Capitolo 10

7K 303 3
                                    

Eravamo su una macchina noleggiata da mio zio, ed eravamo arrivati nella città degli angeli.

Ryan guidava verso la villa di Alvarez. La macchina era imballata di armi e da quel che vedevo, potevo notare mio zio nervoso e con sguardo duro.

" zio volevo proporti una cosa.. Sempre se per te può andare bene." Parlai per spezzare il silenzio teso e per proporgli la mia idea.

Lui si riprese da non so quale trans e mi rivolse il suo sguardo attento.

"Dimmi pulce.." Disse semplicemente, riportando lo sguardo sulla strada.

" volevo chiederti se volevi essere il mio supervisore sulla missione della convenzione. Mio padre mi sta stremando mentalmente e fisicamente. Non riesce ad essere obbiettivo e mi opprime troppo. So bene che per volere mio in parte mi sia sottoposta a tutto questo per libertà mia, ma mi sto facendo carico di troppe cose e sento.. " dissi sospirando e cercando di sfogarmi dopo tanto.. " sento che se vado avanti a fare così crollerò e non sarà per niente facile rialzarsi. Ho bisogno di te zio. Tu sei realista e obiettivo e ti occupi non solo a svolgere un buon lavoro ma sono sicura che ti occuperesti anche di me, come hai quasi sempre fatto da quando sono piccola e mamma e papà erano via per lavoro.. " gli spiegai riprendendo il filo del discorso.

Lui mi guardò sospeso e con un luccichio negli occhi. Potevo percepire il bene che mi voleva, era quel tipo di bene che avevo sempre cercato di aver da mio padre, ma che ho sempre ottenuto a modo suo..

"So come può essere mio fratello e so che tutto questo diventa sempre più difficile per te da sostenere. Devi essere forte Sam come sei sempre stata. Sono sicuro che avrò molto da dire con tuo padre e che non approverà mai questo tuo volere. Ma ti ho sempre promesso che ci sarei stato per te e per me sei la mia pulce e sai che è difficile dirti di no. Quindi va bene, appena ritorneremo vivi da questa missione e dal tuo piano azzardato, ne parleremo con il presidente del Langley." Disse lui con un pizzico di orgoglio e sollievo.

Per la prima volta dopo molto sorrisi e lo feci perché ero veramente contenta..

Il resto del viaggio lo passammo per discutere e ripassare il piano studiato in aereo.

***
Pov's aiden
Avevano appena prelevato Corinne. Guardando dal mio telefono il segnale di localizzazione di Corinne, cercammo di seguirla in macchina mantenendo un basso profilo.

Dopo vari minuti e i vari commenti preoccupati di Micheal, arrivammo alla villa.

Purtroppo non potemmo sconfinare al di là del cancello, ma sbrigandoci scendemmo dal furgone, prendendo le armi.

Cercando di evitare le video sorveglianze, cercammo di arrampicarci sul muro che divideva il giardino dalla strada.

Appena fummo dall'altra parte, ci nascondemmo dietro dei cespugli.

"Il segnale di Corinne avvisa che lei è dentro la villa. Io conto 4 uomini nell'ala nord.." Dissi a bassa voce mentre cercai di osservare attentamente.

"Io ne vedo altri due nell'ala nord ovest.." Disse Micheal con tono severo.

"Idem a nord-est.." Rispose Tod, rimettendosi nel taschino il mini binocolo..

"Va bene ragazzi, facciamo il nostro meglio ora.." Dissi con voce sicura e carica.

Tod e Micheal si misero a coprirmi le spalle, e con passo spedito puntammo verso quelle guardie i nostri fucili con silenziatore.

Purtroppo un'uomo riuscì a dare l'allarme e ovviamente avremmo avuto poco tempo per prendere Corinne e Alvarez.

Corremmo veloci verso la villa e spaccando il vetro con il fucile entrammo dalla porta finestra.

Closer to the love (sequel closer to me) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora