Capitolo 39

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Sempre lo stesso mento squadrato, gli occhi di un blu più scuro, vista la luce fioca, e quel sorrisino da spaccargli la faccia.

- Che complimento detto da te!

La puzza di sigarette ed alcolici che contraddistingue Bruno è sempre la stessa.

- Che vuoi da me, pezzo di merda?!

- Voglio... farla finita.

- Vuoi ammazzarti?

- No, Evans. Ho cercato di ucciderti per più di una volta e non so come, ti sei sempre salvato!

Ha mandato lui quella sgualdrina all'ospedale?

- Mi hai lasciato una bomba?! In ufficio?

Hai capito quante persone avresti potuto uccidere?

- E tu... hai capito quanto l'hai fatta soffrire?

Ma sta parlando di Clo'?

- Parli di Clo'?

- Quanto sei sveglio!

- Ma di che cazzo parli! Io non l'ho mai fatta soffrire e la amo più della mia stessa vita!

- Strano, detto da uno che l'ha mollata e lasciata piangere da sola.

- Di che cazzo di situazione stai parlando?

Si innervosisce visibilmente e gli compare sulla fronte, tra gli occhi, una ruga d'espressione profonda.

Si avvicina a me, mi prende il volto e mi sferra un pugno sul labbro. Me lo spacca e cado a terra con tutta la sedia a cui sono legato.

- Alzatelo!

Hai anche il coraggio di negare l'evidenza?

Hai lasciato il mio fiorellino tra le lacrime e disperata mi ha chiamato dicendomi di non avere più la forza di far nulla, se non amarti e... tu l'hai respinta!!!

- Che cazzo dici???

Il tuo fiorellino mi ha mentito e c'è voluto tempo perché mi fidassi di nuovo di lei. E poi perché ha chiamato te?

- Preparatevi.

Tutti i suoi uomini mi accerchiano e tirano fuori dalle giacche le pistole.

- Voglio vedere se da morto la farai ancora soffrire. Io e i miei ragazzi abbiamo fatto una scommessa. Non penso proprio che da morto sarai ancora così importante.

Il cielo mi vuole aiutare in questo momento. Come se Dio non avesse già fatto abbastanza per me negli ultimi mesi.

- Amore... Ti va un po' di movimento? Sotto è appena arrivata la nuova merce, ci facciamo una sniffata e ci divertiamo.

Dalla porta entra quella ragazza bionda in ospedale.

Scatto come un pazzo sulla sedia e mi lancio verso di lei.

- Brutta puttana!!!

- Calmo, calmo Evans. Conosci già la mia ragazza?

- Ma quale ragazza, è solo una sgualdrina...!!!

- Sì, lo conosco e pare sia anche uno stallone a letto.

Ci ha spiati all'ospedale?!

- Andiamo tesoro. Ragazzi tenetelo d'occhio per dieci minuti.

- Così poco? Facciamo almeno venti minuti.

- Ci vediamo tra mezz'ora. L'uccello già inizia ad indurirsi.

Che maiale!

Si allontanano dalla stanza e mi lasciano con quattro uomini e le loro pistole.

Come cazzo ci esco da qua dentro?!

Devo riprendere il controllo. Ho il cellulare in tasca, le mani legate e quattro uomini nella stanza.

Mi ci vuole solo un miracolo!

Cerco invano di spingere il cellulare fuori dalla tasca, ma niente!

Come cazzo esco da qui?

Mi abbandono con la testa sul torace e chiudo gli occhi. Ho un piano. Spero funzioni.

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