Capitolo 6

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Avete presente quelle mattinate tranquille dove ogni cosa fila per il verso giusto, gli uccellini cantano armoniosamente e un delicato odore di caffè si diffonde per casa risvegliandoti?

Io no.

In genere sono abituato a svegliarmi grazie alle bestemmie di Calum contro la sveglia oppure per colpa della mia anziana vicina che recentemente è diventata fan sfegatata dei Green Day e la mattina ha la brutta abitudine di far colazione a ritmo di American Idiot.

Ma da quando c'è il mostriciattolo in casa i miei risvegli sono sempre una sorpresa, ed ogni giorno peggiorano.

"Lo sentì anche te vero?" Chiede Samantha svegliandosi e stiracchiandosi allungando le gambe prima di riappoggiare la testa sul mio petto e chiudere gli occhi sorridendo.

Provo a richiudere gli occhi ma un rumore di pentole e risate non mi permette di continuare a passare la mattina a letto con una stupenda ragazza nuda sopra di me.
Con delicatezza mi alzo e mi infilo i boxer ed un paio di pantaloni della tuta mentre Sam si infila solo la mia maglietta e si lega i capelli prima di uscire in corridoio con me.

Seguo il rumore fino ad arrivare in cucina dove una scena orribile si presenta davanti a me, Calum Thomas Hood sveglio alle sette e mezza di mattina, ecco come si comincia un vero horror.

Non solo è sveglio ma sta anche preparando i pancake, o almeno ci prova, guardo la cucina sporca di pastella qua e là e c'è cioccolato spalmato praticamente ovunque, i miei occhi cadono poi su una chioma bionda che è seduta vicino ai fornelli mentre ride con Calum, il quale sta cercando di girare le frittelle dolci.

"Amo i pancakes" dice Sam avvicinandosi ai due i quali ci notano e ci salutano gentilmente, beh il moro ci saluta, Rebecca mi guarda in modo strano per poi fissare male Samantha mentre si siede al tavolo.

"Che cazzo ci fate svegli a quest'ora?" Chiedo io sedendomi a tavola e bevendo un lungo sorso di latte.
"Io e Cal abbiamo fatto i pancakes" dice Rebecca mentre il moro l'aiuta a scendere dal ripiano dandole un bacio sui capelli prima di indicarle dove sedersi a tavola, ma che cazzo ha fatto al mio migliore amico?

Dove è il ragazzo che prima delle due di pomeriggio non vuole incontrare nessuno se non il suo cuscino o che per colazione mangia pizza avanzata da una settimana piuttosto che fare lo sforzo di accendere il fornello?

"Ecco a voi, pancake alla Hood" dice il moro servendo in tavola un piatto con una montagna di frittelle dolci, io guardo bene il cibo è noto che hanno un colore strano e dei pezzi di qualcosa all'interno.
"Che roba è?" Chiedo io afferrando un pancake ed odorandolo.
"Pancake alla crusca" dice Rebecca battendo le mani prima di addentarne uno soddisfatta.

"Io questa cosa non la mangio, che razza di roba è? Cibo per Hippie?" Chiedo guardando schifato il piatto e Calum mi guarda male prima di cominciare a mangiare i suoi pancakes in silenzio.

Mi volto verso Sam la quale sta sorridendo al mostriciattolo che invece la fissa in silenzio e non sembra sia molto felice della sua presenza, la ragazza le sorride teneramente ma la marmocchia continua a guardarla male.
"Ciao, come ti chiami?" Chiede dolcemente Sam.
"Tu non sei la mia mamma"

Spalanco gli occhi sentendo Rebecca parlare con questo modo freddo, Samantha ha un attimo di confusione prima di ricominciare a sorridere alla marmocchia.

"No non sono tua mamma, mi chiamo Sammy" dice sorridendo e Rebecca alza lo sguardo dal piatto puntando i suoi occhi in quelli della ragazza.
"Tu ti chiami Rebecca vero? Sai avevo un'amica di infanzia con questo nome, andavamo al liceo insieme e adorava il rosa come te" la marmocchia smette di masticare per un istante.
"Quando?" Chiede e Sammy sorride
"Al liceo" risponde prontamente.
"No, quando te l'ho chiesto?"

DADDY\\ ASHTON IRWINDove le storie prendono vita. Scoprilo ora