Capitolo 16

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Ci sono momenti nella vita di ognuno in cui non si sa per quale motivo una lampadina si illumina nel nostro buio cervello, non è una cosa che si può decidere, non va a comando, succede principalmente per caso, ma quando succede allora si può star certo che questa cosa rimarrà nella storia.

A Leopardi guardando una siepe gli si è accesa la lampadina ed è riuscito a descrivere l'infinito, a Mendel è scattata mentre guardava dei piselli nel suo piatto ed ora è in tutti i libri di genetica, al padre di Megan Fox è scattata e ha deciso di concepire quella dea, perfino a Michael una volta è scattata e quel giorno abbiamo scoperto che se su una tinta blu ci butti sopra il rosa allora i tuoi capelli diventeranno un colore simile al vomito, ma quello di unicorno.

Ed ora è arrivato il mio epico momento, il momento in cui la mia lampadina di è accesa, un'emozione rara ed imperdibile, oggi, Ashton Irwin ha avuto l'illuminazione.

"Irwin, sei un genio, usare le tette delle ragazze come sorreggi shottini è fantastico" Niall mi batte il cinque e dopo di che fa un cenno alla bionda davanti a lui che ride prima di far cadere il contenuto del bicchierino nella bocca dell'irlandese twercatore.

Già, verrò ricordato nella storia delle confraternite per questo.
E neanche faccio il college, doppiamente geniale allora.

Alla fine l'idea di Niall di andare alla confraternita per la festa non si è rivelata per niente male, è una casa enorme a tre piani ed è piena di studenti pronti a divertirvi per abbandonare momentaneamente la disperazione dello studio, ed in più le ragazze ubriache e con l'ansia per i test sono ancora più facili.

"Vuoi un tiro Ash?" Rifiuto l'offerta di Harry che mi porge una canna, questo ragazzo è finito a fare fotografia al college e ancora non sa come è potuto succedere, si ricorda solo che quando era andato al college per i test era molto fatto ed ha scambiato il test di medicina con quello di fotografia.

Tutto sommato, più volte l'ho pagato per fare delle belle foto alle cheerleader mentre si allenavano, giusto per non sprecare il suo talento con della natura morta.

Rido guardando Niall a testa in giù attaccato ad un fusto di birra mentre alcuni giocatori di football della confraternita lo tengono per i piedi incitandolo con modi di dire irlandesi, quel ragazzo ha uno stomaco di ferro, una volta l'ho addirittura visto mentre si beveva sei bottiglie di rum di fila, senza andare in coma etilico.

Scrocco una sigaretta ad Harry nel momento in cui passa dalla fase di fattone gentile a quella di fattone nel trip, lui neanche se ne accorge così mi infilo la sigaretta tra le labbra e mi dirigo al piano di sopra per fumarmela con calma e senza il rischio di sentirmi Niall che canta qualche strana canzone sui folletti.

Le confraternite sono tutte uguali, grandi case con tantissime stanze e lunghi corridori, praticamente un labirinto per le persone ubriache, più volte infatti mi sono addormentato in corridoio da solo dopo essermi arreso nel trovare l'uscita, però ora sono sobrio, o quasi e ci sono già stato qui, più volte, con più ragazze.

Bei tempi, quando ancora Tiffany Hennin riusciva a baciare decentemente, dopo la chirurgia riesce a malapena a sorridere.

Faccio attenzione a non entrare nelle stanze dalle quali escono strani gemiti e mi infilo nell'unica lasciata aperta con la porta socchiusa, sorrido e entro chiudendomi la porta alle spalle per evitare di incontrare coppie che nella fretta data dagli ormoni potrebbero entrare e darmi visuali poco piacevoli.

"Ma perchè? Cosa altro hai da fare di meglio?" Una voce mi incuriosisce non appena entro nella stanza, la camera è buia ma la porta che da sul balcone è aperta e le tende bianche si muovono mosse dal vento, rimango in silenzio mentre mi avvicino cautamente al balcone.

DADDY\\ ASHTON IRWINDove le storie prendono vita. Scoprilo ora