Capitolo 4

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Non mi volto... Continuo a camminare ma come ruoto lo sguardo noto dei lupi attorno a me...assomigliano tanto ai lupi di Koga, ma non possono, lui sa che se Sesshomaru li vedesse sarebbe spacciato. Anzi non credo che li vedrà.
Ad un certo punto, il lupo dietro di me inizia a prendere le distanze da me e così anche il branco, inizio a correre sperando di seminarli , sono ancora lontana dal burrone quindi corro e vado sempre più veloce. Mi volto più volte e vedo che loro mi stanno rincorrendo... Non posso morire di nuovo; ma è proprio il mio voltare indietro a tradirmi sta succedendo tutto come quella volta

*flashback*

Koga: Allora ragazzi siccome siete stati bravi, potete sfamarvi con gli abitanti restanti del villaggio.
Io correvo sempre più veloce, cercando di scappare dal pericolo imminente...ma niente: inciampai con una radice di un albero che si trovava in superficie. Se Sesshomaru non avrebbe mai fiutato il mio odore io a questo punto sarei morta

*fine flashback*

Assorta nei miei pensieri continuo a correre inciampando su un sasso questa volta. Ancora a terra per lo spavento un lupo mi attacca: il suo artiglio entra nella mia pelle provocandomi un urla di dolore, il vestito ha uno strappo irregolare, il suo artiglio fa sempre più in profondità e dalla clavicola va in direzione del cuore.
Tra le lacrime di dolore e le mie forze che abbandonano il mio corpo prendo un sasso accanto a me è colpito il muso dell'animale. Con un gesto frettoloso estrae il suo artiglio dalla mia carne. Il sangue fuori esce fuori caldo e rosso macchiando il mio kimono. Il dolore che provo è immenso ma non ho la forza di urlare ne di muovermi qualsiasi cosa io faccia sarei spacciata anche perché questa volta non c'è Sesshomaru a strapparmi ancora dalla morte.
Sento che il mio corpo diventa freddo, la mia vista si offusca a vista d'occhio i ringhi dei lupi non accettano di allontanarsi anzi li sento sempre più vicini a me, sento che il mio fiato inizia a mancare, a stento riesco a restare sveglia.
Infondo era stato sempre questo il mio destino: morire nella solitudine, ricongiungermi con la mia famiglia. Era già due volte che scampavo alla morte, ormai era giunta l'ora di andare.
Inuyasha: Brutti lupacchi andate via, ya!
Miroku: Rin!! Per fortuna respira ancora anche se debolmente
Inuyasha: Dobbiamo portarla al villaggio da Kaede.
Ormai le loro voci sono solo dei suoni che risuonano sempre più debolmente nella mia mente.

  Liberi di amarsi Where stories live. Discover now