusato.
Lo guardai dritto negli occhi e lui non obiettò nulla.

"Venite immediatamente in ufficio. Tutte e due." Esclamai con tono brusco e alzando gli occhi al cielo..

Ci mancava solo questa.

****
Pov's Sam
Il mal di testa mi assillava e mi sentivo da schifo.. Quei test mentali del cazzo mi avevano ridotta e rivoltata come un calzino.

Continuai nonostante il pulsare nella testa ad allenarmi al corpo a corpo con Junior, un'agente speciale ed esperto di trent'anni.

"Basta. Per oggi ti sei allenata, vai a riposarti non hai una bella c'era.."disse junior guardandomi pensieroso e serio, mentre prendeva un'asciugamano.

Io annuì e prendendo il mio borsone lo salutai e andai nel mio alloggio.

Ed infatti aveva ragione, stavo da schifo e a peggiorare il tutto c'era anche il mio continuo pensare ad aiden.
Sta notte lo avevo sognato, ed era da settimane che non mi capitava.

Era passata una settimana dalla mia dura scelta di non vederlo, e ogni giorno nonostante mi ripetessi che fosse stata la scelta giusta quella presa, sentivo comunque in me qualcosa che mi diceva il contrario.

Camminai verso il bagno e spogliandomi andai a farmi un bel bagno caldo.

Dopo quasi un'ora di bagno caldo e all'incirca rilassante, uscì dalla vasca e dopo essermi asciugata infine mi vestì con un paio di leggins e una felpa.

Closer to the love (sequel closer to me) Donde viven las historias. Descúbrelo ahora