Dodicesimo Capitolo.

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<<Amore di nonna, come stai? E' da tanto tempo che non ci prendiamo un po' di tempo per noi due...>> nonna Allegra ieri sera mi ha chiamata e abbiamo parlato per un po' di tempo, devo ammettere che le chiacchierate con lei mi mancavano. Per questo ho deciso di venirla a trovare oggi dato che papà mi ha concesso il pomeriggio libero dal lavoro. Gli ho detto da chi sono e subito si è tranquillizzato.

<<Nonna, ci siamo sentite per telefono ieri sera!>> la riprendo, in modo giocoso, entrando in casa. Come di solito mi accoglie con un sorriso a trentadue denti e le braccia allargate pronte a stringermi in uno di quegli abbracci che amo tanto. I suoi vengono persino prima di quelli di Paulo! <<Tu piuttosto come stai! Tutto bene?>>

<<Non pensare di cavartela in questo modo signorina. Dobbiamo affrontare un discorso serio noi due...cosa mi dici del fidanzato? L'hai trovato finalmente?>> la sua domanda mi spiazza ma d'altronde sapevo che se mi aveva chiamata un motivo ben preciso c'era. Ed infatti... Ci mettiamo sedute comode sul divano nel salotto ed io, come di consueto, prendo tra le mani il mio pupazzetto preferito, quello che stropiccio quando mi devo confidare con qualcuno.

<<Cosa ti ha detto papà? Avanti, sputa il rospo...>> le lascio un po' di tempo in modo che capisca quello che le voglio dire. Non c'è molto da intendere alla fine, la mia domanda è molto chiara. Cosa le ha detto mio padre? Continuo a guardarla e le intimo di darmi una risposta più che soddisfacente altrimenti non le racconterò più nulla.

<<E' una cosa che fa ridere, preparati. Ero a casa tua mentre la donna delle pulizie stava lavorando nella tua vecchia camera da letto e sai cos'ha trovato nascosto da qualche parte? Un preservativo. E siccome non penso che tu possa farci niente con questi cosi da sola ho fatto due più due e la risposta è arrivata da sola. Quindi tuo padre non mi ha detto proprio niente.>> assomiglio a questa donna più di quanto io possa mai immaginare, sembra proprio un discorso che farei io a qualcuno. Adesso capisco da chi ho preso la mia meravigliosa parlantina. Sorrido e abbasso la testa; ha proprio ragione, ho bisogno di sfogarmi con qualcuno in questo momento e penso che lei sia l'unica a portami dare dei consigli decenti da ascoltare.

<<La situazione è un po' difficile e moolto lunga. La vuoi sentire dal principio e da metà?>> lei si spalla sul divano con la sua immancabile tazza di tè e mi dice di continuare, o meglio di iniziare, a raccontare. <<Conosci Dybala, l'attaccante che è arrivato dal Palermo l'anno scorso, vero?- mi interrompo un attimo ma poi riprendo. –Diciamo che sin da quando è arrivato a Torino ha cercato di sedurmi in ogni modo. E' stato difficile resistergli per tanto tempo perché un bel ragazzo ma non volevo che succedesse qualcosa tra lui e la sua fidanzata a causa mia.- in un certo senso è stato così, ma solo per pochissimo giorni perché alla fine gli sono caduta ai piedi come qualunque ragazza avrebbe fatto. –Questa cosa è andata avanti per tanto tempo. Fino a quando, quest'estate, non si sono lasciati e lui ha iniziato a provarci sul serio con me e sono arrivata ad un punto in cui mi sono chiesta se avrei potuto costruire qualcosa di vero con lui. Per questo abbiamo parlato ed abbiamo deciso di provare a stare insieme.- faccio un'altra pausa per evitare che le lacrime vengano giù. –Ma è successo che la madre e i fratelli sono venuti a trovarlo una settimana fa ed io ho scoperto che lui non aveva detto niente alla sua famiglia. Mi ha chiesto scusa ma ora non so come comportarmi, che devo fare nonna?>> è la prima volta che piango per un ragazzo, non era mai successo prima d'ora. Nonna lascia la tazza sul tavolino in vetro davanti al divano e mi si avvicina per stringermi in un abbraccio. E' questo ciò di cui ho bisogno in questo momento: affetto da parte di qualcuno che non sia Paulo.

<<Amore mio, non si piange mai per un ragazzo. Non devi mai farlo. Lui ti deve vedere invincibile, ripenserà a quello che ti ha fatto e tornerà in ginocchio da te.>> rialzo la testa e la guardo dritta negli occhi, lei mi stringe la spalle ed insieme ci alziamo. Poi riprende a parlare. <<Sai qual è il modo migliore per far sorridere una donna? Andare in giro per negozi...>> subito sorrido, l'abbraccio e ci prepariamo per uscire. Sono sicura che svuoterò il mio conto in banca.

Il più bel goal||Paulo DybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora