Capitolo 1

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Merda.

Siete mai saliti su una di quelle fottute giostre che ti scombussolano sbattendoti avanti indietro per aria mentre te subisci il tutto seduto su uno scomodo sellino mentre il tuo stomaco balla la macarena facendoti venire voglia di rimettere anche il pranzo del tuo battesimo?

Ecco, più o meno svegliarsi dopo una festa a casa Irwin provoca questo tipo di sensazione.

Apro leggermente gli occhi sentendo sulla lingua il sapore troppo dolce della vodka alla fragola, maledetto il giorno in cui ho detto a Michael che la fragola era il mio frutto preferito.

Mi stiracchio e appena allungo il braccio vedo una chioma di capelli neri, la guardo meglio e vedo che è nuda, poi guardo me e sono pure io nudo, la ragazza continua a dormire mentre io mi passo una mano tra i capelli e mugolo leggermente cercando di ricordarmi come sono finito qui?

Ieri avevo detto a Calum che mi andava di divertirmi e bere un po' tra amici, ma ovviamente si vede che ha tradotto male da inglese a cinese e ha capito; invita tutti quelli che conosci e porta anche abbastanza alcol ed erba da riportare in vita Bob Marley per poi riucciderlo con un overdose.

"Buongiorno" dice la ragazza, la guardo sorridendo mentre lei si passa stanza una mano tra i folti capelli neri, avete presente quando durante una riunione di famiglia vi si presenta un parente mai visto prima d'ora che vi guarda come se foste il suo nipotino preferito ma voi non avete la più pallida idea di chi esso sia?

Ecco.

"Mi è piaciuto molto ieri sera, che dici lo rifacciamo la prossima settimana?" Chiede lei mentre si infila il suo vestito rosso, io intanto ne approfitto per guardarle il culo, beh non male, complimenti Irwin anche da ubriaco riesci a conquistarle.

"Certo ci sentiamo... piccola" dico non ricordandomi assolutamente il suo nome, la ragazza mi fa l'occhiolino per poi uscire da camera mia con i tacchi in mano.

Mi alzo totalmente senza voglia e mi dirigo verso la cucina per prendere da bere dell'acqua o meglio del caffè, nel corridoio noto tantissimi bicchieri per terra e palloncini ormai sgonfi insieme anche a delle bustine aperte di preservativi.

"Scusa hai visto la mia amica?"Chiede una ragazza uscendo dalla stanza del mio coinquilino non che migliore amico, io alzo le spalle e lei sbuffa prima di uscire di casa con le sue occhiaie evidenti e il vestito stropicciato.

Mi avvio in cucina e apro il frigo prendendo un bel succo di arancia e versarmene almeno mezzo litro direttamente in bocca, da quando viviamo da soli non conosciamo più l'esistenza dei bicchieri o dei piatti, perchè sposare stoviglie per poi lavarle se puoi usare le mani o direttamente la bocca?

Guardo il salotto dell'appartamento e mi viene male a pensare di pulirlo, ci sono tutti i mobili spostati per lasciare ballare le persone, bottiglie vuote o a metà ovunque, pezzi di carta sparsi per tutto il pavimento e anche... è per caso vomito quello?

"Conosci la bionda che era in camera con me?" Chiede Calum apparendo in cucina con un volto stanco quanto il mio e la stessa espressione da "ho bevuto quanto dieci irlandesi dopo una partita di golf ma affronto la giornata a testa alta".

"No, però era carina" dico e lui annuisce sedendosi ed addentando una fetta di pizza fredda e avanzata da ieri, ecco le gioie di vivere senza alcuna regola, mangi quel che vuoi, inviti chi vuoi, fai quel che vuoi.

Io e Calum finito il liceo abbiamo passato un'intera estate a farci il culo in un ristorante per guadagnare abbastanza per permetterci questo appartamento abbastanza lontano da casa e abbastanza vicino al college, mica per frequentarlo ma giusto per rendere alle ragazze più facile il ritorno ai loro dormitori dopo una notte con noi.

DADDY\\ ASHTON IRWINDove le storie prendono vita. Scoprilo ora