Capitolo 6

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Kai.

Quella mattina avevo impostato la sveglia prima del solito, così avrei evitato di arrivare in ritardo come mio solito. Anche quel giorno avevo il professore puzzolente ed avevo intenzione di regalargli un deodorante come progettavo da tempo. Ma se volevo fare lo strafottente in questo modo, rischiando persino la sospensione, lo avrei almeno fatto con stile.

Mi vestii in fretta mettendomi dei vestiti più eleganti rispetto ai miei soliti jeans e maglietta, e mangiai altrettanto velocemente una fetta si pane per poi dirigermi verso la stanza in cui dormiva Kylar. Come mi aspettavo lo trovai beatamente addormentato e lasciai un bigliettino sul comodino della stanza, sapevo che era esausto e l'ultima cosa che volevo era svegliarlo per dirgli a che ora e dove ci saremmo incontrati quel pomeriggio.

Fatto ciò presi la mia borsa, ci infilai il deodorante e partii verso l'università.

***

Io ed i miei compagni eravamo fuori dall'aula ad aspettare l'arrivo del professore, tutti sapevano ciò che volevo fare e la metà di loro stava già ridendo.
Poi arrivò il professore ed il gioco ebbe inizio.

-Buonsalve professore!-

-Promette malissimo... Yumehara cos'hai in mente?-

Sapevo già che mi avrebbe risposto così, ed avevo già la risposta pronta.

-Volevo scusarmi per l'altra volta, si ricorda? Per quando le ho dato della persona puzzolente.-

Vidi il professore cominciare seriamente ad irritarsi.

-Bene, ma sappi che non rientrerai certo nelle mie grazie con così poco.-

Ed ecco un'altra risposta già prevista.

-Lo so, ed è proprio per farmi perdonare che le ho portato un regalo di natale anticipato.-

Tirai fuori dalla borsa un piccolo pacchetino avvolto nella carta natalizia, poi lo porsi al professore che abbastanza diffidente lo prese tra le mani e cominciò a scartarlo.
In sottofondo cominciarono a sentirsi le prime risatine.
Risatine che aumentarono trasformandosi in una vera e propria risata di gruppo quando il docente estrasse il deodorante dal pacchetto.

-Yumehara, vai in direzione, adesso.-

Disse con tutta la calma che riusciva a mantenere in quella situazione.

-Io ci vado, però lei promette di usarlo? No perchè io non ci sarò ma gli altri poverini dovranno ancora sorbirsi la sua puzza e-

-Vai dal preside! Adesso!-

Mi urlò contro ed io tra le risate del pubblico mi voltai tranquillamente cominciando a camminare verso l'ufficio del preside.

***

Rimasi dal preside solo pochi minuti, anche lui era stufo di dovermi fare almeno una ramanzina a settimana, così mi rispedì in classe dicendomi di tornare una volta finite le lezioni.
Così dovetti tornare in classe dal professore puzzolente notando con dispiacere che non aveva fatto uso del mio fantastico regalo.
In pratica passai una giornata schifosa tra la puzza e le occhiatacce di quel tipo. Per le occhiatacce okay, ma visto che lo avevo pure pagato il deodorante poteva anche usarlo.

***

Verso le 16 potei finalmente uscire da scuola. Avevo appuntamento con Kylar alle 16:30 nel piazzale della scuola. Ciò voleva dire che dovevo riuscire a finire il discorso con il direttore in meno di 30 minuti, cosa che ovviamente non mi riuscì.

-Yumehara, quante volte hai ancora intenzione di finire qui? Un tempo venivi qui una massimo due volte al mese per via di quei quattro o cinque docenti con cui non andavi d'accordo, ora invece sei qui almeno una volta a settimana!-

Ed ecco che il mio carattere da "risposta pronta" tornava a farsi valere.

-Guardi il lato positivo, prima litigavo con cinque docenti, ora solo con uno.-

Il direttore sospirò profondamente.

-E lo faccio per una buona causa, ha idea di quante vite potrei salvare se riuscissi a convincere il professore ad usare un deodorante!-

Un altro sospiro profondo.

-Yumehara, non penso sia mai morto nessuno per della puzza.-

-Forse non arriveremo alla morte ma se andiamo avanti così ci ritroveremo con solo quattro sensi al posto di cinque perchè il naso decide di staccarsi dal resto del corpo come ha fatto quello della sfinge.-

Sentii la segretaria ridere nell'altra stanza ed il direttore sospirare per l'ennesima volta.

-È proprio per quelli come te che a volte odio il mio lavoro.-

-Questa questione finirebbe in un baleno se lei dicesse a quel tipo di udare un deodorante.-

Sorrisi in direzione del direttore che però non mi stava più guardando, si era praticamente sdraiato sulla sedia lasciando ricadere la testa all'indietro.
Rimase così per qualche secondo prima di alzarsi in piedi di colpo.

-Adesso tu vieni con me e ti scusi con il professore aiutandolo a riordinare l'aula.-

Mi prese per un braccio cominciando a trascinarmi fuori dall'ufficio.

-Cosa? No! Io non sono affatto dispiaciuto! E poi in quell'aula puzzolente non ci voglio tornare!-

Il direttore lasciò andare il mio braccio e si voltò verso di me.

-Allora smettila di cercare battibecchi con tutti!-

Aveva cominciato ad alzare la voce.

-Non cerco battibecchi, esprimo la mia opinione!-

Anch'io iniziai ad urlare.

-Evidentemente la tua opinione non è accettata e condivisa dagli altri!-

-È condivisa da tutti gli alunni! Se è solo il diretto interessato a non accettare la situazione non è colpa mia!-

Il direttore non mi rispose, stette semplicemente zitto tornando a sedersi sulla sedia dell'ufficio.

-Yumehara, per favore siediti.-

Il suo tono era tornato calmo, e senza farmelo ripetere mi sedetti di fronte a lui in attesa di sapere cosa stava per dirmi.

-Mi è capitato più volte di avere degli allievi come te, di norma siete i più svegli, però per i vostri comportamenti ci rimettete spesso perchè diventate nemici dei professori e talvolta venite espulsi.-

Deglutii, sapevo bene di rischiare l'espulsione, ma semplicemente non riuscivo a trattenermi.

-Non ti chiedo di smettere di comportarti così, ti chiedo solo di contenere questo tuo spirito ardente prima che sia troppo tardi. Ora vai, ho altro da fare.-

Non me lo feci ripetere due volte ed uscii subito dall'ufficio senza neanche salutare.
Era la seconda ramanzina quella settimana e questa volta era durata ben 40 minuti.

Avevo due opzioni, o una volta uscito non avrei trovato nessuno ad aspettarmi o Kylar mi avrebbe ucciso per il ritardo.

Una volta fuori mi accorsi però di aver sbagliato le mie previsioni.
Kylar infatti era ancora lì nel piazzale, e stava chiacchierando con una ragazza a me familiare a cui quella sera avrei dovuto ridare gli appunti di economia.

-Kylar! Anna! Scusate il ritardo!-

Da Nemici A Amanti - Parte 2Where stories live. Discover now