Capitolo 53.

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Blake non è venuto, alla fine.
O almeno, per ora non si è presentato.
Quanto tempo è passato? Due settimane.
Ho deciso di non pensare più a lui, però questa volta seriamente.
In più, dopo la festa di Hallowen che è proprio stasera, partiremo per la Germania a fare un soggiorno alla pari.
I miei genitori all'inizio non volevano mandarmi, ma poi con l'aiuto di Melissa e di James ci sono riuscita.
"Se capiti in una famiglia di drogati?" mia madre e le sue paranoie esistenziali. Come posso capitare in una famiglia di drogati?! Vado lì per studiare il tedesco, non per spassarmela, anche se il divertimento non passerà.
Io e Melissa andremo nella stessa famiglia, mentre James e Luke in un'altra, ma ci vedremo ogni sera, magari per uscire e per conoscere un po' il luogo.
Credo che questa cosa mi distrarrà da Blake. 

-come mi sta questo vestito? Dici che mi fa sembrare grassa?- mi chiede Melissa, guardandosi nello specchio del negozio in cui siamo da più di mezz'ora.
-no, stai benissimo. Ti fa sembrare i fianchi più magri- la osservo, esprimendo il mio giudizio. Io ho già scelto il mio vestito, ma la mia amica no e mi ha chiesto un consiglio.
-torniamo a casa! Non ne posso più!- si porta una mano sulla testa per poi dirigersi alla cassa e pagare.
Usciamo velocemente e camminiamo verso casa, pronte a prepararci.

-stasera James ci proverà con te, lo sai?-
-Nah, abbiamo messo in chiaro le cose.- affermo decisa, continuando a mettermi il mascara nero.
-ti piace ancora Blake!- esclama, guardandomi con un sorrisino malizioso.
-smettila di parlare di lui! Mi hai veramente stufato! "Blake di qua, Blake di là, Blake sù, Blake giù." Basta! Basta!- grido, lanciando il rossetto nero contro il muro.
Melissa é ammutolita e mi guarda come se fossi un alieno o un essere straniero. Mi porto una mano alla testa e sussurro tutte le parolacce che conosco in Italiano.
-scusami. Sono una ...- non finisco la frase, perché lei si scusa prima di me.
Così cambiamo argomento, per evitare altre "sclerate" da parte mia.

-sei pronta ad entrare?- chiedo alla mia amica, che ha gli occhi che le luccicano.
-siiiiiiii!- esclama, alzando le braccia, entrando nella grande palestra illuminata da zucche intagliate e luci colorate in ogni angolo.
Appena entriamo, una piccola folla si avvicina a noi e delle ragazze del secondo anno mi chiedono foto e mi fanno domande su com'è "la vita da star."
Rispondo che non sono una star, ma non vado nei particolari.
Certo che non parlare di Blake è proprio difficile, qui!
Si aggiungono anche  le "primine" ed io scoppio in una risata fragorosa.
Spiegatemi questo: Prima di andare in Texas, a scuola venivo snobbata in una maniera decisamente vergognosa. Adesso tutti vogliono essermi amici.
Tutti falsi amici, che stanno con me solo perché ero la fidanzata di Blake.
Quel ragazzo mi ha solo rovinato, maledizione!

Mi allontano da quel gruppetto di "ammiratrici" e ballo seguendo la musica.
Ad un tratto, Harry, il ragazzo che secondo tutta la scuola è il più "figo", si avvicina a me.
-Hey- sorride, ballando vicino a me.
-ciao- ricambio il sorriso, sentendo il mio viso che avvampa lentamente.
-il comitato degli studenti ha proprio fatto un bel lavoro! Questa festa é davvero spaventosa.- mi si avvicina, prendendomi per i fianchi.
Mi sento letteralmente in imbarazzo, anche perché avevo detto basta ai ragazzi, ma appena mi giro, ne vedo uno che mi fa la corte. Dove sei Carol sfigata ed impacciata?
Ho bisogno di te.
-si, è divertente. Dopo andremo nella casa stregata e lì si che ci spaventeremo!- gli metto le mani dietro il collo. Fa un segno al dj e dopo poco fa partire un lento.
Balliamo così per due lunghi minuti, guardandoci intensamente e a volte accennando un sorriso.
Ad un tratto, si sentono degli urli e delle porte sbattere.
Il mio cuore inizia a battere, ma scuoto la testa, sentendomi tremendamente ridicola.
È la festa di Hallowen, è ovvio che è uno scherzo!
Ad un tratto, un colpo secco come di pistola, fa calare il silenzio nella palestra.
-stai tremando?- mi chiede Harry, guardandomi con un espressione divertita.
-ma no! Ti pare?- scuoto la testa ridendo nervosamente, continuando a tremare. Rivoglio la Carol coraggiosa!
-mmh. Non mi sembra uno scherzo, però ...- dice cauto, prendendomi per mano e camminando in direzione dell'uscita.
Si gira e mi fa un "BUH", facendomi spaventare.
-coglione!- gli tiro un pugno sul braccio e lui ride.
-Ehi! Mi hai fatto malissimo! Per farti perdonare voglio un bacio sulla bocca.- si impunta davanti a me ed io gli mollo uno schiaffo in piena faccia.
-sei proprio come tutti gli altri!- ruoto gli occhi e seguo la massa,uscendo dalla grande palestra.
Passiamo per i corridoi e vediamo tutte le finestre spaccate, anzi, forate.
-ma ...- sussurro, cercando un punto di riferimento.
Noto Melissa con un ragazzo  e decido di non disturbarla, anche perché non ho voglia di sentirmi la sua piccola predica del "ho capito che sei single ma non devi interferire nella mia vita amorosa."
Poi cercherebbe di farmi conoscere qualche ragazzo.
Direi che è meglio evitare.
Per fortuna, mi accorgo di James.
-James!- lo raggiungo, ma lo vedo impegnato con una ragazza. Mi rifila uno sguardo "scusa, ma sono impegnato."
-scusa ...- cammino per i corridoi e mi accorgo di essere più sola di quanto immaginavo.
Oltre a loro due chi ho?! Non ho intenzione di stare con quelle false, quindi preferisco rimanere da sola.
Si sente un altro sparo, proprio dietro di me. Mi giro e noto un piccolo proiettile, a pochi centimetri da me.
Mi sono veramente stufata di questa stupida festa!
Esco fuori, anche se tutti mi dicono di non uscire adesso, perché potrebbe essere pericoloso.
Me ne infischio ed esco dal portone sbuffando.
Chiamo subito un taxi e mentre aspetto, calcio una lattina che é per terra.
-stupido amore di merda!- mi sfogo contro quel povero contenitore di coca, pestandolo, come se lì dentro ci fossero tutte le mie delusioni.
Ad un tratto sento una voce, ma non riesco ad identificare la sagoma.

-sono in ritardo?-

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