8-La sfida

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La ragazza la stava trascinando tra la ressa.

I corpi sudati di ogni persona, all'interno di quello spazio chiuso e caldo, le si appiccicavano addosso.

La ragazza che aveva davanti faceva strada, quasi buttando atterra chiunque le si presentasse a tiro.

Era alta, magra, con le forme al posto giusto.

Lei in confronto si sentiva un po un piccolo nano da giardino.

Tutto ciò però, in quel momento poco importava.

Appena entrarono in uno dei bagni di quel locale la straniera iniziò subito a parlare.

" so chi sei" disse puntandole il dito.
"Ho bisogno di te".

"Come scusa?" Domandò Grace facendo quasi finta di nulla.

"Il Mercato Nero ormai è un po ovunque e questo lo sai" disse con il suo accento.

" e non hai nemmeno idea delle schifezze che si fanno qui dentro" continuò.

"Ci sono ragazze di ogni lingua e stato e sono praticamente vendute come animali da compagnia".

Aveva gli occhi completamente lucidi e rossi.

" vendono queste ragazze e poi... spariscono e io sono una di quelle che di li a poco sparirá".

Fino a quel momento Grace era stata zitta.

"Se mi conosci sai anche che faccio solo quello che mi chiede effettivamente la regina, non posso fare quello che mi pare".
Disse Grace mettendo le mani in tasca del giaccone nero e caldo.

"Sappi solo che questa notte i tuoi problemi verrano dimezzati solo se mi conduci dal tuo capo"

"Non è il mio capo!!" Disse alzando la voce la ragazza indignata "e comunque si, ci sto".

" muoviamoci"
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"Anche questa è una bella ragazza da compagnia" disse l'uomo portandosi la sigaretta alla bocca.

Con un frustino la colpì nella pancia facendola gemere.

" e quanto vuole?".

"Sa, tenendo conto del fatto che è davvero bella e ha un davanzale niente male direi che andiamo sui cinquemila".

Continuò la sua sigaretta aspirando bene il fumo.

"Poi deve tenere anche conto degli organi. Magari quando comincierá a sciuparsi questa bella micia avrá altro da offrire invece che aprirle le gambe no?" Disse ridendo palpandole uno dei seni scoperti.

"È un buon prezzo, tutto sommato"
Continuò sorridendo.

I capelli biondi dell'uomo risplendevano nel buio.

"È tutto molto disgustoso" disse una voce alla fine della grande sala.

"Alley Flywer" continuò.

Grace era spuntata con il suo mero maggiordomo da dietro la porta.

"La regina non è molto contenta di quello che stai facendo" disse lei andandogli in contro "anzi non è per niente contenta che tu sappia cose che secondo lei per quanto ti riguarda non avrebbero dovuto prendere così tanta rilevanza".

Alley si mise a ridere "oh, dolcezza! Con quali uomini pensi di fermarmi? Siete nel mio covo e voi pensate di farla franca?" Rise ancora.

"Con quali uomini pensa di fermarmi? Con un maggiordomo un cinese e una donna di facili costumi dall'accento ambiguo?

Ursula lo guardò con sguardo truce per poi prendere la parola.
"Quanto ci metti a schiattare?" La donna tirò fuori un orologio da taschino.

" lo cronometro se ti va".

"Sebastian" disse la ragazza "è un ordine".
Il maggiordomo avendo giá capito e si mosse.

Le luci si spensero di colpo e poi furono solo urla.

"Cane della regina!" Urlò il signor Alley nelle urla "finirai per rimmetterci solo tu!"

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Non le piaceva affatto ciò che aveva detto Alley, quello stupido uomo da quattro soldi.
Cosa diavolo significava?
Pensava di prendersi gioco di lei?
Si era sbagliato, non per niente era morto. Ma allora perchè quelle parole non le davano pace?

Il suo letto non era mai stato così vuoto. Era freddo e inaccogliente e non ne capiva il motivo.

Il libro che aveva tra le mani era aperto a pagina cinquantanove e sembrava che quella pagina volesse parlarle.

"La seconda cosa da comprendere è che la compassione non coincide nemmeno con il tuo cosiddetto amore: ne possiede le qualità essenziali, ma non è la stessa cosa. Ciò che chiami amore è soltanto lussuria travestita da amore che non ha nulla a che fare con l'amore vero: è piuttosto una forma di sfruttamento dell'altro, camuffata da un nome altisonante e da uno slogan accattivante.
Continui a dire "ti amo", ma hai mai amato davvero qualcuno? Non hai mai amato gli altri:li hai semplicemente sfruttati."

Me

The PathWhere stories live. Discover now