Capitolo 51

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Elizabeth
Cazzo! Sto che è una merda! È da tre giorni che sto male, vomito, vertigini, dolori alla pancia.
-Come stai piccola?-chiede Alex preoccupato.
-Tutto bene. Tranquillo.-accarezzo il suo viso.
-Non è vero. Io ti porto all'ospedale.-dice.
-Non c'è bisogno. Sto meglio.-sorrido.
-Ti ho preparato un tè al limone.-mi bacia.
-Grazie amore.-mi alzo da terra e Alex mi porta in salone.
-Stai qui tranquilla. Io ho del lavoro in casa discografica. Ci metterò un oretta circa.-mi passa la tazza di tè.
-Va bene amore mio. Vai. Io non mi muoverò di qui.-lo bacio.
-Ti amo.-mi sorride.
Esce di casa e io fisso la tazza fumante che ho tra le mani. Perché sto così male? Indigestione non è, raffreddore neppure. Allora cosa?
Poi mi viene un dubbio. È impossibile ma è un dubbio che va chiarito. Mi vesto velocemente e vado in farmacia.
-Buongiorno. Desidera?-fa la farmacista sorridendo.
-Un test di gravidanza.-
-Ne abbiamo di diversi tipi. Quale desidera.-me li mostra.
-Il migliore.-
-Ecco a lei.-me lo mette in una bustina e io pago.
Torno velocemente a casa e mi chiudo in bagno.
Guardo quella scatolina e me la rigiro tra le mani. Dopo un po' decido di aprirla e leggere le istruzioni per l'uso.
-Facciamo...-bisbiglio eseguendo le istruzioni. Faccio pipì e poso il test sul piano del lavandino e aspetto cinque minuti.
Non posso essere rimasta incinta. È impossibile. Sarà qualcosa che mi è andato storto, non posso essere incinta.
Ma se fosse veramente così, significa che qui dentro sta crescendo un esserino.
Mi guardo allo specchio e mi accarezzo il ventre. Qui dentro c'è veramente una vita?
Sono passati cinque minuti e io fisso il lavandino.
-Vediamo...-prendo il test con le mani che tremano e lo guardo. Una lineetta rossa, negativo.
Una lineetta rossa e una blu, positivo.
Cosa ci sarà? Guagrdo.
Rosso e blu.
-Non può essere...-comincio a piangere. Quando cavolo sono rimasta incinta?! Quando, maledizione?!
Poi mi ricordo la notte di nozze, quando abbiamo fatto l'amore.
È stata la notte più bella della mia vita. Era come se la notte si fosse fermata per permetterci di amarci come non mai.
È stata un'esperienza molto più intensa del solito, era come se non ci fosse nulla a dividerci.
È stata una notte magica.
Sorrido a quel ricordo, ma cavolo, mi ha lasciata incinta!
Chiamo Chloe, ho bisogno di mia sorella.
-Ciao Ellie. Dimmi.-risponde subito.
-Chloe, vieni. Ti prego...-dico tra le lacrime.
-Perché piangi?! Cosa ti ha fatto quello stronzo?!-
-Vieni, ti prego...-
-Ok. Aspettami.-
Dieci minuti dopo ce l'ho davanti alla porta.
-Che cos'è successo?!-chiede allarmata.
-Sono incinta.-sussurro.
-Cosa?!-quasi urla.
-Sono incinta.-comincio nuovamente a piangere.
-Perché piangi?-mi asciuga le lacrime.
-Alex m..mi ha s..sposato però non so se vuole un figlio da me.-sussurro triste.
-Ti sei già dimenticata cosa avete detto in chiesa? Siete disposti ad accogliere con amore i figli che Dio vorrà donarvi e a educarli secondo la legge di Cristo e della sua Chiesa?
E avete risposto di sì. Eravate sicuri di ciò che stavate dicendo, significa che volete dei figli insieme.-mi rassicura.
-Ok però siamo giovani, non voglio rovinargli la vita così. Voglio lasciarlo vivere.-
-Se ama te, cosa molto evidente, amerà anche il bambino che porti nel ventre.-sorride.
-Ma se per qualsiasi motivo non lo volesse? Cosa succederebbe?-domando con voce tremante.
-Lo dovrebbe accettare. Non è solo un tuo,definiamolo così, errore, è anche suo. È vostro. Ricordatelo. Vostro.-
Mi abbraccia e poi dice che deve andarsene perché ha un impegno.
-Sono a casa!-dice Alex entrando in salotto.-Che succede?! Perché piangi amore?!-chiede correndo da me.
-N..non importa.-sussurro.
-Dimmi cos'hai.-mi guarda negli occhi. Squoto il capo in segno di disapprovazione.
-Dimmelo piccola. Ti prego...-
-Mi odierai.-
-Non potrò mai odiarti. Ti amo. Te l'ho detto, te lo dico e te lo dirò sempre. Ti amo.-
-Lo so ma...ma mi odierai comunque.-
-Ti ho promesso amore eterno, nella gioia e nel dolore e manterrò la promessa.-
-È molto più complicato di quanto pensi.-dico.
-Abbiamo tutto il giorno. Sono solo le otto di mattina.-mi accarezza il viso.
-Va bene.-mi alzo in piedi e lui fa lo stesso. Resto a fissarlo cercando di trovare le parole giuste.
-Quando vuoi.-dice Alex riportandomi alla realtà.
-Alex....io.....io sono incinta.-

Continua.....

Amami  (#Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora