Capitolo 5 |Bestia nell'ombra

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-Mi stai dicendo che se non ci fossi stata tu, Sebastian avrebbe dovuto pagare 20 dollari a quel mocciosetto... per un secchiello!!! Si potrebbe fare un film! -
Synnovea rise mentre si asciugava i capelli con l'asciugamano
-Vorrà dire che con quei soldi, ci offrirà da bere questa sera, quando andremo in discoteca -

-Cosa? Synnovea te l'ho già detto! Mia madre... - Kassandra scattò nella vasca. Era da quando erano nate che si facevano il bagno assieme. 
-Tua madre non lo saprà! Le dirò che starai qui a dormire. Usciremo dalla finestra. Così neanche la mia lo saprà e di conseguenza non dovrà mentire alla tua-.
Synnovea passò a Kassy l'asciugamano -Dalla finestra? Ma sei impazzita? Saltare dalla finestra per arrivare sull'albero distante meno di un metro è un conto... ma non riesco a fare salti di quasi 4 metri! Se tu vuoi ammazzarti fai pure, ma io... proprio no! -
-Ah già. Beh, allora Sebastian ti... ci prenderà al volo- guardò l'espressione aggrottata di Kassandra -Dovrei stare in braccio a Sebastian?-. Synnovea divenne cupa al ricordo del bacio tra Seb e Kassy, ma non era di certo colpa loro. Si girò verso Kassandra e con voce brusca squittì
-Non stavate facendo di peggio in spiaggia?-

Kassandra arrossì di colpo -Okay, va bene, d'accordo. Verrò contenta? Ma con quali vestiti? - uscì dalla vasca e si avvolse l'asciugamano al corpo. I capelli neri grondavano d'acqua: bagnati le arrivavano sulle natiche. Dopo che se li fu avvolti in un turbante, Synnovea la prese per la mano e la portò nella sua camera. Aprì l'armadio e rovistò fra i vari vestiti, fin quando lo sguardo le ricadde su uno quasi dello stesso colore degli occhi di Kassy e sorridendo glielo porse. Kassandra rimase a bocca aperta -Ma... è un vestito cortissimo! A te come fa ad entrare? -
-Ma io lo uso come canotta sopra i leggins! Ti ricordo che sei venti centimetri più bassa di me. Starai benissimo e non è poi così corto-. Kassandra prese l'indumento sbuffando -Si okay. Vado ad asciugarmi i capelli e vedi che userò il tuo deodorante - e corse in bagno in punta di piedi.

Synnovea prese un top lillà e dei pantaloni a vita alta in pelle nera lucida e abbinò degli anfibi neri con il tacco. Si mise davanti allo specchio: i pantaloni a vita alta la rendevano ancora più slanciata. E l'ombretto nero le risaltava gli occhi. Se solo Kassy si rendesse conto della sua bellezza, si vestirebbe con più accuratezza e non uscirebbe come una zingara. Pensò prima che Kassandra irrompesse nella camera lamentandosi delle dimensioni di ciò che indossava: quel vestitino improvvisato le fasciava il corpo aderendo perfettamente alle sue curve. I capelli corvini le ricadevano lungo la schiena e sulle spalle nude.

-Ti manca solo un po' di trucco... avvicinati! - Kassandra si avvicinò titubante e buttò la testa all'indietro.
-Guarda come mi tocca guardarti! Non ti basta essere alta di tuo! Aggiungi perfino nove centimetri di tacco!- Synnovea sorrise mentre le metteva l'eyeliner sopra l'occhio. Le passò un po' di fard per dare colore al viso, le mise il mascara sulle ciglia già folte e lunghe di suo e infine le fece uno chignon alto e lo fermò con delle forcine. La fece girare allo specchio e quando vide la sua espressione di stupore, rise soddisfatta. Synnovea gridò il nome di Sebastian, che dopo una decina di secondi entrò con la faccia di chi si era appena svegliato.
-Preparati che andiamo in discoteca e quando finisci aspettaci sotto la finestra. Mia madre non lo deve sapere, lei si butta, cioè ci buttiamo e tu ci prendi ok? - disse Synnovea indicando la ragazza dalla chioma corvina. Sebastian parve sveglissimo quando vide Kassandra e Synnovea non fu proprio d'accordo. 

-Syn? Quali scarpe dovrei mettere?- si girò a guardare Kassandra, andò alla scarpiera e le porse degli stivali marroni, con un piccolo tacchetto di cinque centimetri. Kassandra se li mise storcendo il naso e inarcando le labbra in un'espressione triste -Mi stanno un po' larghi, ma fa niente. Sono troppo belli- Synnovea le accarezzò i capelli neri e le diede un bacio in guancia -Te li regalo, a me stanno piccoli. Tutto tuo! Cannotta compresa, cioè... il vestito...-

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