I poteri della luce

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Mi asciugai con il dorso della mano la fronte imperlata di sudore. Era una giornata afosa, priva di sole ma sembrava di soffocare. O forse era l'ansia a darmi questa impressione.

l'avevamo cercata in lungo ed in largo. Vicino a dove era stata rapita, nelle grotte della zona, sopra le montagne e nelle poche case che si trovavano nelle  colline.
"Guardiamo anche nei fossi e nei fiumi" aveva suggerito Jack nel primo pomeriggio guardandomi di sottecchi e sussurrando quasi le parole, come se facessero meno male se non pronunciate ad alta voce. "Solo in caso, sai Mark." aveva continuato fissando i suoi piedi mentre sollevavano un po' di terra per calmare il nervosismo. Ormai l'eventualità di cercare un cadavere si faceva sempre più concreta. Se non era stata consegnata al segugio, la possibilità che un vampiro l'avesse tenuta con se senza berne il sangue era impossibile e sapevamo bene quale era l'autocontrollo che i vampiri potevano vantare. Tutto questo seguendo l'ipotesi migliore, che si stessero nascondendo all'interno della zona magica. Se invece l'avessero già consegnata a lui..non volevo nemmeno pensarci. 
Il giorno diventò sera molto prima di quanto sperassi ed i vari gruppi di ricerca cominciarono a tornare indietro con le spalle ricurve per la delusione. Al mio passaggio mi tiravano sonore pacche sulla schiena per farmi sentire che erano ancora con me e non avevano perso del tutto la speranza. Per quel che riguardava me invece, volevo solo vomitare. Continuavo a pensarla, la vedevo mentre ballava sotto la pioggia, proprio come il primo giorno, ma poi le scene mutavano in brutti pensieri e violenza. Mio fratello non sembrava stare meglio, non aveva più detto una parola da quando eravamo partiti la mattina e continuava a rifiutare le numerose chiamate di Rick che riceveva da tutto il giorno.
Sola ci venne incontro quando ci vide arrivare e si lasciò andare in un pianto silenzioso quando capì che non ce l'avevamo fatta.
"È arrivata una donna." Disse attirando uno sguardo curioso da parte di Jack. La seguimmo vicino al ruscello che scorreva proprio accanto all'accampamento. Era girata di spalle mentre arrivavamo, a piedi nudi e con i lunghi capelli bianchi sciolti al vento. Si girò a guardarci e notai che era molto anziana, il volto segnato da numerose rughe e la pelle ormai flaccida sulle braccia. Portava un vestito anch'esso bianco e tanti bracciali sulle braccia e sulle caviglie. Uno di essi attirò la mia attenzione, un grande cerchio dorato con inciso un lupo che urlava alla luna.
"Sono Nez, vengo dal clan dei lupi che abitano le valli dorate." Ci disse avvicinandosi con le braccia spalancate e un sorriso gentile. "La voce si è sparsa arrivando a noi, anche se non ce ne era bisogno avevamo individuato il segugio su questo lato del bosco e avevamo subito intuito che non erano buone notizie." 

