Mi dispiace Percy

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Non c'era nessuno, la ragazza pensò che fosse strano.

Uscì dal lago e si rimise in piedi, provò a camminare ma subito cadde, riprovò più volte a rimettersi in piedi, ma non ci riusciva.

Forse il ritorno dai campi l'aveva paralizzata, ma era sicura che l'effetto durasse solo qualche secondo.

E fu così ci riprovò e finalmente riuscì a camminare e così raggiungere il padiglione.

Nessuno sembrava averla notata, erano sconsolati e Percy aveva tra le mani un foglio, era per caso l'oracolo? La ragazza sperò che non dovessero partire per un'altra spedizione, non l'avrebbe retta.

Mentre era li notò che i sette erano seduti tutti nello stesso tavolo.

Avevano la testa bassa, subito si ricordò che avevano visto la sua morte, l'avevano vista morta sul pavimento.

La ragazza fece per asciugarsi una lacrima ribelle, mentre lo fece però vide il modo in cui si trovava. La maglietta ormai era strappata, ma almeno riusciva a coprirla per quel poco che bastava. I pantaloni erano logori, ma almeno non ridotti nella stessa maniera della maglia.

A quel punto decise di presentarsi, arrivò camminando al tavolo i suoi compagni non si erano accorti della sua presenza, ma tutti gli altri si infatti cominciarono a sussurrare qualcosa fra di loro.

Lei cautamente toccò la spalla di suo fratello.

-Non mi va di parlare in questo momento- replicò sconsolato.

-Come sarebbe a dire? Neanche con tua sorella?-

In quel momento il ragazzo si girò e i suoi occhi scintillarono, la abbracciò, e pianse proprio come un bambino.

Non gli importava più di niente sua sorella era salva e non si vergognava di mostrare la sua tristezza in pubblico.

Dietro di lui Annabeth le sorrise, insieme a Jason, Leo è Frank, mentre Piper e Hazel anche loro proprio come il fratello piangevano.

Alex gli sorrise a loro volta, mentre stringeva ancora di più il fratello.

Chirone e Dionisio discutevano scossi e sussurravano frasi tipo: ...può essere lui oppure ...non è possibile lui non esiste...

Alex non gli diede molto peso.

E anche lei contagiata dal fratello e dalle amiche fece fuoriuscire un po' d'acqua dai suoi occhi, era felice come non mai.

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Le cose cominciano a farsi interessanti, Chirone e Dionisio mi sa che mi hanno trovato...ma io non esisto, o almeno non esisto per loro.

Ritireranno tutto? Non penso, come faccio a saperlo? Dovreste conoscermi ormai, io so tutto.
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La ragazza si separò dalla stretta del fratello andando a consolare le sue amiche e a riabbracciare gli altri, era felice di vederli.

Quando salutò tutti decise di vedere cosa c'era scritto sopra l'oracolo.

Strano c'era scritta solo una parola: Procedi.

Lei si sentì il sangue gelare lette quelle parole si immobilizzò e venne posseduta dal bosco.

-Nove semidei la profezia troveranno, l'oracolo libereranno e Delfi affronteranno.
In cinque moriranno e i quattro fortuna troveranno-

Questa volta lei non svenne, però il foglio che avevano recuperato sparì, il cielo si annuvolò e fece presto buio.

E per la seconda volta in questo giorno lei venne ricontrollata da uno spirito

-Eh eh eh, sono ritornato più forte che mai. Mi sono divertito a creare tutti questi problemi, ma che volete a parte della mia natura. Credevate non esistessi non è vero? Beh vi state sbagliando. Cercatemi se avete il coraggio trovatemi imprigionatemi, uccidetemi. Ma sapete tutti benissimo che non ci riuscirete.
Sono io il creatore di questo mondo io decido cosa è giusto e cosa è buono!! Non potete sconfiggermi, ho trovato una nuova casa dentro mia figlia e non potete fare niente per fermarmi.
Non voglio niente da voi se non il rispetto, si proprio il rispetto ciò che non mi avete mai dato. Sono superiore a voi e che avete fatto? Mi avete fatto diventare una leggenda, una cosa inesistente beh cari miei sapete cosa vi dico mi avete scocciato! Mia figlia è una dea, ho fatto finta per tutto questo tempo che voi abbiate creduto fosse figlia di Poseidone. E ho dovuto cancellarle la memoria, mi avete privato di tutto, mi avete ucciso. Ma un giorno io vi prometto che ci rincontreremo e solo quella volta potrete cercare di sconfiggermi, ma io avrò Alexsandra al mio fianco e insieme andremo via da questo mondo, finalmente io potrò ritornare ad essere considerato proprio come un tempo.
Ho un altro avviso da farvi se provate a torcere solo un capello a mia figlia ve la vedrete con me e non sarò più gentile come un tempo-

In quel momento Alexsandra svenne ormai stremata, prima di cadere a terra del vento la prese e dolcemente l'appoggiò sull'erba mentre il cielo cominciava a schiarirsi.

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Adesso avete capito chi sono in realtà io? Non credo, mi dispiace per questo sfogo ma era necessario, mancato di rispetto per tutti questi anni, non potevo farcela, Alexsa è l'unica mia figlia e per colpa degli dei ho dovuto nasconderla proteggendola da questi mostri, mi dispiace figlia mia, se stai leggendo queste parole sappi che non ho mai voluto nasconderti da quello che sei veramente.
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Alexsandra in quel momento si trovava nel mondo dei sogni, stava rivivendo i momenti in compagnia del vero padre, un uomo affascinante capelli neri, occhi azzurri stava insegnando a sua figlia a camminare, la bambina a quell'eta sapeva già combattere ma non camminare o correre.

Era un prodigio e ogni giorno lo dimostrava rendendolo fiero, era orgoglioso della sua Alexsa.

L'aveva plasmata lui, la prima donna, sapeva che  Crono stava affrontando i suoi figli nella guerra, per questo lui la nascondeva, non voleva che la trovassero.

Un giorno però quando la figlia aveva raggiunto la veneranda età di 17 anni la dovette addormentare per un sonno che durò almeno novata millenni, non voleva ma era costretto Gea l'aveva trovato voleva ucciderla, lui non glielo avrebbe permesso, lui l'avrebbe protetta.

Mentre lei dormiva lui le accarezzò una guancia
-Mi dispiace figlia mia, sono costretto-  poi le bacio la fronte e la nascose in una grotta.

Dopo quei novanta millenni la ragazza fu presa in custodia da Poseidone che l'affidò a Elena la sua ragazza a quel tempo, una brillante figlia di Efesto, Alex però non si ricordava più niente.

E mentre la ragazza continuava a sognare una ciocca di capelli si alzò come accarezzata da qualcuno.

CAPITOLO REVISIONATO

La figlia del Nulla [In revisione]Where stories live. Discover now