30. Capitolo

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Allyson's povs
Mi guardò a lungo, senza mai staccare i suoi occhi dai miei. Le sue pupille dilatate e arrossate erano spente e prive di felicità.
"Perché questo pomeriggio sei stata carina e gentile?" chiese tutto d'un fiato per paura di non riuscire più a domandarlo.
Questa si che è una bella domanda "Io... io te l'ho detto, provo a superare la mia ostilità nei tuoi confronti"
"Quindi sono una specie di esperimento?" azzardó indignato
Okay, la conversazione stava decisamente prendendo una brutta piega, era meglio calmare le acque finché possibile "Non è quello che ho detto" risposi pacata "Sto solo dicendo che... Senti non ho voglia di continuare a litigare, né oggi né mai, ricominciamo da capo"
Mi guarda dubbioso, forse, cercando di assimilare le mie parole.
"Va bene" rispose con molta naturalzza
"Va, va bene?" chiesi stupita
"Certo" disse sorridendomi "Piacere, Christopher Hcollins" mi porse la mano aspettando che la stringessi.
"Allyson Meccoy" presi finalmente la mano stringendola.
Il suo cambio improvviso d'umore mi lascia stordita, fino a un secondo fa stava gridando al mondo che mi odia e adesso se ne sta qui tranquillo a fingere di non conoscermi. Forse dovrei un po' lasciarmi andare, da quando sono cosi ostile e cinica? Non mi riconosco quasi più. Gli sorrido mostrando i denti, un sorriso sincero e di scuse, che mi viene dal cuore.
"Aspetta!" mi impedì di uscire, posizionandosi di fronte alla mia figura.
"Cosa so io di questa Allyson?"
"Sai che ha una bellissima figlia, che ha solo ventun'anni e la parte del mio carattere che conoscevi, la conosci ancora"
Mi guardava sorridendo maliziosamente con uno strano luccichio negli occhi "Bene, ora ti mostrerò cosa manca in questa casa"
Si mise le mani nella tasca posteriore destra, evidentemente non trovando ciò che cercava controlló anche nella sinistra. Prima che potessi vedere cosa né ha estratto, le sue labbra s'incollarono alle mie.

Meglio amare teWhere stories live. Discover now