CHAPTER NINETEEN

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Il tempo al tuo fianco vola e, dal venerdì sera, mi sono ritrovata alla domenica senza neanche accorgermene. Oggi pranzo in famiglia, fortuna che la mia è una famiglia allargata e, anche se papà non c'è più, Marcus, il compagno di mia madre, è un brav'uomo e di piacevole compagnia, in più Wells, Raven, Octavia e persino suo fratello Bellamy, saranno ospiti a casa Griffin per il consueto barbecue domenicale, proprio come quando eravamo dei ragazzini.

Sono contenta di passare una domenica con loro, anche perché non vedo l'ora di punzecchiare un po' Raven per scoprire cos'ha combinato con Anya, ma allo stesso tempo mi dispiace di non poter stare con te. Non so se sia giunto il momento di dire a mia madre con chi sto uscendo, non so come la prenderebbe e vorrei che avesse la possibilità di conoscerti prima di dirle di noi. Un giorno, comunque, spero sarai alle nostre tavolate di famiglia, seduta accanto a me. Mi sorprendo di questo pensiero, sto già facendo programmi e sto fantasticando troppo presto, su cose che non dovrei ancora nemmeno pensare.

Ti ho appena salutata e già mi manchi, abbiamo passato due giorni fantastici insieme. A parte per il lavoro, il sabato pomeriggio non abbiamo messo piede fuori casa, eppure sentivo di non aver bisogno di nient'altro, e questo solo perché c'eri tu con me. Ora ovviamente sono in ritardo, così me la faranno pesare sicuramente tutto il giorno, prendendomi in giro.

<< Buongiorno, principessa! Alla buon ora! >> Wells inizia scherzoso.

<< Ehi, guardate chi si è degnata a venire. >> O lo segue a ruota in modo più pungente.

<< Scusate, ragazzi. Lo so, sono in ritardo... non ho sentito la sveglia. >> Cerco di giustificarmi inutilmente.

<< Certo, Clarke, perché tu non sei mai in ritardo, vero? >> Dice mia madre con tono serio.

<< Mamma!! >> Ribatto con un certo disdegno. Nemmeno lei prova a difendermi, anzi, dà manforte ai miei amici.

<< Su dai, non te la prendere, tua madre ha ragione... >> Infierisce Bellamy sghignazzando.

<< Me lo sentivo sarebbe stata una pessima giornata. >> Ammetto sbuffante mettendo il broncio.

Una risata scoppia impetuosa per il mio finto disprezzo, e subito compare l'atmosfera serena e gioiosa dei nostri barbecue in famiglia.

<< Ciao, Clarke. >> Dice Marcus, venendomi in contro con un sorriso e abbracciandomi.

<< Ehi, ciao, hai bisogno una mano alla griglia? >> Chiedo gentilmente.

<< No, tranquilla, ho già un aiutante oggi, tu va pure a sederti con gli altri. >> Risponde lui spensierato.

Tiro l'occhio e alla griglia vedo Raven che gira gli hamburger. Mi sembrava strano che non avesse ancora fatto battutacce sul mio ritardo, forse si è rintanata lì per tentare di sfuggirmi.

<< Forza, tutti a tavola! Il pranzo è servito. >> Afferma mia madre uscendo con due vassoi di stuzzichini, e poco dopo anche Marcus compare al tavolo con delle stupende costine.

Di Raven, invece, ancora nessuna traccia. Cominciamo a mangiare e dopo un po', non vedendola ancora arrivare, prendo la scusa di andare a riempire un altro vassoio per avvicinarla. Afferro una birra fresca da porgerle in segno di pace e mi incammino nella sua direzione.

<< Ehi... >> La saluto tranquilla.

<< Griffin... >> Risponde un po' fredda.

<< Tutto ok, Rae? >> Chiedo un po' incerta.

<< Sì, certo... tu? Divertita in questi giorni? >> Chiede con sguardo indagatore e una punta di malizia.

You are my weaknessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora