Capitolo 2

558 36 17
                                    

Kai.

Stavamo camminando verso casa mia in silenzio, nessuno di noi due sapeva cosa dire, o forse entrambi stavamo pensando a ciò che era appena successo.

Non sapevo neppure io perché ma appena avevo incontrato Kylar mi ero sentito così felice da scoppiare a piangere.
Ero sicuramente impazzito, avevo perdonato il mio rapitore, lo avevo abbracciato felice di rivederlo e lo stavo persino aiutando, che problemi avevo?
Ma la cosa più ridicola era che, anche pensando a tutto il male che mi aveva fatto, alla fine mi mettevo sempre a pensare alle cose belle successe quando ancora ero con lui, e finivo col perdonarlo per l'ennesima volta mentalmente.
Lo guardai per qualche secondo per poi riimmergermi completamente nei miei pensieri.
Se un mio amico mi avesse fatto una cosa del genere io non lo avrei mai perdonato, eppure avevo perdonato Kylar, ero felice di vederlo e di poterlo riabbracciare, volevo restare con lui molto più a lungo e quando lui mi aveva abbracciato mi ero sentito finalmente protetto, perchè? Perchè mi sentivo così legato a Kylar? Perchè il solo pensiero di separarci di nuovo mi faceva stare così male? Avevo così tante domande a cui sapevo che non avrei trovato facilmente una risposta.

Guardai nuovamente Kylar, stava tremando dal freddo e mi sembrava che fosse dimagrito parecchio dall'ultima volta in cui ci eravamo visti. Avrei davvero voluto potergli dare subito dei vestiti caldi e puliti ma purtroppo i miei erano decisamente troppo piccoli per lui e casa mia distava parecchio dalla scuola.
Sbuffai attirando la sua attenzione.

-Che hai da sbuffare?-

Lo guardai per poi sbuffare di nuovo.

-Mi stavo solo chiedendo perchè tu sia così dannatamente alto.-

Lui sorrise incrociando le braccia al petto.

-Non sono io che sono troppo alto, sei tu che sei un nanetto.-

Lo guardai un po' stizzito, aveva ragione, non ero di certo un gigante però era abbastanza crudele da parte sua dirmelo così.
Gonfiai le guance ed aumentai il passo.

-Allora questo nanetto non ti offrirà la cena oggi.-

Sentii Kylar ridacchiare dietro di me per poi aumentare anche lui il passo.

-Va bene, allora andrò a fregare un panino in qualche panetteria di lusso per poi andare in qualche bagno di lusso a sbafo.-

Ridacchiai anche io ricordando l'ultima visita ad un bagno.

-Magari questa volta potremo andarci anche senza rubare, posso facilmente pagare l'entrata ad un bagno pubblico.-

Sentii una mano appoggiarsi sulla mia spalla e mi girai verso Kylar.

-Fai già abbatanza per me pagando l'operazione di Laila non c'è bisogno che tu faccia anche questo.-

La sua espressione era seria ma sembrava anche triste, sapevo che non gli piaceva doversi affidare agli altri ma non credevo che arrivasse fino a questo punto. In fin dei conti eravamo amici, che male c'era se provavo ad aiutarlo?

-Kylar, non voglio andare alle terme per fare un piacere a te, voglio andarci solo perchè mi va di andarci assieme a te.-

Rimase un attimo interdetto, poi mi sorrise dolcemente dandomi una piccola carezza sulla testa.

-Va bene, quando il casino che hai creato sarà risolto ci andremo assieme.-

Sorrisi anche io e ricominciammo a camminare parlando del più e del meno.

***

Dopo circa 30 minuti arrivammo davanti al cancello di casa mia.
Mi venne da ridere vedendo la reazione di Kylar alla vista della mia casa, continuava a far passare il suo sguardo da me alla casa con la bocca spalancata e gli occhi spalancati.

Da Nemici A Amanti - Parte 2Where stories live. Discover now