Capitolo 20

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Pov's Sam
Io e Dave eravamo in un furgone mentre mentre io mi cambiavo e lui caricava le armi.

Eravamo arrivati a Dubai dopo svariate ore in aereo. Non avevamo più parlato dopo che mi aveva spiegato il piano prima di partire.

Non mi andava molto a genio questo agente.
Avevo una voglia matta di mollare tutto ma sentivo che ancora ero all'inizio in questa missione contro la convenzione, ed era una cosa che odiavo più che mai. Mi sentivo così impotente e fragile.

"Bene, tra mezz'ora Malach Rabi dovrebbe entrare nel palazzo per concludere la trattativa con i funzionari. Queste sono le armi. Il piano lo sai, devi portare qui malach e far saltare l'accordo. " disse semplicemente, guardandomi attentamente.

Annuì e infilai le pistole nella borsetta.
Aprì gli sportelli e scesi dal furgone.
Mi sistemai la gonna elegante e chiudendo gli sportelli, mi incamminai verso l'entrata.

Odiavo i tacchi ma purtroppo, meno passavo in osservata vestendomi come le segretarie di quel edificio e meglio era..

"Il tesserino signorina." Mi chiese una delle guardie.

Gli mostrai il tesserino con impassibilità anche se speravo non si accorgesse di nulla. Era stato fatto da poco da Dave.

"Prego può passare.." disse semplicemente la guardia dopo avermi rivolto un'occhiata indifferente.

Sorrisi falsamente ed entrai.

Mi accomodai su una delle poltrone e aspettai di vedere entrare da un momento l'altro malach.

Passavano i minuti ma di lui nessuna traccia. Dopo qualche secondo il  telefono usa e getta squillò.

"Malach. È già nell'edificio, piano 26. " disse con concentrazione e sicurezza.

"Va bene, vado." Risposi semplicemente andando verso l'ascensore.

Pigiai il pulsante del piano 26 e aspettai di arrivarvi.

Quando arrivai, uscì velocemente dall'ascensore, e vidi malach parlare con alcuni uomini con la valigetta.

Camminai prudentemente verso di loro, ma purtroppo subito dopo entrarono in un ufficio chiudendosi alle spalle la porta.
Merda.

Li poco dopo trovai quella che doveva essere una delle loro tante segretarie.

"Mi scusi.. l'uomo che è appena entrato è il famigliare è mio marito e ho bisogno di parlargli qualche secondo riguardo un incidente famigliare avvenuto." Le dissi fingendomi triste e cercando di farla impietosire.

" mi dispiace ma non posso. I signori sono in fase di trattativa. Non posso disturbarli per nessuna ragione al mondo. " disse impassibile.

Seccata e disgustata da una moralità così fredda, tirai fuori dalla borsetta la mia pistola tranquillanti e le sparai due volte.
Avrebbe dormito per un bel po..

Togliendomi la borsa e tenendola in mano, andai verso la porta e bussai con decisione.

Poco dopo aprì la porta e dissi " il signor  Malach Rabi ha una telefonata urgente da una persona che la cerca. Sostiene di conoscerla e di aver bisogno di lei.." dissi preoccupata e sicura.

Malach corrugò la fronte e si scusò con i presenti.

Appena uscì dalla porta io lo condussi verso il bancone e gli dissi " malach, ho bisogno che mi ascolti. Abbiamo solo pochi secondi. Io posso aiutarti. Ho saputo quello che ti è successo e so per certo cosa vuol dire rinunciare a ciò che ami, io sono dalla tua stessa parte e posso aiutarti. Possiamo sconfiggere la convenzione in un modo migliore di questo. "

Closer to the love (sequel closer to me) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora