Capitolo 28

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Mentre Al guardava il suo gufo allontanarsi, Ginny li chiamò per la cena e i ragazzi si resero conto dell'orario.
Albus, come molti, durante la cena era rimasto in silenzio: infatti si potevano udire solamente dei bisbigli tra Ron e Bill, almeno fino a quando dopo cena Harry finalmente parlò e disse "Forza ragazzi, tutti a dormire. Non sappiamo cosa ci aspetterà domani."
"Questo vuol dire che domani non si torna ad Hogwarts?" chiese Albus deluso
"Secondo te siete venuti qui solo per qualche ora? Certo che no, domani resterete qua e dopodomani tornerete tutti ad Hogwarts." spiegò Harry
"Cosi puoi tornare dal platinato!" scherzò Rose
"Le ragazze nella stanza di Fr... di George e i ragazzi nella stanza di Percy, buonanotte." disse Ginny
Albus lanciò un'occhiataccia a Rose e mentre salivano le scale, lei si affrettò ad aggiungere "Scherzavo, scherzavo."
Mentre Fred, Hugo e James stavano dormendo profondamente, Louis stava leggendo un libro facendosi luce con la bacchetta e Albus era rimasto a fissare la finestra sperando che arrivasse un gufo da Scorpius (il quale arrivò dopo circa 1 ora)
Si affrettò a prendere il biglietto ed effettivamente c'era la firma di Scorpius, in fretta e furia lo aprí e iniziò a leggere:
« Caro Albus,
qui va tutto bene (si fa per dire visto che grazie a Lysander e Lorcan, tutti e tre ci ritroviamo i capelli blu)
Oggi mentre ero a Divinazione la Cooman ha iniziato a predire i miei voti nei M.A.G.O,
—un disastro, secondo lei— non capisco perché io e te stiamo ancora a perdere tempo con quella vecchia pazza, avremmo dovuto lasciare Divinazione anni fa. Ma non importa, quando tornerete ti racconterò tutto.
Mi mancate,
Scorpius. »
"Che cosa stai facendo?" sussurrò Louis guardando Albus con in mano la lettera
"Ciao Louis, io... sono... la tua coscienza e tutto questo è un sogno, sta zitto."
"Devo stare zitto?" chiese Louis confuso mentre sbadigliava
"Si.." sussurrò Albus
"Allora buonanotte, coscienza."
"Buonanotte, Louis." rispose Albus coricandosi
Il mattino seguente, sia ragazzi che ragazze, dormirono fino alle 9 circa e durante
il resto della mattinata andarono a fare una passeggiata tanto per stare lontani da quelle vecchie stanze che a tutti, in un modo o nell'altro, ricordavano Charlie
Dopo pranzo, durante il pomeriggio, ognuno si dedicava a un 'hobby': c'era chi leggeva, chi scriveva, chi fissava la finestra senza un preciso motivo, chi mangiava e chi dormiva, il tutto però venne interrotto dalla voce di Fleur che diceva ai ragazzi che era pronta la cena
"È pronta la cena?!" chiesero tutti che non si erano resi conto che il tempo era passato cosi velocemente
"Shi!" rispose Fleur alzando la voce per farsi sentire da tutti
"Bè... allora scendiamo!" rispose James scendendo di corsa le scale seguito da Hugo con il quale litigavano sempre per il posto migliore a tavola.
"Fregato James!" disse Hugo sedendosi per primo nel 'suo posto' -come lo definiva lui-
"Hai vinto solo perché ti ho lasciato vincere." spiegò James sedendosi accanto ad Al
"Facciamo finta che ti creda." rispose Hugo prendendo una coscia di pollo
"Mi rende cosi fiero..." commentò Ron
-guardando Hugo con il suo pollo- piangendo per finta
"Modestamente." disse Hugo
"Ci sono cose che si trasmettono da padre in figlio." disse Lily trattenendo una risata
"Si, tipo l'amore per i Malfoy. Sappiamo tutti di papà e Draco." sussurrò Albus a Lily
"Egoista! Io non sarei qui a quest'ora!" scherzò Lily fingendo un tono offeso
"E a chi importa?" ridacchiò Albus mentre Lily toccava i suoi 'preziosi' capelli
"No! No! Ferma! Non toccare i miei preziosi capelli!"
"Sempre i soliti..." commentò Harry ridendo
"Io sono più maturo di questi due esseri." disse James fingendo un tono serio "Quindi padre, presumo che mi spetti più eredità!"
"Il 31 febbraio." commentò Ginny ridendo
Nonostante tutto, la cena non fu lenta e sia i ragazzi che le ragazze salirono nuovamente nelle loro stanze e, chi subito e chi dopo un bel po', si addormentarono.
Infatti, nessuno sentì Hermione che a notte fonda, entrò nella vecchia stanza di Fred e George dove dormivano le ragazze e sussurrò: "Mi dispiace che dobbiate passare tutto questo, speravo che sarebbe successo solo a noi, e scusate se non siamo perfetti. In tutti questi anni abbiamo provato ad evitare situazioni come queste per non vedervi soffrire ma evidentemente... non abbiamo fatto abbastanza..."
E ripensando a quelle parole, uscì e si richiuse la porta alle spalle.

//Scorbus: What's a soulmate?Where stories live. Discover now