Capitolo 50

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Mi sentivo ogni muscolo e nervo delle braccia bruciare dal dolore..
Le mie braccia erano legate ad una asta di metallo da delle catene.
Ero sospesa con le gambe che ciondolavano ad un metro da terra.

Iniziavo a riprendere i sensi mentre il mio corpo vacillava stanco..
Sembrava di essere in un sotterraneo.

Ma che diavolo stava succedendo?

"Finalmente ti sei svegliata.. l'ultima volta ci hai messo meno." Disse Dave con voce sicura e prepotente.

Camminava sicuro verso di me sorridendomi.

Io gli feci una smorfia di disgusto/dolore.

"Da quanto sono qui?" Domandai con voce impastata.

Lui sorride avidamente e rispose " non ha importanza piccola. Calvin mi ha detto di stancarti per bene prima di portarti da lui. Ti ho iniettato diverse dosi e tutte le volte che ti sei risvegliata non mi hai mai dato una risposta corretta o soddisfacente... questa volta userò un'altro modo, uno che tu conosci molto bene secondo me."

Si avvicinò più vicino a me e mi domandò " Cosa ha lo scienziato di così tanto importante che Calvin cerca e farebbe di tutto per avere?"

Allungai la testa verso di lui e sorridendo impertinente gli sputai a terra vicino alle sue scarpe rispondendogli  " niente che a te interessi bastardo"

Lui mi guardò freddamente e alzando le sopracciglia in segno di apprensione disse solamente "sai, sei veramente una povera illusa.."

Affondò il coltello che impugnava tra le mani, nel mio fianco.

Una lama fredda che si conficcava e oltrepassava il mio corpo caldo..

Lacrime calde misto al dolore che bruciava più che mai per tutto il corpo..

"Credo che sia apposto.. slegatela e medicatela. Calvin l'aspetta." Disse freddamente mentre sentivo il sangue colare e fuoriuscire .

Degli uomini, mi slegarono e mi sollevarono, mentre le mie mani andarono velocemente sulla ferita che bruciava e mi logorava più che mai..

Prima che gli uomini mi portarono via Dave disse guardandomi seriamente negli occhi " ricordati che ormai è troppo tardi, aiden non riuscirà a salvarti, pensa a quello che ti farà Calvin, non è nulla a confronto a quello che ti avrei potuto fare io. Goditi l'inferno Sam, ci vediamo presto."

Mi abbandonai perdendo i sensi stanca è pervasa dai dolori..

****
"Goditi l'inferno Sam, ci vediamo presto" sentì rimbombare nella mia testa.

Aprì di scatto gli occhi e mi toccai all'improvviso il fianco.

Avevo la maglietta sollevata che mi copriva il petto, ma la pancia era fasciata completamente...

Mi trovavo su un lettino da ospedale, in una stanza asettica e bianca come quelle da ospedale.

Provai ad alzarmi ma delle fitte assurde mi fecero rabbrividire.

Mi avevano messo dei punti era sicuro..

"Signorina non si sforzi.." disse una voce famigliare all'angolo della stanza.

Vidi la figura camminare verso di me. Calvin..

"Sai sono rimasto sorpreso dal suo coraggio e dalla sua stupidità. Si chiederà perché si trova qua e anche medicata dopo l'imprevisto con il suo ex collega.. è semplice, lei per me è preziosa. Christopher purtroppo non mi serve più, al contrario di lei ovviamente. Quindi le propongo di dirmi dove si trova il suo vero padre, perché non credo lei voglia che faccia la stessa fine della sua povera madre. A proposito le porgo le mie condoglianze a riguardo." Disse con finta tristezza e comprensione.

Closer to the love (sequel closer to me) Where stories live. Discover now