Come tutti i giorni di quella settimana, mi sveglio con il suono delle fusa del tuo gatto in cerca di coccole e di qualcosa da mangiare, distogliendomi dal calore del tuo corpo ancora addormentato tra le mie braccia. Con estrema lentezza ed attenzione, scivolo fuori dal letto per seguire Church che, come previsto, vuole fare colazione. Torno furtiva nel letto e riprendo ad abbracciarti, sei bellissima quando dormi. È passata una settimana da quando ti hanno dimessa e le ferite sono in fase di guarigione, sul viso c'è ancora un'ombra livida, ma per fortuna si è sgonfiato, tornando a darti i tuoi lineamenti perfetti. Ti muovi e grugnisci qualcosa che dovrebbe somigliare a un buongiorno. Sorrido e ti bacio la fronte.
<< Clarke. >> Chiami, e le mie labbra subito vanno a posarsi sulle tue.
<< Mi manchi. >> Affermi al termine del nostro contatto con un filo di voce, e ti bacio ancora.
<<Sono proprio qui. >> Dico scherzosamente sottolineando l'evidenza.
<< Sì, lo so... >> Farfugli in uno sbuffo. << Non intendevo in questo senso... >> Aggiungi con un filo di voce.
Distolgo lo sguardo dal tuo e mi imbarazzo un attimo. Lo so perfettamente che è una reazione stupida, ma mentre realizzo la frase le mie mani cominciano a sudare, d'improvviso respirare è diventato difficile e un vuoto mi prende lo stomaco per l'emozione. In questo momento realizzo che, anche se avevamo passato gli ultimi giorni sempre assieme, era da un mese che non facevamo l'amore. Sì, perché con te non era mai stato semplice sesso, con te le sensazioni e le emozioni che sentivo sulla pelle, fremevano sempre fin dentro il cuore. Ed anche quando il rapporto nasceva per esigenza fisica, si trasformava sempre in dolcezza e passione, facendomi annegare in emozioni che prima di te non credevo possibili. Vedendomi assorta nei miei pensieri, e probabilmente capendoli, mi baci teneramente sulle labbra. Balbetto una giustificazione e non so nemmeno io perché. Ormai, già da qualche giorno, la rabbia che avevo accumulato durante la tua assenza si era tramutata nella voglia di stare con te.
<< Sei ancora in convalescenza, non dovresti fare sforzi. >> Dico lasciandoti un bacio sulle labbra subito dopo.
<< Farò attenzione. >> Ribatti con un sorriso malizioso.
E così dicendo mi baci nuovamente, questa volta soffermandoti a mordermi il labbro per farmi impazzire. Ed a questo punto non riesco più a staccarmi dalla tua bocca. La mia lingua cerca urgentemente la tua e, come sempre, la delicatezza e la passione, miste al tuo desiderio, mi spiazzano, creandomi sempre più eccitazione. Mi porto sopra al tuo corpo, creando spazio con il ginocchio tra le tue gambe. Il caldo dal basso ventre mi divampa fino al viso, quando ti sfugge un piccolo lamento di piacere. Mi sollevo e velocemente tolgo la maglietta gettandola a terra, poi apro i bottoni della tua e mi rifiondo su quelle morbide labbra traboccanti di desiderio. Le tue mani, artigliandomi, mi graffiano appena la schiena, tirandomi ancora più a te per poi sfilarmi l'intimo. Ti addento il collo scoperto e scendo con una scia di baci lungo il torace, per soffermarmi sul tuo seno. Le tue dita si intrecciano nei miei capelli, dietro la nuca, e mi riportano alle tue labbra. Sorreggo il mio peso su un gomito, cercando di non schiacciarti, e l'altra mano scivola sul tuo corpo alla ricerca del tuo centro di piacere. Il mio tocco, inizialmente un po' timido, ti fa sussultare sulle mie labbra. Poi prendo sicurezza e scivolo dentro di te. Il mio bacino si muove allo stesso tempo della mano, seguendo il ritmo delle spinte e dando maggior enfasi nell'atto. Le nostre labbra si sfiorano ansanti, mentre i nostri seni si scontrano, sfregando gli uni contro gli altri, dapprima lentamente e poi con un ritmo sempre più incalzante. Sento l'eccitazione aumentare e il piacere crescere sempre di più sulle mie dita, mentre le pelli dei nostri corpi scorrono l'una sull'altra. Mi abbracci con forza quando sento i tuoi muscoli tendersi attorno alle mie dita, fino a quando non raggiungi l'apice del piacere. Con movimenti lenti della mano ti accompagno con soddisfazione nella discesa verso la pace, ed esco dal tuo corpo dandoti dei dolci baci sulle labbra. Guardarti mentre raggiungi il massimo appagamento mi manda in estasi quasi quanto raggiungerlo io stessa, la mia eccitazione lascia spazio alla dolcezza delle tue labbra che, affamate, continuano a cercare le mie. Il tuo tocco gentile tra i capelli mi scatena i brividi scendendo verso il basso, mentre la tua bocca assapora il mio collo e la mia spalla, baciando, mordendo e leccando la pelle nuda.
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You are my weakness
Fanfiction[Clexa AU] Clarke Griffin è un medico di Washington DC appassionata di arte, che per una serie di coincidenze si incontra con una ragazza intrigante, Alexandra Woods. Lexa è una ragazza molto chiusa e testarda ma per qualche motivo i continui incont...