Capitolo V

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Il suo sguardo rimase fisso sul mio per qualche instante, poi tolse lentamente il braccio dalla mia presa per passare avanti.

Non volevo insistere, del resto era un insopportabile arrogante lui.. era meglio evitare..

Ma nonostante questo potevo capirlo il suo dolore, anche io lo avevo provato, anche se in modo diverso..

-Cosa ti ha detto Wanda su di me?- domandai accelerando di poco il passo

-E' rilevante?-

-Beh direi di si contando che stiamo parlando di me.-

-Senti..- disse lui bloccandosi e voltandosi velocemente verso di me

-Mia sorella c'ha visto qualcosa in te.. non so dirti cosa non posso entrare nella sua testa, per questo mi ha chiesto di mostrarti il video, ha detto che mostrandotelo io avrei capito cosa avevi di speciale, ma non ci trovo niente di speciale in te. Sei una ragazzina come tutte le altre, e ho finalmente le prove che mia sorella non ha sempre ragione.-

-Una ragazzina come le altre? Mi troverei qui se fossi una ragazzina come tutte le altre?! Non dico di essere io speciale ma l'unica ragione per cui Wanda ti ha detto in quel modo è perché abbiamo un passato in comune-

-Ma cosa vuoi saperne tu di quello che abbiamo passato noi?! Hai sempre avuto qualcuno vicino Arya! Noi no, okay? Non parlare se non sai le cose.- rispose quasi alterato, la rabbia circondava i suoi occhi...

-Non dovresti nemmeno tu allora.- Risposi io guardandolo negli occhi, i miei a differenza dei suoi erano pieni di tristezza

Mi voltai e feci per andarmene, non aveva più senso continuare quella discussione

-Arya aspetta!- La voce di Wanda che sembrava essere spuntata dal nulla, ma alla fine mi aspettavo anche questo.. era ovvio che ci avrebbe seguito.

Nemmeno le sue parole riuscirono a fermarmi, tornai alla torre e mi andai a chiudere di fretta nella mia stanza.

Non passò molto che Wanda bussò alla mia porta, era ovvio che l'avrebbe fatto, io però non avevo voglia di vedere nessuno.

-Arya perdona mio fratello... non pensavo che rivedere il video del nostri genitori potesse farlo stare così male, è solo per questo che ha reagito così, non ti avrebbe risposto in quel modo devi credermi.- provò da dietro la porta

-Ah no?- quasi gli urlai io per poi aprirla

-Se tuo fratello non avesse voluto dire determinate cose non le avrebbe dette! Io non so le cose? Me le aveva mostrate fino a 5 minuti prima. E' lui a parlare senza conoscere il mio passato.-

-Beh perché non provi a raccontarglielo? Si mortificherebbe e ti chiederebbe scusa.-

-Non me ne faccio un bel niente delle sue scuse, adesso devo dormire, buonanotte.- risposi fredda chiudendo la porta

Rimasi qualche secondo con la mano sinistra sulla maniglia, a contemplare le parole di Wanda...

Non capivo perché, ma nella mia mente un minimo mi importava delle scuse di Pietro, di un suo cambio d'atteggiamento ma d'altro lato, non poteva fregarmene di meno.

Non capivo perché quella sensazione, magari c'ero rimasta davvero male, alle sue parole.. chissà.

Evitai di pensarci troppo su, e mi andai a coricare crollando subito, per via della stanchezza.

L'indomani avevo allenamento proprio col signorino, il che rendeva la giornata una "giornata no" già prima che cominciasse.

Mi recai in palestra ma di Pietro neanche l'ombra. Decisi quindi di uscire per andare a chiedere a Steve che fine avesse fatto ma una forte ondata di vento mi chiuse la porta quasi in faccia.

The Wind Rises ||Pietro Maximoff||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora