Capitolo I

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Odiavo la fine dell'estate, la odiavo davvero tanto.

Era il periodo perfetto dove si passava dal troppo caldo, al troppo freddo e la cosa non mi piaceva.

Il mio compleanno sarebbe arrivato a breve, ormai era questione di giorni.

Clint mi aveva promesso una grande sorpresa ma io non sapevo ancora di cosa si trattasse..

-Laura sai cos'ha in mente Clint per il mio compleanno?- domandai alla moglie di quest'ultimo mentre mettevo a lavare la tovaglietta usata per gli allenamenti

-Certo che lo so, ma non te lo dirò.- Rispose lei

-Eddai Laura, aveva promesso di parlarmene qualche giorno prima.. e ormai mancano tre giorni..-

-Appena torna te ne parleremo assieme- Disse passandomi uno dei panni per metterlo a lavare

-Promesso tesoro.- Aggiunse dandomi un bacio in fronte e tornando in cucina

Come risposta sorrisi lievemente, alzandomi e tornando nella mia stanza.

Mi sdraiai sul letto a guardare il tetto, era pieno di disegni fatti da me negli ultimi anni.. la maggior parte erano animali come Cervi o Rondini..

Dopo qualche attimo sommerso nei pensieri, sentii la porta di casa chiudersi accompagnata da un sonoro "Sono a casa" maschile.

Sorrisi ed immediatamente scesi le scale per poi piombare in cucina, Clint era tornato.. con qualche livido sulle braccia ma era tornato.

-Clint!- urlai io abbracciandolo

-Piano tesoro piano!- Disse ridendo e prendendomi al volo

-Ormai sono vecchio dovresti prestare più attenzione quando ti lanci, o meglio su chi- Aggiunse assieme ad una sonora risata

-Si scusa, e che aspettavo che tornassi per sapere del mio compleanno- Domandai felice, con le mani ben legate al suo collo

Quando mi teneva in braccio riuscivo ancora a sentirmi una bambina di 8 anni, nonostante ne avessi quasi 18.

La mia domanda però, sembrò essere un po' inopportuna in quel momento.

Un silenzio tombale calò in cucina, Laura abbassò lo sguardo sulla pezza pulita che teneva in mano, Clint fece lo stesso ma avendomi faccia a faccia c'è poco da fare..

-Che succede? Se non hai potuto organizzare niente non è un problema io..-

-Arya..- fece lui interrompendomi

-Non è questo è solo che, si parla di un enorme cambiamento, e non so se tu sei pronta a farlo tesoro.- Rispose lui, leggermente insicuro

-U-un cambiamento? Che tipo di cambiamento?-

-Principalmente per la tua sicurezza.. io e Laura avevamo pensato di farti stare all'Avengers Tower con me e il resto della squadra.. dopo quello che è successo a tuo padre, ecco..-

-Non vuoi che corra pericoli.- cercai di finire io la frase con un sorrisetto

Lui rispose sorridendo a sua volta

-Beh i ragazzi sono tutti d'accordo. Tony Stark, Steve, Nat.. tutti. Inoltre avresti una palestra immensa dove allenarti per la corsa e la box che ti piacciono tanto, insomma.. una nuova vita.-

-E' un'idea meravigliosa ma.. Laura qui da sola come farà?..-

-Quattro anni fa me la cavavo piuttosto bene anche da sola, e poi adesso Martin ha 9 anni, è un ometto.. mi aiuterà lui- aggiunse lei sorridendo e sedendosi a tavola

-Sei sicura?- domandai io, preoccupata nei suoi confronti

-Sicurissima tesoro.. e poi dopo tutto quello che hai passato, meriti una vita migliore.-

-Beh ma.. quando dovrò andarci?-

-Adesso che lo sai, anche oggi stesso Arya.-

-Oggi?! Oh mio dio io.. okay vado a sistemare le valigie!-

Sorridente come non mai feci le scale alla velocità della luce per poi entrare nella mia stanza.

Presi la valigia rossa da sotto il letto e la iniziai a riempire di tutto quello che mi capitava in mano. Svuotai l'armadio e ogni tipo di cassetto, preparai una seconda valigia piena di altre innumerevoli cose e dopo circa 2 ore passate a svuotare la stanza scesi di sotto.

-Oh mio dio avevi proprio un arsenale li dentro!- Esclamò Laura ridendo vedendo le due enormi valigie e lo zainetto pieno di roba

Io non risposi, non gli lasciai dire altro.. la abbracciai forte sussurrandole un "ti voglio bene" sincero all'orecchio.

Lei ricambiò con forza l'abbraccio, sussurrando a sua volta "Cerca di stare bene tesoro, ti voglio tanto bene anch'io".

Dopo quel tenero momento di dolcezza, ripresi le valigie tra le mani e le caricai in auto, partendo per quella che sembrava essere, la mia nuova vita.

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-Beh come ti sembra?- mi domandò Clint arrivati davanti la torre

-Posso entrare invece di risponderti?- domandai a bocca aperta

-Haha, certo che puoi tesoro.-

Entrai immediatamente, Clint mi mostrò la mia stanza come tutti gli altri reparti della torre accessibili. La sera stessa mi presentò tutti gli Avengers che sembravano davvero simpatici, e davvero tanto fighi..

-Wanda, tuo fratello?- Domandò Clint durante le presentazioni

-Come al solito, è in palestra ad allenarsi.- Rispose lei quasi scocciata

-E' un tipo sportivo. Già mi fa simpatia.-

-Te ne farà molta di meno quando lo conoscerai- disse poi lei sorridendo a braccia conserte

Io sfoggiai un mezzo sorriso, un po' di ammirazione e un po di preoccupazione.

Finito quello entrai in quella che sembrava essere la mia sfarzosa stanza nuova.. mi addormentai subito per la stanchezza, felice di aver rincominciato da capo.

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Mi alzai presto.

Subito mi feci una doccia e scesi in palestra ad allenarmi.

La sala era deserta e silenziosa, cosa che adoravo davvero tanto di prima mattina.

Iniziai facendo qualche giro di "campo" per riscaldarmi, un po di stretching e poi dritta verso il sacco. I pugni li davo senza neanche le fascette, motivo per cui le mie nocche erano andate a farsi benedire da un pezzo.

Continuai così per circa un'oretta ma poi un'ondata di vento mi investì in pieno costringendomi a fermarmi, dubbiosa.

Guardai tutte le finestre ma erano chiuse, nella sala non c'era nessuno.

Feci finta di nulla e mi voltai nuovamente verso il sacco, ma una nuova ondata arrivò da dietro.

Mi girai di scatto ma niente, non si vedeva niente.

-Sei lenta, eppure ti immaginavo più veloce.-

Questa voce maschile del tutto nuova, non si capiva da dove arrivava.

Poi guardai le travi della palestra in alto, e una figura sporgeva da esse.

-Si può sapere chi diavolo sei?!- domandai infastidita

-Mh bel caratterino.- Disse in tono indefinito

Ma quando mi voltai era già dietro di me, emisi un piccolo grido per lo spavento.

-Io sono Pietro Maximoff, molto piacere.-

The Wind Rises ||Pietro Maximoff||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora