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Melissa stringeva il telefono fra entrambe le mani ascoltandone il suono mentre tentava di mettersi in contatto con il numero di suo fratello.

«Pronto?»

Rimase seriamente stupita di sentire la voce del fratello.

“È un miracolo! Mi ha risposto.”

«Ciao Ale.»

«Che c'è?»

A quelle parole ostili Melissa trasalì.

«Niente, ti avevo chiamato per chiederti se ti andava di pranzare con me oggi.»

«Oggi non posso.»

Melissa fece una smorfia amara.

«Ma è dal matrimonio che non ti vedo, è quasi una settimana.»

«E allora?»

Strinse gli occhi reprimendo le lacrime, non capiva perchè lui fosse diventato così indisponente.

«Niente, lascia perdere.»

«Ciao Mel.»

Sospirò avvilita, nemmeno c'era la possibilità di intavolare una conversazione.

«Ciao Ale.» rispose frustrata.

“Cara Elizabeth,
La vacanza sta volando in un soffio, ci stiamo divertendo. Quando arriverò a casa ti telefonerò per raccontarti tutto nei minimi particolari. Tu come va? Con Simone? Io nell'ambito Ale mi sento colare a picco, davvero, va sempre peggio. Ieri sera ero seduta vicino a Lorenzo mentre chattava con lui e mi si stringeva il cuore a pensare che lui mi ha voltato le spalle. Questo suo rifiuto mi fa sentire inadatta, inadatta per stare a questo mondo. Lo so che in passato sono stata io ad avergli chiuso la porta in faccia, ma... niente ma, non c'è ma che tenga in questo mare di dolore. Cameron dice che devo combattere, ma come? Io? Sono la persona meno adatta per combattere. Eppure ora, solo ora, stupidamente solo adesso sento che il mio posto nel mondo è dovunque sia lui. Adesso che il suo cuore mi ha voltato le spalle. Davvero è il colmo. Mentre ti scrivo queste parole mi vengono le lacrime agli occhi, perchè niente è più come prima, ma nonostante tutto non riesco a pentirmi di aver conosciuto Adam, lui ha contribuito a farmi diventare ciò che sono ora. Guardo Cameron che guida tranquillamente e sento il cuore struggersi, per la sua maturità, per la sua integrità morale e sento che senza Cam non sarò in grado combattere contro di lui. Vedremo come andrà al mio ritorno, cercherò di non farmi sopraffare. Incrocia le dita per me, ne avrò davvero bisogno. Ti voglio bene, mi manchi.”

Sharon guardava il sedile davanti con lo sguardo perso.
Ripensava alla vacanza appena trascorsa, si sentiva triste, ora non sapeva quando avrebbe visto Cameron di nuovo, sentiva dentro una fitta di tristezza assurda.

Come avrebbe fatto? Lui le aveva assicurato che si sarebbero videochiamati e scritti periodicamente.

Non sapeva se fosse il caso di mettere in atto quella pazzia.

Era giusto ostinarsi?

Sospirò guardando Federico e Lorenzo che dormivano al suo fianco.

E riguardo a Lorenzo come stava messa a sentimenti? Lo vedeva come un amico, niente di più, aveva il presentimento che lui si aspettasse qualcosa di più, avrebbe dovuto parlarci e mettere in chiaro la propria posizione.

Sospirò frustrata.

Il pensiero di rivederlo di nuovo la agitava, l'ultima volta che lo aveva visto era stata al matrimonio di Melissa.

Era trascorsa poco più di una settimana eppure le sembrava fosse passata un'eternità.

Una parte di lei non vedeva l'ora d'incontrarlo, invece l'altra ne era terrorizzata solo all'idea.

Sei il mio abbraccio, quello che mi protegge dalle fauci del mondo. [COMPLETA]Où les histoires vivent. Découvrez maintenant