capitolo 44.

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finalmente siamo in tour in Italia. Prima siamo stati a Londra, poi a Parigi, ed eccoci qui.

devo dire che mi mancava " casa mia."

gli altri sono in hotel, ma io sono andata a trovare i miei genitori e le mie amiche, che mi hanno inondata di domande. Poi ho salutato le fan che ci aspettavano sotto l'albergo, ed infine Emily. Le ho fatto conoscere Hunter, per accontentarla. forse sono troppo buona.

a parte questo, il tour è davvero bellissimo e sta per finire. Mi immagino già la mattina, nella mia casa, mi sveglio e cerco Blake, ma lui non c'è, è in Texas. Rabbrividisco solo al pensiero.

immersa nelle mie paranoie, apro il cancello di casa. mia madre mi ha inviato un messaggio con scritto "dobbiamo parlare".
Appena metto un piede in casa,noto i miei genitori sul divano,che mi fissano seri.
Mi dovrei preoccupare?
-siediti,Caro-
-okay ...- mi lascio andare sulla poltrona rossa della mia sala e li guardo.
-Saremo diretti con te,perché sappiamo che sei grande e che capirai- annuncia mio padre. Sto veramente diventando nervosissima.
-parlate.- dico,mordendomi l'unghia destra.
-ci trasferiamo.- annunciano,guardando attentamente la mia reazione. Il mio viso si rabbuia e mormoro cose sotto voce,incapace di articolare una frase.
-dove?- borbotto.
-in Australia- mia mamma lo dice con cautela.
Mi crolla il mondo addosso.
Non potrò più vedere Blake! L'Australia è molto più lontana.
Sbianco totalmente e guardo i miei genitori con aria severa e preoccupata.
-è uno scherzo.- inizio a ridere, per non piangere, continuando a ripetere "è uno scherzo"
-non lo è-
-Io non verrò con voi. Piuttosto vado a vivere in Texas.- sento le lacrime rigarmi la guancia.
-tuo padre ha trovato un lavoro molto economico- spiega mia madre.
-ma non vi importa di me?!- urlo. Inizio a perdere la pazienza.
-in Australia avrai un futuro migliore!- anche mia madre inizia a scaldarsi.
-no! Io ho qui il mio futuro! O in Texas!- continuo a gridare, non vedendo più cosa ho davanti a me, a causa delle lacrime che mi hanno offuscato la vista.
-Smettila di fare la bambina! Lo facciamo anche per il tuo bene!- mio padre interviene.
-Questo non è il mio bene!- do un pugno al cuscino e mia mamma si mette a strillare cose tipo "non apprezzi mai niente" o "le altre ragazze avrebbero fatto i salti di gioia per venire in Australia".
-smettila! Appena finirai il tour, si partirà! Che tu lo voglia o no.- mio papà a volte mi fa tanta paura e questa è una di quelle volte. Non ho assolutamente intenzione di lasciare la mia vita e soprattutto di lasciare Blake.
-Vi odio!- esco così, sbattendo la porta.
Sono arrabbiata sia con loro che con me stessa, perché per il momento non riesco a trovare il modo giusto per informare Blake del mio trasferimento.

Finalmente lasciamo l'Italia e ci dirigiamo nell'ultima tappa del tour europeo, ovvero la Germania.  
-ti vedo tesa- mi sussurra Ari. Non ce la faccio. Lei merita di sapere e so che mi posso fidare di lei, quindi posso sperare in uno dei suoi fantastici consigli.
-ti devo parlare.-
-adesso?-
-adesso.-
-andiamo in bagno-
Siamo sul pullman e qui non c'è privacy.
Appena entriamo in bagno, sento il sangue che mi pulsa nelle vene e il cuore che mi batte fortissimo,come se volesse saltare fuori dal mio petto da un momento all'altro.
Prendo un sospiro e la guardo.
-i miei genitori mi hanno avvisata,- mi tremano le gambe. - mi devo trasferire in Australia.- mi mordo le unghie, cosa che faccio quando sono nervosa.
-C ... cosa?- la mia amica mi guarda con una faccia disperata.
-hai capito bene- annuisco.
-io non ...- ha gli occhi lucidi,ma non vuole piangere perché non vuole farmi sentire male.
-lo so- l'abbraccio e le spiego tutto. Lei annuisce e alla fine mi dá il suo prezioso consiglio.
-devi dirlo subito a Blake. Deve essere informato,così potete trovare una soluzione insieme-
-e se non volesse le relazioni a distanza?-
-l'amore vero supera tutto: anche la distanza-
Non so proprio come farò senza di lei. Chi mi darà certi consigli?
Il pensiero di ricominciare tutto da capo mi fa venire il voltastomaco.

Decido di parlare a Blake, che guarda fuori dal finestrino con aria annoiata. Forse si sta chiedendo perché io sia così schiva con lui.
-Blake ..- mi interrompe baciandomi. Ecco, ora come faccio?
-ti devo parlare- sussurro, vicino alle sue labbra.
-dimmi- mi sorride.
Non riesco.
Non voglio rovinare quel bellissimo sorriso che si è creato nella sua adorabile faccia.
Ma se non glielo dico, farò solo peggio.
-mia mamma e mio padre ... mi hanno detto che mi dovrò trasferire in Australia- mi torturo le mani.
Lui mi guarda e come prevedevo, il sorriso svanisce.
Gli dico la data della mia partenza e lui piange. Non l'ho mai visto così distrutto. Tutto questo per colpa dei miei genitori egoisti!
-troveremo una soluzione- mi dice.
Cerca di rassicurarmi, ma non ci riesce.
È inutile.

È ormai notte ed io sono nel mio letto che fisso il soffitto.
Al pensiero di non poter più vedere Blake, mi viene da piangere e da urlare contro i miei genitori.
Questa notte fa particolarmente caldo, ed una gocciolina mi scivola dalla testa. Non mi era mai capitato! Forse ... è per l'ansia.
Ad un tratto, sento dei passi. È Blake.
-blake!-
-shhh- mi guarda e mi porta nel suo letto, come ogni notte.
Speravo che lo facesse.
-sai che mi mancherai?- dice, guardandomi negli occhi.
-non credo che riuscirò a vivere senza di te- mormoro, ricambiando lo sguardo.
-troveremo un modo, no?-
-certo.-
-adesso dormi, che se no domani non ci svegliamo- mi sorride, accarezzandomi la testa dolcemente.
-va bene. Buonanotte- sorrido e lo bacio.
-notte.-
Non so come farò.

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