Rapita

1.9K 147 5
                                    

Stava in piedi di fronte a me e mi fissava come un leone fissa un agnello. In lontananza sentivo i rumori dello scontro e subito pensai che nessuno si fosse accorto che ero stata seguita. Anche lui si girò per guardare la ressa, come se mi avesse letto nel pensiero.
Era molto alto, lo guardavo dal basso del mio nascondiglio facendomi piccola piccola come se potessi scomparire. I suoi capelli erano scurissimi e facevano risaltare la pelle troppo bianca. Aveva un naso appuntito e uno sguardo crudele. Cercai di arretrare ma finii con le spalle contro la parete.
"Dove credi di andare piccolo topolino non lo vedi che sei in gabbia" Mi chiese facendo alcuni passi nella mia direzione e ridendo quando si accorse che il terrore si stava impossessando di me.
Con un ultimo sforzo mi alzai in piedi pronta alla lotta, se sarei morta non lo avrei fatto piangendo sdraiata per terra ma combattendo per la mia sopravvivenza. Il mio gesto lo fece scoppiare a ridere di gusto.
"Cosa credi di fare, stupida fatina?" Mi chiese smettendo subito di ridere quando gli lanciai un sasso. E poi un altro. E un altro ancora. 
Corse verso di me e mi afferrò il braccio stringendolo fortissimo e facendomi piangere dal dolore.
"Ti farò del male per avermi sfidato" Sentenziò cattivo. Gli mollai una pedata negli stinchi perché non avevo alcuna intenzione di cedere ed iniziai a correre non appena mollò la presa.

"Mark" Urlai con tutto il fiato che avevo in gola.
"Ali"Fu l'ultima cosa che sentii prima di avvertire un ronzio alla testa ed accasciarmi al suolo.

Cercai di aprire gli occhi ma mi faceva troppo male la testa. Mossi le dita della mano lentamente per vedere se ero ancora viva, ma tutto quel dolore ne era la prova. Ero sdraiata a pancia in giù, in un letto che odorava di vecchio e di tabacco. Cercai di controllare il mio respiro ma la paura mi faceva battere il cuore fortissimo. Non ero sola.
"È un bel bocconcino che ne dici Igor? Non pensavo fossero così belle le fate. Allora non è leggenda" Disse una voce alle mie spalle.
"Non è male ma non è importante il suo aspetto fisico. Ciò che conta è il suo sangue." Sentii la voce del vampiro che mi aveva aggredita e le lacrime mi si formarono negli occhi. Mark non era arrivato in tempo. mi chiesi se lo avrei rivisto ancora.
"Potremmo farci dei soldi anche sfruttando il suo aspetto fisico" Rispose l'altro ridendo.
"Iniziamo con il vendere il sangue che le abbiamo prelevato Nico."
Mi avevano prelevato del sangue? pensai terrorizzata. E che altro mi avevano fatto mentre dormivo? Da quanto tempo ero qui? Pensai tentando di muovermi. Mi lasciai sfuggire un gemito di dolore.
"È sveglia Igor, sentila!" Disse emozionato il tizio che non conoscevo.
Mi sentii sollevare per le spalle e mi ritrovai faccia a faccia con il mio rapitore. Faticavo a tenere gli occhi aperti, ero esausta e vederlo mi dava il volta stomaco. Mi guardai intorno e mi accorsi di essere in una camera, probabilmente di un hotel ma non avevo la minima idea di dove potesse essere. C'era solo l'essenziale, il letto sul quale ero sdraiata, un divano e un armadio.
Guardai l'altro vampiro, era molto simile ad Igor, solo molto più magro e forse più alto ancora.
Ascoltai il mio corpo per capire dove ero ferita. Mi faceva male il braccio dove mi aveva stretta e la testa pulsava. Mi sentivo senza la minima energia e vidi sul mio braccio un cerotto, probabilmente dove mi avevano prelevato il sangue che era depositato nella sacca apposita e sistemato sulla scrivania. Me ne avevano preso tanto, bastardi! Mi faceva male la gola e non mi ricordavo il motivo. Alzai il braccio compiendo uno sforzo disumano e mi toccai il collo. Sentii il sangue gelarsi dentro di me quando mi accorsi di essere stata morsa ed iniziai a singhiozzare  senza riuscire più a controllarmi.
"È uno spasso" Disse saltellando Nico. Si avvicinò ad un palmo dal mio naso. "Fammela vedere da vicino Igor."
"Spostati stupido cretino" Urlò Igor lasciandomi ricadere di botto e spintonando l'altro che spaventato si ritirò contro la parete. 
"Non devi toccarla è preziosa, il segugio ci ha promesso un sacco di soldi per tutti noi del clan se gliela consegniamo viva."
"E perché non ci possiamo giocare un poco prima?" Chiese piagnucolante l'altro facendomi mozzare il respiro. 
"Perché tu finisci con ammazzare ogni preda con cui giochi forse. Resteremo qui buoni ad aspettare istruzioni."

Chiusi gli occhi troppo stanca per restare sveglia di fronte a quell'orrore. Vidi il volto di Mark mentre mi addormentavo.

                                                                             ****

Nate cercava di trattenermi dallo sradicare altri alberi. Ne avevo già buttati giù cinque dalla rabbia e le mie urla si erano sentite probabilmente a diversi paesi di distanza.
"Datti una calmata cazzo non sei di aiuto per nessuno" Disse Yas mentre si leccava le ferite che ancora non si erano rimarginate. Ai nostri piedi giaceva un vampiro morto, gli avevo strappato il cuore, mentre un altro catturato vivo si rifiutava di parlare. Avrebbe fatto la stessa fine, pensai mentre mi avvicinavo e cercavo di spintonare lontano mio fratello che, capendo le mie intenzioni, mi sbarrava la strada.
"Se vuoi rivederla viva non puoi ucciderlo" Mi disse facendomi fermare. 

Era una cazzo di trappola! Mentre noi eravamo intenti a combattere contro due vampiri, ignari di ciò che stava avvenendo, Ali era stata attaccata da un terzo. L'avevo sentita urlare e l'avevo vista accasciarsi per terra mentre lui la sollevava di peso e se la caricava in spalla portandomela via. Via da me. Poteva essere morta in questo momento, molti vampiri non avevano autocontrollo e il suo sangue era buono. Mi scollai di dosso questi pensieri. Non riuscivo a sentirla, nonostante il mio sangue era dentro di lei.
"Non è morta, non la senti perché è passato tanto tempo da quando ha bevuto il tuo sangue" mi aveva rassicurato Yas. La guardai e mi lanciai ai suoi piedi. "Trovala"La supplicai. 
teneva in mano il pezzetto di pietra di luna e lo agitava sulla mappa ma nulla, non si potevano rintracciare le fate. E chissà cosa le stavano facendo in questo momento. Il pensiero mi fece venire uno scatto d'ira e corsi verso il vampiro sollevandolo per aria e spaccandogli all'indietro un braccio. "Parla!" gli urlai in volto sputando.
Ma quest'ultimo non si lasciava scappare nemmeno una parola nonostante il dolore gli avesse arrossato il viso e fatto venire le lacrime agli occhi. Lo buttai per terra e guardai verso la luna. Pensai alla sera precedente. Se solo avessi saputo..
Nate mi abbracciò.
"La troveremo fratello".

IndistruttibileWhere stories live. Discover now