VIII. Happy new year

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Ci sono diverse cose che non riescono ad uscire dalla tua mente.
Quelle canzoni spagnole che puntualmente arrivano ogni estate e non si sa in che modo salgono al numero 1 delle classifiche, il dannatissimo jingle della pubblicità della Melinda, la faccia di Michael mentre vomita per il troppo alcool, quella volta che il signor Fields venne in classe e si portò per davvero una pistola nascondendola nelle mutande perché «non solo la tengo al sicuro ma mi ingrandisce il pacco! Se ci avessi pensato prima ora avrei un mucchio di figli da parte delle infermiere», e il modo in cui Blake mi aveva sorriso ieri.
C'erano sorrisi più belli del suo, e se avessi dovuto stilare un'ipotetica lista lei non sarebbe rientrata nella top 10 (però forse in una lista sui culi si) ma c'era qualcosa di bello in lei quando sorrideva; come se si stesse scrollando di dosso quell'elegante e tetra tristezza e oscurità che caratterizzava lei, la sua famiglia e la sua casa.
Sembrava parte della famiglia Addams. Non era cattiveria o misantropia, era inclinazione per la solitudine, per paesaggi deturpati e per tutto ciò che crea inquietudine; un po' come il filone della Graveyard School durante l'età romantica in Inghilterra.
«Ashton hai capito?»
«eh?»
Sbando e maledico mentalmente Luke per avermi risvegliato dai miei pensieri, a volte mi perdevo così tanto nei miei flussi di coscienza che mi sentivo Hemingway.
«Ashton è facile. Risolvi questa dannata equazione, ti prego» sbatte la testa sul tavolo e io rido leggendo la traccia di quest'ultima.
Già, rido perché non so cosa fare; ma che cazzo è sta roba?
«Ashton come faremo ad arrivare alle disequazioni se ti perdi con questa semplicissima equazione goniometrica?»
«Liz sarebbe un'insegnante migliore» sbuffo «Andiamo Luke, a che mi servirà mai la goniometria, ha un'applicazione reale?» alza gli occhi al cielo.
«A persone stupide come te non servirà mai a niente, a persone intelligenti serve. Serve alla geologia, alla fisica, alla balistica o alla musica. Le varie tecniche di trasmissione dei segnali, ad esempio, sono connesse con le proprietà delle funzioni goniometriche; con l'ausilio del calcolo trigonometrico si possono determinare con notevole precisione le velocità di propagazione delle onde di un terremoto» e all'ultima affermazione rido commentando «mano male che non sarà compito mio calcolarlo, altrimenti saremmo tutti fottuti» e Luke si passa frustrato una mano nei capelli.
«Ora capisco come è stare con me quando dico le mie battute» commenta «per questo d'ora in poi dirò solo schiacciate» e mi fissa in silenzio e noto che la sua faccia si sta facendo rossa poiché sta contendo le risate mentre io lo guardo allibito. Come può una persona così idiota essere in grado di risolvere l'equazione in sanscrito (per quello che mi riguarda) presente sul mio quaderno?
Perché Dio dona capacità intellettive superiori a tutti fuorché a me? Cosa mi ha donato Dio?
«Sai cosa Ashton? Non preoccuparti; quando faremo il compito una volta tornati a scuola dopo le vacanze te lo passo io il compito, ti scrivo tutte le risposte nei fazzoletti e poi ti lancio il pacchetto»
Ecco cosa mi ha dato Dio, degli amici che ci sono sempre, soprattutto nel momento del bisogno, ad esempio quando non sai come affrontare un compito di matematica.
«Sarei voluto arrivare prima a questa drastica soluzione piuttosto che studiare matematica il 31 dicembre alle 8.30 di mattina» e Luke fa spallucce ridendo e dice che tanto lui si diverte a fare goniometria e con questa affermazione sta mandando a puttane tutto il mio spirito natalizio perché la voglia di prenderlo a pugni sta crescendo dentro di me come se fosse una funzione esponenziale. La voglia di picchiarlo è direttamente proporzionale alla fame che ho adesso e... aspettate un attimo.
Funzione esponenziale.
Direttamente proporzionale.
Cazzo, ma allora qualcosa l'ho imparata.
Lo abbraccio improvvisamente e lui scoppia a ridere, mentre afferra le chiavi della macchina e assieme usciamo da casa mia per andare ad infastidire Calum e Michael.
«A proposito Ash ma stasera andiamo alla festa al Chlach stasera?»
«E lo chiedi pure?»
Per chi se lo stesse domandando Chlach è una parola vera, e no non è arabo. Già, non è arabo, è solo antico gaelico scozzese, una lingua più morta del latino e del greco che tuttavia è ancora viva in questo locale il cui proprietario è un fiero scozzese di nome Willy e per quello che mi riguarda potrebbe tranquillamente essere la trasposizione reale del Giardiniere Willy dei Simpson.
Ha i capelli rossi, sempre in disordine e sparati in aria, un corpo muscoloso pieno di tatuaggi dedicati a William Wallace tra i quali la scritta "Pro libertate" sugli addominali -per la libertà; che era il tipico motto di Wallace- il quale veniva spesso esibito soprattutto in presenza di ragazze che scappavano via dopo pochi minuti perché quel tizio aveva lo stesso carattere di Begbie in Traispotting: un carattere di merda.
Non c'era una serata dove non si sballasse anche lui con i clienti (tant'è che in conclusione il nome del locale significa Strafatto) e che partecipasse a risse con loro.
Ma la festa di capodanno da Willy è un must, i drink sono ottimi, così come la musica e il locale in se che è fin troppo bello e delicato per essere di una persona violenta ed irascibile come lui. E cosa che interessava ai ragazzi, si poteva fumare dentro. Ora che ci rifletto anche a Blake piacerebbe fumare dentro, anche se credo che esca con Victor stasera ma c'è un'alta possibilità di incontrarli al locale stasera, magari se Nia uscisse con noi riusciremmo a stare tutti assieme come la scorsa volta.
Luke alza il volume della musica e gli Aerosmith risuonano violentemente in macchina mentre lui canta e io porto il ritmo battendo le mani contro il vetro.

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⏰ Last updated: May 01, 2017 ⏰

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