Prologo - When I'm Gone

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Guardo il tempo che scorre fuori dal finestrino, inspirando ed espirando a ritmo dei minuti che passano.
Mia madre, seduta avanti a me, sembra tranquillissima nel suo completo color prugna, un'espressione serena sul viso mentre commenta con mio padre l'ultimo episodio di una serie TV che non conosco.
Vorrei saper fingere come lei: sarebbe tutto più semplice.
La verità è che siamo entrambe nervose per l'idea di tornare, dopo un anno, finalmente a casa.
Forse lo è anche mio padre, a giudicare da come tamburella le dita sul volante imboccando l'ennesimo tratto autostradale, anche se a dirla tutta non credo possa esserci qualcosa che lo innervosisca più di quello che abbiamo già passato.
Sono stati i dodici mesi più lunghi della nostra vita, della mia in particolare, ma nonostante sia indubbiamente strano e spaventoso in fondo sono felice di essere di nuovo qui.
Il clima estivo della Georgia, seppur caldo come si suppone debba essere in una regione del Sud, mi sembra infinitamente più fresco rispetto a quello in cui ero immersa fino a meno di 24 ore fa.
Come ci si potrebbe aspettare da una qualsiasi famiglia con origini italiane infatti, abbiamo trascorso l'ultimo anno in una piccola cittadina dell'Italia meridionale, il luogo che ha dato i natali a mia madre e dove lei e mio padre si sono incontrati per la prima volta, più o meno vent'anni fa.
Ho amato l'Italia fin da subito sebbene tutta la situazione mi stesse portando ad odiare perfino me stessa.
E ho amato anche i parenti che ho ritrovato e le amicizie che ho stretto, la piccola casa in paese, il cibo abbondante, le stradine strette e il mare sempre a meno di 10 chilometri.
Ho amato qualsiasi cosa io abbia trovato dall'altra parte del mondo, ma non ho mai pensato di poter provare per nulla e per nessuno ciò che mi ero invece lasciata alle spalle.
Mi chiedo cosa stia facendo in questo momento, cos'abbia fatto per tutto questo tempo.
Mi chiedo se pensi ancora a me, se mi odi com'è giusto che sia o se, forse per qualche estremo lampo d'amore, abbia cercato di capirmi anche in questo caso.
Scuoto la testa, tentando di fermare quei pensieri così speranzosi e così illusori: c'è meno di una possibilità su un milione che lui mi perdoni e, purtroppo, ne sono consapevole.
Ma non avrei potuto fare altrimenti.
Non puoi mai fare altrimenti quando prendi una decisione così.
La musica che sto ascoltando s'interrompe per un secondo, avvisandomi dell'arrivo di un nuovo messaggio proprio mentre i primi grattacieli di Atlanta cominciano ad occupare il mio campo visivo.
È di Lea, la mia migliore amica.
O meglio, quella che era la mia migliore amica prima che l'abbandonassi senza un briciolo di spiegazione, così come ho fatto praticamente con chiunque. Perfino con lui.

Da: Lea
Non so che dirti Ally,  sul serio...
Ho passato ogni minuto di quest'anno a chiedermi che cosa avessi fatto di così grave per meritarmi di perderti così, ma non sono mai riuscita a darmi alcuna risposta.

Tiro su con il naso pesantemente, sforzandomi di non piangere.
Mi sento tremendamente in colpa nei confronti di tutti quelli che ho lasciato, ma con Lea è diverso: è la mia migliore amica da quando ho imparato questa parola, siamo cresciute insieme e ciò che le ho fatto è così tremendo che non riesco ad immaginare dove abbia trovato la forza per rispondere al mio sms in cui le chiedevo di vederci.
Ma non ho mai potuto dirle la verità: non potevo e non posso dirla a nessuno.

Per: Lea
Ti giuro che ti capirai tutto...te lo giuro.

Digito velocemente, le lacrime che ancora premono per cadermi giù dagli occhi.
Non sono ancora pronta a parlare di ciò che è successo, ma so che lei saprà aspettare.
Mi conosce meglio di quanto io conosca me stessa e so per certo che mi capirà, anche senza parlare, semplicemente riabbracciandomi dopo così tanto tempo.
Lei mi capirà, mentre di lui non ho alcuna certezza.
Ma, se voglio riconquistare la mia vecchia vita, devo muovere un passo per volta.
Ed il primo è quello che faccio per scendere, finalmente, da quest'auto.  

My corner:
Ciao a tutti! È la prima volta che provo a pubblicare qualcosa qui su Wattpad e devo dire che sono veramente emozionata, ma al contempo un po' nervosa: ho scritto dal cellulare per la prima volta in vita mia e non ho riletto nulla, prefissandomi l'obiettivo di fare qualcosa di impulsivo una volta tanto.
Spero comunque che questo piccolissimo prologo vi abbia incuriosito, fatemi sapere!

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