IV. The raven

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Una delle cose più inquietanti di un cimitero non sono la lapidi, contrariamente a ciò che si può pensare. E no, non è nemmeno l'atmosfera lugubre che si respira, o quel dannato topo che è già passato due volte facendo urlare Michael acutamente causando gravi danni alle mie orecchie.
La cosa più inquietante sono le scritte. Il modo in cui tutti diventano nomi, numeri, e poi più niente. E quei maledetti trattini tra la data di nascita e quella di morte che racchiudono in se tutta la durata dell'esistenza di una persona.
Lasciamo impronte ovunque sulla neve uniforme che ricopre l'erba sottostante, e Luke nonostante tutto ha ancora la voglia di tirare palle di neve (una delle cose che adoravo e odiavo di lui è che era sempre sorridente e scherzava ogni volta che poteva).
«Ricordatemi perché siamo qui» Calum si aggiusta il cappello mentre Nia sbotta.
«Stiamo pedinando Blake e Victor, sarà la terza volta che me lo chiedi. Devo capire che fanno»
«Ma saranno anche affari loro» Calum non finisce di parlare che Nia lo fulmina con lo sguardo e giuro di aver visto i suoi occhi marroni diventare di fuoco.
Eppure dei due non c'è traccia.
«Forse sono andati da qualche altra parte» oso e Nia sospira delusa. Personalmente inizio a credere che stiano facendo cose alle quali non mi va di pensare su qualche tomba, nonostante la neve; e per quanto questa ipotesi sia improbabile inizio a considerarla plausibile perché stiamo parlando di Blake, e a Blake non interessa cosa sia consono e cosa no. Lei fa e basta. Come aveva già detto Nia, lei è Blake.

Dopo aver ispezionato tutto il cimitero per un'ora, dopo che Calum era inciampato su una lapide e dopo che Luke era riuscito a fare battute sul nome di una morta che si chiamava Troia Desiderata avevamo deciso tutti assieme di lasciar perdere e di andare a mangiare fuori.
Ora Nia e Calum si baciano appassionatamente davanti a me, mentre Luke e Michael discutono su quanto sia Milf Alimede, la vicina di Michael.
Io rigiro tra le mani il cellulare, annoiato. La curiosità mi sta divorando vivo, avevo necessariamente bisogno di sapere cosa stesse facendo Blake al cimitero (sempre ammesso che fosse andata lì).
E come se l'avessi chiamata, la porta del Tilt si apre cigolando. Il suo suono fastidioso è accompagnato dallo struscio dei suoi anfibi per terra, seguiti dallo stesso identico paio di scarpe. Blake e Victor entrano assieme, mano nella mano. Sono una macchia nera, ricoperta da una spruzzatina di neve che lei ha tra i capelli corvini i quali le scendono morbidi sul collo, arricciandosi lievemente, decorati con qualche fiocco che le dona qualcosa di etereo; mentre Victor è dietro di lei, coperto da un ampio cappotto nero, così ampio che non mi sorprenderei se lo aprisse improvvisamente e a mo' di spacciatore mi venisse vicino rivelando al suo interno una vasta gamma di droghe tra le quali scegliere. Le posa una mano sulla spalla e per la prima volta fa una cosa che non le ho mai visto fare in classe, nemmeno quando il signor Franco la guarda negli occhi con ammirazione. Sorride.
Le sue labbra sono piene al punto giusto, e l'arco di cupido definito che si allarga dolcemente quando lei mostra i suoi denti bianchissimi non appena il suo sguardo e quello di Victor si incontrano.
Li sto fissando intensamente, eppure loro sono così presi l'uno dall'altro che nemmeno si accorgono di me, fino a quando Nia urla per richiamare la sua attenzione.
Si avvicinano entrambi e decidono di sedersi con noi; Victor afferra due sedie da un tavolo vuoto e le aggiunge al nostro, sedendosi accanto a Nia e Blake, che è seduta accanto a me.
«Ciao Ashton» mi saluta e io ricambio sorridente, ma il mio sorriso non ci mette molto a svanire, quando mi presente Victor il suo ragazzo.
Ora io non ho niente contro di lui ma ritrovarsi davanti un ragazzo dal volto scavato, pieno di tatuaggi (e per precisare, ne ha anche uno sul viso- una croce sotto l'occhio sinistro), con due occhi color ghiaccio che non trasmettono nulla se non paura, tutto in nero, non è tanto rassicurante.
Mi stringe la mano sorridendo e devo ammettere che mi calmo rispetto a prima quando iniziamo a parlare e dice di condividere la mia stessa passione per la batteria.
Continuiamo a mangiare tra battute e altro, e non può mancare Luke che non appena chiediamo di avere dei caffè dice «Sapete come si chiama un caffè triste?» non facciamo in tempo a fermalo che esclama «Despresso» e Blake e Victor iniziano a ridere sguaiatamente.
«Che hai sul polso?» Michael indica il polso destro di Blake, che presenta della pellicola trasparente sotto alla maglia rigorosamente nera.
«Oh, è il mio tatuaggio nuovo; l'ho fatto con Victor prima di uscire» sorride mentre alza la manica per mostrarci il disegno di un corvo.
«Dove siete stati?» chiede Nia, ma non ha una vera e propria risposta in quanto Blake dice solo «nel nostro posto» alzando le spalle.
Usciti fuori camminiamo a piedi sul viale innevato; tutto è così calmo.
Non c'è nessuno per strada, se non noi, che ci sentiamo degli intrusi nella quiete notturna. Blake cammina lentamente, la sua figura è sinuosa e si trascina con eleganza tra i centimetri di neve, accanto a Victor che ogni volta che la guarda non fa più così paura.
Lui la saluta, baciandola solo sulla fronte e la lascia con noi, poiché casa sua è dall'altra parte della città (vicino al suo negozio) e Blake dopotutto aveva voglia di camminare con Nia e noi ragazzi.
Le vedo fumare assieme davanti a me mentre Luke commenta nel mio orecchio «sono entrambe così hot che non capisco come faccia questa neve a non sciogliersi» mentre io lo spintono prontamente.
Arrivati nel nostro isolato la accompagno fino alla porta di casa, mentre i ragazzi continuano a camminare dopo averci accompagnato, e mi dice, prima di chiudere la porta dietro di me
«comunque vieni a casa domani pomeriggio, così iniziamo a lavorare a quel maledetto progetto per il signor Franco»
Queste vacanze natalizie iniziano alla grande.




AYEEE.
Mi dispiace di aver fatto così tardi, e soprattutto di aver aggiornato con un capitolo così schifoso e inutile. Vi giuro che il prossimo sarà una bimba. Vi giuro.
Vi giuro.
Ad ogni modo questa è Blake:

Ad ogni modo questa è Blake:

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E loro sono Nia e Rena:

E loro sono Nia e Rena:

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Sapete perché il capitolo fa schifo? Perché non c'è james :c Buona giornata, stellinate (?) e commentate!

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Sapete perché il capitolo fa schifo? Perché non c'è james :c
Buona giornata, stellinate (?) e commentate!

Comunque Troia Desiderata esiste davvero, credetemi. Desiderata di nome e troia di cognome HAHAHHAA

You're so dark (5SOS) Where stories live. Discover now