Si mise davanti a me e studiò il mio volto. I suoi occhi blu cercavano dentro di me come se provassero a leggermi l'anima. 
"Siamo lieti di accoglierti Nez del clan delle valli Dorate. È passato ormai tempo da quando non incontravamo qualcuno dei nostri fratelli, nonostante costeggiamo le montagne della stessa città" Esclamò Jack prendendole una mano e baciandogliela.
Non distoglieva gli occhi da me nemmeno per un istante.
"So che stai soffrendo. Ho sentito parlare a lungo anche di te, il vampiro cattivo che però aiutava i lupi quando ne avevano bisogno ed impediva agli anziani di prendere il sopravvento sugli essere più deboli. Hai compiuto una scelta difficile quando hai deciso di farti carico della fata e ora la tua sofferenza mi giunge forte al cuore." Nez si girò di nuovo verso il ruscello e respirò forte l'aria. "Verrà a piovere a breve" ci informò prima di guardarci di nuovo.
"Nez, se sai come possiamo fare per riportare indietro Ali, aiutaci ti preghiamo" Disse mio fratello quasi in lacrime. Lo guardai sconvolto, il suo dolore amplificava il mio.
"Non posso localizzarla"continuò Yas. Nonostante tra lei ed Ali non scorresse buon sangue, ci aveva aiutati tutto il giorno ed ora era qui di fianco a noi affaticata ma pronta a seguirci ancora.
"So cosa cercavate. L'avete trovata?" Domandò riferendosi alla pietra. Ci guardammo non sapendo bene cosa rispondere.
"L'hanno trovata Nez. Non era solo una leggenda ma era davvero qui ad un passo da noi" la informò Jack. Il  della donna si illuminò di sorpresa.
"Dovete sapere che tanti anni fa, quando le mie gambe mi portavano ancora in giro per il mondo, mi ritrovai ad abitare la terra della luna con gli aborigeni australiani" iniziò a raccontarci gonfiandosi il petto per aver fatto tali incredibili esperienze. "Erano esseri umani ma molto simili a noi lupi. Vivevano divisi per clan e cercavano l'armonia della vita andando d'accordo con tutti. Essi erano convinti che sulla loro terra una strega avesse compiuto una magia potentissima , rinchiudendo dei poteri dentro un talismano in grado di donare forza e magia pura a chi ne venisse in possesso. Ma immagino che questo lo sapete già" Disse fermandosi proprio davanti a Yas, che era colpevole di averne rubato un frammento. Dopo averle lanciato uno sguardo accusatorio proseguì "quello che non sapete è cosa vi è racchiuso li dentro. Le informazioni che avete non sono del tutto vere. È stata si la strega che ha creato il vampirismo a plasmare l'amuleto, ed era si un tentativo di fermare i vampiri..." Si prese un momento prima di continuare la storia. Ogni secondo che passava mi innervosiva sempre di più. "Ma non sapete che dentro la pietra di luna ha rinchiuso i poteri delle fate, privando quest'ultime di essi".
"Le fate non hanno poteri" Esordì Jack scuotendo la testa e grattandosi il mento.
"Li avevano. Avevano i poteri della luce con loro. Per cacciare i vampiri, la strega pensò di utilizzare proprio quest'ultima, ma era troppo potente e non aveva idea di ciò che faceva. Provando a fermare i vampiri privò le fate della luce rendendoli esseri deboli ed esposti come lo sono oggi. Si rese conto del disastro che aveva fatto appena i vampiri iniziarono a cacciarle senza più difficoltà ed il mondo venne gettato nel caos della guerra. Per tentare di arginare il danno fatto, smaterializzò la pietra e la occultò con il sangue di fata e donò a loro un ultimo potere, quello di non poter essere localizzate da nessuna strega. Era poco in confronto a ciò che aveva tolto ma purtroppo non poteva più fare altro.. Si lasciò morire, disperata per tutti i mostri che aveva creato nel mondo a causa dei suoi errori. Questo è ciò che gli aborigeni mi raccontarono."

"Ha senso. È per questo che solo Ali può vederla. Il sangue di fata è prezioso per i vampiri perché è tramite di esso che sono stati creati e la pietra è rintracciabile solo da loro perché sono i loro poteri ad essere rinchiusi li dentro." Mi disse Yas aggrappandosi al mio braccio.
"Ma questo in che modo può aiutarci?" Chiesi più confuso di prima. 
"Se la fata può trovare la pietra, forse la pietra può trovare la fata" Suggerì Nez.
"Ma in che modo?" mi alterai io. Non avevamo tempo, se Ali era viva stava per affrontare la seconda notte da prigioniera.

"Con un altra fata ovviamente."

IndistruttibileWhere stories live. Discover now