Capitolo 45.

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Ultima tappa del Tour.
Ultimo giorno con i miei amici.
Ultimo giorno con Blake.
Inutile dire che la tensione é alle stelle,su questo pulmino che mi sta riportando in Italia.
Non voglio partire per l'Australia, sarò lontanissima da tutti e da tutto.
-sei pronta?- mi chiede Cameron, appoggiandosi sulla mia spalla.
-no- rispondo, guardandolo negli occhi.
-nemmeno io- sospira. Lo abbraccio fortissimo. Mi mancherà tantissimo il ragazzo che la notte andava a fregare le patatine dalla dispensa del pullman.
-devi proprio partire?- chiede,guardandomi negli occhi.
-vorrei rimanere,ma non posso- dico con un filo di voce. Dirlo a qualcuno a cui vuoi bene fa davvero male.
-Guarda Blake- indica il mio ragazzo, che se ne sta seduto a fissare il vuoto.
-vado da lui- annuisco e mi siedo accanto a lui. Non posso guardarlo in faccia, sennò scoppio veramente a piangere.
-Ehi- dico, prendendogli la mano fredda.
-non voglio che tu te ne vada. Devi restare con me- mi abbraccia fortissimo e mi lascia senza fiato.
-se potessi mi sarei già trasferita a casa tua- sorrido al pensiero di abitare in Texas nella stessa casa di Blake, con Ariana e Cameron.
-perché no?- mi chiede e vedo un pizzico di speranza farsi spazio nel suo volto deluso.
-non vorrei illuderti, ma non credo che i miei genitori me lo permetterebbero. Ad ogni modo, ci chiameremo ogni momento della giornata- faccio su e giù con il pollice sulla sua mano.
-sai che non sarà così- ed ecco che il suo volto si scurisce ancora.
-possiamo passare le serate al computer- propongo, cercando di aggrapparmi ad ogni cosa possibile ed immaginabile per rimanere in contatto con lui.
-per un po' si, ma poi ci distaccheremo.- adesso ha assunto un tono serio.
-cosa vuoi insinuare?- chiedo, incrociando lo sguardo.
Lui scappa via e si chiude in camera. Lo seguo, ma lui mi sbatte la porta in faccia ed inizia a singhiozzare.

-eccoci in Italia!- annuncia Taylor.
Non voglio scendere da qui, ma mi tocca.
Parcheggiano in un parcheggio per gli autobus, dove trovo i miei genitori con le valigie ad aspettarmi.
È il momento di salutare tutti.
Parto con Hunter.
-trattami bene Ari- mi raccomando, abbracciandolo.
-certo. E tu non trascurare troppo Blake-
-non lo farei mai- sorrido e passo ad Harvey,poi a Taylor, a Bart e agli altri componenti.
-Promettimi di chiamarmi sempre- mi dice Cameron, sorridendomi. Mi abbraccia e mi sussurra all'orecchio cose dolci. È stato il mio fratello maggiore durante il tour.
-prometto-
I miei genitori mi guardano, pazienti. Aspettano che io mi muova per volare via.
Poi passo ad Ari.
-ari ...- non ci riesco. Qualcuno ha aperto i rubinetti ai miei occhi.
-caro ...- anche i suoi sono aperti.
-ti prego, non mi lasciare sola- mi implora.
-non lo farò mai e tu lo sai- le sorrido tra le lacrime.
Ci abbracciamo e ci diciamo cose tenere per dieci minuti. Poi, mio padre mi dice che dobbiamo andare.
Ed io non ho salutato Blake.
-aspetta- dico fredda, mentre mi stacco dall'abbraccio di Ari.
Mi fiondo in camera e busso fortissimo, sto quasi per sfondare la porta. Siamo tutti con il fiato sospeso, nell'attesa che lui apra la porta.
-Blake! Esci subito e affronta la realtà!- grido, continuando a battere. Non posso non salutare l'amore della mia vita.
Cala un silenzio inquietante e poi esce con gli occhi rossi e la faccia pallida. Sta ancora piangendo.
Mia madre e mio padre lo guardano come se fosse un fantasma.
-non ci riesco ...- continua a singhiozzare. Lo bacio e lui ricambia. Ha le labbra salate dal pianto.
-cosa?- gli accarezzo la guancia.
-non riesco a sopportare la distanza,- si ferma e scoppia a piangere più forte di prima.
-i ... in che senso?- mi trema la voce.
-non possiamo continuare. Mi dispiace. Ma io ti amo.- dice l'ultima frase urlando per poi sparire nella sua stanza e gridare dando pugni al cuscino.
Le lacrime scendono velocemente ed io non credo di essere mai stata così male in vita mia.
Ho perso tutto.

10 ore dopo ...
-siamo arrivati- mia madre mi accarezza la testa ma io le  tolgo la mano con un gesto veloce e secco. Un gesto pieno di odio e di rabbia.
Ha anche il coraggio di rimproverarmi.
Mi basta già la rottura con Blake, grazie.

Dopo 45 minuti, sono nella mia nuova camera, con lo sguardo fisso  nel vuoto,proprio come Blake un pò di ore fa.
-è ora di cena!- mia mamma mi chiama.
-non ho fame!- rispondo quasi subito.
Inutile rimanere in questa stupida camera vuota, quindi decido di uscire.

Mia madre non voleva farmi  uscire,ma poi ha ceduto.
Ne approfitto per prendere un frullato ed affondare tutti i miei pensieri in quella colorata miscela di fragola.
Mentre attraverso la strada, per sbaglio vado contro ad un surfista.
-ops ... mi dispiace- mormoro impacciata. Lo guardo e mi sembra Blake.
È Blake! È Blake! È tornata e ci ha ripensato!
-Blake! Sapevo che saresti venuto a prendermi!- gli getto le braccia al collo,ma sento che mi respinge. Scuoto la testa e mi accorgo che ho le allucinazioni.
-oh! Scusami!- divento rossa come un peperone.
Non posso credere di avere appena abbracciato uno sconosciuto.
Lui borbotta e se ne va via.
Sono così imbarazzata che non ho nemmeno il coraggio di stare fuori all'aria aperta: infatti torno a casa.

-è inutile deprimersi- dice ariana su skipe.
-è impossibile- ho passato il resto della serata a piangere e adesso la stanza vuota è piena di fazzoletti usati.
-arreda la camera, sembra molto carina. Hai la vista sul mare!- la solita Ariana. Cerca di essere ottimista, ma anche lei sta male.
-già ... attaccherò le foto che abbiamo fatto insieme- sorrido al pensiero dei bei momenti passati con lei.
-brava. Adesso devo andare, ci sentiamo, okay?-
Annuisco e la saluto.
Mi guardo intorno e scoppio a piangere.
Mi sento sola.
Sola con una camera da arredare.
Inizio ad attaccare foto e appena le posiziono sul muro, è come se mi arrivasse una coltellata al cuore.

Intanto si è fatta mezzanotte ed io sto crollando dal sonno.
La casa è stupenda, ma non c'è Blake.
Blake mi ha lasciata.
Blake non è qui con me.
Blake non dormirà con me, questa notte.
Blake non mi ha scritto nessun messaggio.
Blake mi manca di già.

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