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«Tu cosa!?»

Melissa si morse il labbro, era esattamente la reazione che si aspettava.

«Ho chiesto a Sharon di farmi da testimone di nozze.»

Alessio la guardò con occhi scuri, lasciando trapelare la rabbia che quelle parole gli provocavano.

«Con tutte le persone a questo mondo proprio lei, eh?»

«So cosa pensi, non l'ho fatto davvero con un secondo fine.»

Il fratello la guardò serrando le labbra in una linea dura.

«L'ho fatto perchè l'anno scorso abbiamo legato molto.» tentò di giustificarsi.

«E cosa aspettavi a dirmelo!?»

Melissa si morse il labbro costernata.

«Aspettavo il momento giusto, ma con te non d'altra parte non sembra mai il momento giusto.»

Lui fece una smorfia.

«Ma ti rendi conto che mancano nemmeno due settimane al matrimonio!»

Melissa si fece piccola piccola contro quella rabbia, non lo aveva mai visto così furibondo.

Sì, era arrabbiato.

«Due settimane in cui dovrò collaborare con l'ultima persona che vorrei vedere sulla faccia di questa terra!»

Melissa fece una smorfia a quelle parole.

«Perchè l'ultima?»

Alessio la guardò sgomento a quella domanda.

Possibile che non capisse?

«Perchè? Perchè la odio!»

La sorella si morse il labbro.

«Scusa.» disse quasi in un sussurro.

«Scusa?! Tutto qui?!»

Melissa si fissò le mani strette in grembo.

Lui si passò le mani nei capelli e tentò di darsi una calmata.

Fece un gran sospiro scaricando la tensione che aveva in corpo.

«Okay, lo farò per te, ma non aspettarti di più.»

Melissa annuì timidamente.

Lei davvero quando le aveva chiesto di farle da testimone di nozze non le era minimamente balenato per la mente che potessero riavvicinarsi.

Si strinse nelle spalle mentalmente, se fosse successo tanto meglio.

Sharon mangiava in silenzio di fronte a Lorenzo, si sentiva vagamente in imbarazzo.

Erano solo loro due in casa, il resto della gente sarebbe arrivata dopo.

«Sei bravo in cucina.»

Lorenzo sollevò gli occhi dal piatto e le sorrise amabilmente.

«Grazie.»

«Da tutta la quantità di roba che hai preso penso che ci sarà un sacco di gente.»

Lorenzo si strinse nelle spalle.

«Circa gli stessi di ieri sera.»

Lei sorrise.

«Beh, perlomeno non dovrò imparare nomi nuovi.» disse, poi ripensò alla sera prima e le si chiuse lo stomaco.

Ci sarebbe stato anche lui?

A quel pensiero le passò totalmente la fame.

Si infilò in bocca una forchettata di pasta con una smorfia cercando di reprimere il senso di nausea che si stava impossessando di lei.

Sei il mio abbraccio, quello che mi protegge dalle fauci del mondo. [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora