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"Cosa?"
"Hai sentito bene ragazzina" disse l'uomo e lasciò andare Jackson lasciandolo cadere a terra.
Il ragazzo si alzò subito dopo e li guardò con gli occhi sgranati.
"Non é possibile. I miei genitori sono morti piú di 17 anni fa!"
"Questo é quello che ti hanno fatto credere" disse l'uomo.
"Vedi, caro Jackson, é cosí che ti chiamano ora giusto? Il tuo nome, la tua data di nascita, tutto quello che conoscevi é sbagliato"
"Non ascoltarli Jackson. Stanno mentendo" disse Scott e vidi Jackson venire verso di me.
"Non vuoi sapere tutta la tua vita? Non vuoi riabbraciare i tuoi vecchi, amati e persi genitori?"
"No, se i miei genitori ora sono dei cacciatori che rapiscono una delle mie migliori amiche solo perché non ottengono ciò che vogliono"

"Bene, ma ti racconteremo ugualmente ciò che é successo" disse la donna. Sapevo che volevano solo far soffrire Jackson e che non erano i suoi veri genitori.
"Ha detto che non vuole ascoltare. Ora andatevene" dissi e vidi la donna farsi avanti.
"Tu non mi dai ordini, ragazzina"
"Ah già dimenticavo, io sono di vostra proprietà vero?" dissi mettendomi davanti a lei "Sono anche io vostra figlia? Giusto giusto, ora si ricollega tutto" dissi e presi a braccetto Jackson "che bel fratellone che ho" dissi stringendo il braccio del ragazzo in modo che capisse quello che avevo capito anche io.
"È già tanto che non ti abbiamo ancora catturata e triturata per il nostro scopo" mi disse l'uomo con il coltello ancora stretto in mano.
"E perchè non lo fate? Sentiamo..." dissi e sentii Derek che mi diceva di tacere.
"Siamo in minoranza, ma quando finalmente riusciremo ad averti in pugno potremmo farti ció che vogliamo" disse l'uomo e in pochi secondi vidi che se ne stavano andando.
"Facendoti soffrire a lungo, alla fine è meglio morire che soffrire" dissi la donna e sparirono tra gli alberi.
Jackson mi guardó e poi mi abbracció fortissimo, sentii che stava singhiozzando e cosí ricambiai l'abbraccio.
"Mi dispiace, mi sono fidato di loro" mi disse facendosi piccolo.
"Come ti hanno ingannato?" gli chiese Isaac.
"Mi hanno detto che sapevano che fine avevano fatto i miei genitori. Non sapevo che fossero loro i cacciatori che vi stavano tormentando"
"È tutto okay Jackson"

Gli presi la mano e la sovrapposi alla mia.
Con l'artiglio mi tagliai il palmo e feci la stessa cosa con lui. Feci gocciare il mio sangue sul suo e vidi una bolla crearsi per un micro secondo attorno a lui per poi sparire.
"Cosa hai fatto?"
"Ora hai la mia protezione" dissi e vidi la sua ferita rimarginarsi cosí come la mia.
"Che gruppo sanguigno sei?" mi chiese d'un tratto.
"E tu?"
"Io sono A negativo"
"Allora va bene"
"Non avevi detto di essere 0 positivo?" chiese Isaac e vidi Jackson preoccuparsi.
"Il mio sangue é di tutti i gruppi sanguigni. É una cosa tipica dei Kamrow e dei Naneshe in modo di poter proteggere gli umani"
"Quindi, io sono il primo di una lunga serie di persone che potresti salvare?"
"Non sei il primo" dissi e gli sorrisi.

"Questo mio sangue ora ha creato una barriera impenetrabile, se ti farai male, le ferite si rimargineranno"
"Ma non avrai peró i poteri che ha lei" disse Lydia seguita da Allison che erano appena entrate nel bosco.
"Come state?" chiese Allison.
"Stiamo bene" disse Jackson che ancora stava guardando incredulo la sua mano.
Dopo che tutti furono usciti da scuola, Scott andò a parlare con il coach e gli disse tutto quello che stava succedendo.
"Interessante..." é stata l'ultima parola che ha detto prima di lasciarci andare.
"E anche il coach é sistemato" disse appena uscimmo Scott sospirando.
"La prossima mossa?"
"Lasciamoli agire, vediamo le loro mosse e poi faremo la nostra" disse Derek e tutti annuimmo.
"Ora voglio solo che vivamo come se nulla fosse successo e quando sarà l'ora di agire, agiremo. Ma tutti insieme" dissi e ognuno se ne andò con la propria macchina.
Le mie parole furono prese alla lettera, infatti il giorno seguente nessuno parlò di ciò che era successo.
Quando anche la scuola era finita, mi rifugiai in camera a studiare.

Ma c'era qualcosa che mi bloccava. Come se mi mancasse qualcosa.
"Stiles..." disse una voce alle mie spalle.
Mi girai velocemente e vidi la ragazza dai capelli rossi seduta sul mio letto con lo sguardo chino.
"Ora entri in casa mia anche senza permesso?" chiesi sarcastica e incrociai le braccia.
"Sono venuta a porgerti le mie scuse"
"Per cosa? Stalking?"
"Esatto" la sentii sorridere e alzò lo sguardo.
La vidi far diventare i suoi occhi d'oro e feci lo stesso con i miei.
"Lo sai perché ho gli occhi in questo modo?" mi chiese.
"No, non lo so"
"L'oro é segno di potenza. Pochi Kamrow riescono a raggiungere questo livello"
"Quindi sei una Kamrow?"
"Esatto"
"Quanti livelli esistono di preciso?" le chiesi cambiando argomento per spezzare un pò la tenzione.
"Sono quattro, ma i Kamrow e i Naneshe normali riescono ad arrivare solo al terzo" disse e mi fece vedere i suoi occhi.

Prima li fece divetare lilla come i miei e quelli di Lucas.
"Primo livello" poi verdi "secondo" poi ritornò al suo colore naturale d'occhi, marroni molto scuro, per poi farmi vedere i suoi occhi diventare prima argento e poi oro.
"Terzo e quarto livello" dissi e lei annuí.
Ci fu un momento di silenzio e poi la sentii parlarmi in testa.
"Non ti fidi di me vero?"
"Dovrei farlo?" le chiesi normalmente e lei sorrise.
"Posso insegnarti come diventare una Kamrow di quarto livello, posso farti fare grandi cose e molto piú potenti. A quali poteri sei arrivata?"
"I quattro elementi, acqua, aria, terra e fuoco, poi posso controllare il ghiaccio e guarire le persone"
"E sei primo livello?!" chiese quasi sconvolta.
"Perché?"
"Solo chi é di secondo livello può guarire le persone normali, intendo senza poteri soprannaturali"
"Quindi vuoi dire che sono di secondo livello?"
"Hai anche la telepatia, perciò si, dovresti essere di secondo livello"
"E perché non ho gli occhi verdi? Insomma... Dovrei averli già, eppure li ho solo lilla"

"Forse hai solo bisogno di una spinta" disse e si avvicinò a me e mi prese la mano. Affondò gli artigli nella mia mia mano provocandomi un dolore atroce.
Ruggii per il dolore e sentii spuntarmi zanne e artigli.
Quando mi lasciò la mano gli artigli e le zanne si ritrassero e lei mi porse uno specchio. Gli occhi erano finalmente verdi. Provai a farli diventare prima lilla e poi verdi e finalmente capii che aveva superato anche il secondo livello.
"Visto? Te lo avevo detto" lei si allontanò e fece per uscire e sparire come al suo solito, ma la bloccai per un polso.
"Perché stai facendi tutti questo?"

Sentii un bip e lei mi guardò fissa negli occhi.
"Ancora non lo hai capito?" disse questa volta con la sua vera voce per la prima volta e notai quanto fosse simile alla mia.
La vidi togliersi la maschera e rimasi a bocca aperta.
No... Non era possibile... Dovrebbe essere morta da almeno 18 anni..
"Lagoona?"

Own Mind || Teen WolfWhere stories live. Discover now