CAPITOLO 28

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Mi guardo intorno e non vedo nulla a parte la spiaggia e la strada.

《Che cosa dovremmo fare qui?》scandisco scendendo dalla moto.

《Andiamo in spiaggia》sorride.

《In spiaggia? Dici sul serio? Potevi dirmelo prima, non ho il costume》incrocio le braccia. È stata una brutta idea accettare il suo invito.

《Non ti serve, andiamo.》
Posiamo i caschi e ci incamminiamo su una passerella che porta alla spiaggia.

《E la moto la lasci lì? 》

《Sì, nessuno la ruberà.》

《Come vuoi.》

《Ti consiglio di toglierti le scarpe》mi dice.

《Oh, lo sapevo già. Sinceramente non mi sembra una buona idea venire qui》rispondo sfilandomi le scarpe.

《Come scusa? Non c'è niente di più bello che tutto questo》allarga le braccia e il vento forte gli solleva il ciuffo di capelli.

《Sarà》alzo le spalle.
Cammino dietro di lui cercando di ripararmi un po ' dal vento. Mi piace camminare sulla sabbia, adoro calpestarla.

Passeggiamo a riva e sussulto ogni volta che l'acqua fredda mi tocca i piedi.

《Sai, ci venivo spesso qui quando ero piccolo. Io e Mike stavamo seduti a riva per ore in silenzio.》

《E perché? Cioè insomma, non so quanto ciò sia divertente.》

Continuo a sistemarmi i capelli dietro alle orecchie invano.

《Eravamo incazzati con i nostri genitori e stando in questo posto tranquillo ci calmavamo. Comunque io e lui non abbiamo mai fatto nulla di divertente da piccoli》dice Jonathan guardandosi i piedi.

《Ah》dico dispiaciuta.

《Questa spiaggia mi ricorda molto del mio passato e non ci vengo molto, non mi va di ricordare certe cose. Ma oggi ti ci ho portata per farti vedere una parte di Seattle che non è molto conosciuta, e poi è bellissima》sorride guardando il mare.

Seguo la traiettoria del suo sguardo, fisso anche io i movimenti lenti e monotoni dell'acqua. Mi fa sentire bene il rumore delle onde e l'odore della salsedine. Mi torna in mente quanto amavo nuotare, quanto amavo l'acqua.
Lascio che il vento faccia danzare i miei capelli, che si schianti sulla mia pelle aprendomi i pori e guardo l'orizzonte. Osservo i colori, l'armonia del mare e il riflesso del sole.

Ci sono molte cose che ci sembrano infinite, possono essere distanze, numeri, possono essere le stelle oppure la quantità di anni per cui l'universo vivrà ancora. Una di queste può essere anche la linea dell'orizzonte che separa il blu del mare con l'azzurro del cielo. Ma non sempre tutte le cose infinite lo sono davvero, non sempre tutto ciò che noi crediamo essere certezza non diventa pura illusione.
Dipende tutto dai punti di vista e da quello che ognuno vuole credere.
Ci sono anche momenti poi che sembrano non avere una fine perché sono vissuti con ogni senso. Perché non si vuole farli finire, perché sono momenti bellissimi e diversi durante i quali ci si sente la testa leggera, il petto sembra aprirsi, si è felici senza un motivo e semplicemente ci si sente vivi.
Questo è uno di quei momenti.

《Ti piace?》
Sposto lo sguardo sugli occhi verdi di Jonathan ed annuisco sentendomi mancare il fiato. Lui sorride con quelle stupende labbra carnose e avvicina il viso a me.
Il cuore inizia a battermi più forte, non so cosa sta per succedere.
Mi concentro su di lui, sul suo profumo e sul vento che mi punge il volto.

Lui si avvicina di più, le nostre mani si sfiorano ed inizio a sentire caldo. Voglio la sua bocca sulla mia, non sono lucida per ragionare. Mi sento sovraccarica dalle emozioni, mi sento esplodere.

BURN (in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora