38. Capitolo

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Allyson's povs
"Signorina, deve ritenersi proprio fortunata con un fidanzato cosi" disse, sicuramente non riferendosi solo alla sua abilità nel gioco. Arrossì violentemente farfugliando qualcosa come lui non è il mio fidanzato. Christopher sorrise vedendomi in quello stato di totale imbarazzo.
"Scusatemi, io pensavo, sapete ho visto voi e la bambina..." la signora era evidentemente a disagio, continuava a scusarsi
"Non si preoccupi, non è la fine del mondo"
"Scusatemi ancora, puoi ritirare il tuo premio signore". La donna posizionó svariati oggetti di fronte a Christopher: portachiavi, penne colorate, peluches.
"Quale prende?"
"Faccia scegliere lei" rispose lui facendo un cenno nella mia direzione. Io che da subito lo avevo notato, scelsi il peluche di Taz, il diavoletto della Tasmania. Christopher mi guardò con un malizioso luccichio negli occhi "Ottima scelta" mi disse cercando di soffocare una risata.
Continuammo a camminare fra le bancarelle per ore e ore. Se lui prima aveva dovuto recuperare me ora ero io che recuperavo lui. Si è soffermato in uno stend che vende oggetti da collezioni riguardanti vecchie glorie del baseball.
"Collezioni questo genere di cose?"
"Mio padre e io, quando ero piccolo abbiamo iniziato a collezionare tutti gli oggetti che riguardavano Michel Jhones. Ho quasi finito la collezione mi manca solo il guanto sinistro della sua ultima partita di Chicago del 96; È molto raro, ci sono solo quattro guanti veri e tante copie, l'ho cercato ovunque..."
"Non lo avrei mai detto, non sembri un tipo da collezioni"
"Hai avuto una cattiva impressione di me"
"Non ho avuto altra scelta, mi baso su tutto quello che tu mi hai mostrato"
"Ero un altro, ma questo è il passato"
"Passato" ripetei io
"Mi piace fare le cose tutti insieme, come una famiglia" disse allegro e spensierato come non lo avevo mai visto prima.
Una famiglia, pensai, peccato che non lo siamo a tutti gli effetti.

Meglio amare teWhere stories live. Discover now