11 - You belong to us.

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Taehyung POV

E' strano, ho passato dei mesi ad immaginarmi come sarei riuscito ad andare a letto con lui e adesso che sta succedendo mi sembra così naturale, così giusto, non mi occorrono più scuse.

Le labbra di Jimin sono come me le ricordavo, dolci e morbide, accolgono le mie come se fossero destinate ad unirsi e le nostre lingue hanno fretta di incontrarsi, di coccolarsi e danzare insieme.

Sento il dorso di una mano accarezzarmi uno zigomo "Hyung?" con la coda dell'occhio vedo Jungkook con gli occhi chiusi e le labbra sporgenti, in attesa che accontenti anche lui.

E' bello il modo in cui mi sento adesso, come se davvero appartenessi ad entrambi e stessi facendo la cosa più giusta di tutta la mia vita, pur sentendo lo stesso senso di familiarità mi provocano due sensazioni completamente diverse. Jimin mi fa battere il cuore mentre Jungkook risveglia il mio lato perverso, ma ciò non significa che il primo non mi faccia avere pensieri sconci o che con il secondo ci sia solo intesa sessuale. No, è qualcosa di diverso, viaggiamo sulla stessa lunghezza d'onda.

"Kookie?" la voce di Jimin richiama a sé il maknae, strappandolo dalle mie braccia e avvinghiandosi a lui durante il bacio.

Un po' mi infastidisce vederli insieme che si coccolano, ma li trovo anche molto teneri e, questo però forse non dovrei pensarlo, eccitanti. Ho sempre pensato che oltre all'affetto che mostrano ci fosse del desiderio represso, sia da parte dell'uno che da parte dell'altro, se così non fosse Jungkook non si struscerebbe contro il ginocchio di Jimin e Jimin non gli palperebbe il sedere.

Mentre loro limonano mi spoglio e poi aiuto loro a fare altrettanto, finché non rimaniamo solo in boxer con le nostre erezioni dure e pulsanti nascoste, inizio a strusciarmi anche io sul ginocchio libero di Jimin. "TaeTae..." geme lui lanciandomi un'occhiata oltre la spalla di Jungkook, che al momento è intento a fargli un succhiotto sulla clavicola.

"Sì, hyung?" è divertente vederlo sussultare quando mi sente chiamarlo così, anche se siamo nati nello stesso anno lui ha due mesi più di me e se io fossi nato due giorni più tardi avremmo avuto un anno di differenza, usare questo suffisso non è totalmente sbagliato.

"Vieni a giocare con noi!" mi invita Jungkook.

Dopo esserci strusciati per un po' contro di lui, facciamo scivolare i suoi boxer sul parquet per esporre il suo pene alla nostra vista, rimango a fissarlo per un attimo e i lati della mia bocca si estendono verso l'alto.

Okay Jungkook, forse avevi ragione a tirarlo sempre in ballo...

"Ti prego non fissarlo così e soprattutto non dire cose stupide come 'oh, almeno è carino' perché altrimenti ti sbatto fuori di casa." Protesta Jimin, è completamente rosso in viso.

"Ehi, ti ricordo che questa è casa mia, fino a prova contraria" ribatto "E comunque non stavo pensando di dire nulla del genere."

"Mmmh..." fa poco convinto.

"ChimChim!" grida Jungkook scostando la pelle ed esponendo il glande, per poi depositarci un rapido bacetto "Da quanto tempo, come sta il mio peperoncino preferito?"

"Kookie!" lo sgrida Jimin.

Jungkook lo guarda perplesso "Che c'è?"

"Ti pare il caso di parlare con il mio cazzo proprio adesso?"

Jungkook scrolla semplicemente le spalle "Perché no? L'ultima volta che l'ho visto è stato alle medie, il giorno in cui ce lo siamo misurati in bagno e ti sei accorto che il mio era più lungo del tuo...a proposito, è cresciuto di qualche centimetro, vero?"

A Grindr Story! [COMPLETA]Unde poveștirile trăiesc. Descoperă acum